Un banale post di fine anno...

Written on 3:49 PM by my blog

Eccoci qua, finalmente. Siamo alla resa dei conti.
Ho aspettato veramente tanto per poterti scaricare tutta la mia rabbia.
Ho vissuto questo giorno all'infinito. Ho corretto gli errori, ho variato la tattica, ho migliorato la tecnica.
Sono pronto.
Siediti. Prendi pure un bicchiere del buon rosso che ho appena stappato, senti il suo sapore violento, perditi per un attimo tra i mille profumi che riporta alla memoria e preparati.
Hai fatto finta che non esistessi per tanto, non hai risposto alla mie chiamate nè letto le mie mail.
Indifferente mi sei passato accanto e non hai minimamente ascoltato le mie richieste.
No, tu devi essere protagonista assoluto per forza.
Hai preso tutto, travolto mille destini, giocato con le aspettative altrui. Non ti ha sfiorato minimamente l'idea che in qualche angolo remoto, qualcuno, preso dalla paura, imprecasse contro il mondo e contro di te, arrancando, per quanto possibile, lungo una strada diventata improvvisamente piena di insidie.
Già, tu non conosci la paura. Quell'ansia profonda che ti assale certe notti silenziose e che quasi ti strozza la voce per quanto opprimente. La paura di non riuscire ad immaginare, progettare, vivere tutto quello che fino a poco tempo prima sembrava semplice e naturale.
Destini travolti, vite proiettate nel dubbio.
Si, hai fatto finta di nulla e senza rimorso hai continuato nel tuo assurdo disegno finale. Convinto, come non mai, che tutti dobbiamo trovare la forza di reagire da soli.
Forse hai ragione, ma io non riescono a chiudere gli occhi quando vedo qualcuno cadere, non giro le spalle quando mi chiamano. Quando hanno bisogno di me.
Ecco, non parli. Ascolti questo mio assurdo monologo e bevi il vino.
Lo vedo, i tuoi occhi tradiscono improvvisamente la tua maschera sicura. So che ne hai viste tante e che forse il tuo amaro destino è quello di essere il motore immobile di tutto. Neanche tu lo accetti.
Amico adesso puoi anche piangere e raccontarmi l'amaro di questa tua vita.
Nessun rancore, credimi, ho solo bisogno di risposte. Perchè?
Forse alla fine di questo percorso, hai ragione, le risposte non servono. Pensare a come sarebbe stato non mi aiuta a migliorare la mia vita. Le scelte sono il frutto del momento ed hanno un senso solo in un determinato contesto, un'analisi successiva è quanto mai inutile.
Te lo devo riconoscere, ultimamente,  ti sei dato da fare e hai trasmesso nuovamente speranza a tutti.
Con piccoli gesti hai ridato un pò di prospettiva. Per un momento sei sceso dal tuo trono e sei tornato quel vecchio caro amico di sempre.
Sai avrei avuto mille altre cose da chiederti, avrei voluto mostrarti e farti provare, per poco tempo, la paura, proiettandoti mille immagini di vite spezzate. Ma ora, guardandoti, non so qual'è la tua colpa. Probabilmente sei la scusa di mille fallimenti, la proiezione presente degli errori umani, uno spettro da schiacciare o chiudere nell'armadio per non pensarci più.
Brinderò, amico mio, alla tua partenza. Non lo farò con soddisfazione e fierezza. Ti guarderò sparire con tristezza, sperando che il tuo insegnamento sia stato chiaro per tutti: le conseguenze delle azioni di pochi sono un macigno per la vita vita di molti. L'avidità, il potere, l'arrivismo sono solo illusioni personali che non tengono conto delle sofferenze altrui. Per imparare e migliorare bisogna soffrire e andare oltre. Crescere e non dimenticare.
Amico mio, è ora di andare. Il tuo successore è li sulla porta. Già i miei buoni propositi, le mie speranze, i miei sogni , i miei progetti lo hanno raggiunto insieme a quelli di tanti altri. Tutti in questi giorni pensiamo di  cancellare il passato, immaginiamo una nuova vita, il grande amore, una nuova felicità. Presi da una sorta di entusiasmo infantile e irrazionale crediamo di poter realizzare tutto. Non credo ci sia nulla di male, nell'immaginare, solo per un attimo, che tutto possa andare come noi desideriamo.
Il vino è ormai terminato e il fuoco è spento, vorrei sfogarmi ancora, ma è giunto il tempo.
Addio caro vecchio 2008. Non ti dimenticheremo facilmente.
Ben arrivato 2009. Vediamo di che pasta sei fatto, non ti preoccupare tuo fratello ci ha reso più forti. Siamo pronti.

Ho visto dei....

Written on 5:46 PM by my blog

Ho visto dei pinguini felici nel campo di calcetto che temerari venivano in contrasto e facevano passaggi superlativi, lanci da metà campo che finivano in area di rigore.
Erano talmente a proprio agio nel freddo della serata che molte volte li vedono ridere di gusto e banalizzarci con dei tunnel incredibili, penso di aver visto anche un paio di veroniche.
Ridevano, ridevano. Ridevano di noi cavolo, che infreddoliti e a tratti piegati dal freddo gelido della serata a stento riuscivamo a fare un passaggio decente.
Si, mi sembrava di essere nella pubblicita della Kinder, mi sentivo fuori posto e sopratutto stupido.
Era una serata da camino acceso, bottiglia di vino rosso e un gruppo di amici intenti a giocarsi la casa.
Anzi sarebbe stata meglio una serata con camino acceso, bottiglia di vino e una favolosa donna al mio fianco.
Si, si scelgo la seconda. Senza dubbio.
Le conseguenze delle serata sono state una serie di complicazioni fisiche. Quando sei in campo il freddo tende ad attenuare eventuali ematomi ma appena esci fuori dalla doccia il dolore diventa reale.
Sentivo dolore, dolore. La cosa è continuata per tutta la giornata. Che patetico che sono.
Per quanto possa sembrare impossibile non ho più il raffreddore, sembra un controsenso ma è così. Partito con il naso gocciolante e parzialmente chiuso, oggi mi sento finalmente libero e posso respirare normalmente.


Dopo 4 mesi di calcetto, una partita a settimana, noto progressi incredibili.
Riesco tranquillamente a mantenere il ritmo della partita e non avere più il fiatone. Faccio su e giù dalla difesa all'attacco senza restare in panne come le prime volte. Per uno, come me, che fuma un pacchetto di rosse al giorno è un ottimo risultato. Probabilmente dovrei fare un lavoro per aumentare la resistenza fisica e avere più forza. Col tempo vedremo, in primavera ho intenzione di associare una seduta di corsa settimanale.


Stasera serata di poker e stop.
E' una tradizione natalizia ben consolidata ormai. Non so giocare bene a Poker ma sto imparando a furia di perdere. Il metodo migliore è imparare sul campo.
Cavolo se non vinco spacco tutto.
Tavolo lungo, 7 persone, 7 bicchieri riempiti di rum&coca, di wiskey, salatini e patatine, il fumo che riempie la stanza, lo stronzo di turno che ha la sua serata fortunata, tutti gli altri annoiati ad aspettare il turno buono.
Fortuna, fortuna. Ci vuole solo quella.

Maledetta Paura...di amare..

Written on 5:26 PM by my blog

E' inutile girarci intorno, cercare le scuse migliori del proprio repertorio personale, e trovare così un pò di pace momentanea.
Tutto risulterebbe estremamente banale e momentaneo, il piacere di una ben articolata giustificazione si infrangerebbe, di colpo, con la triste realtà quotidiana.
Per quanto risuoni stupido e scontato è meglio accettare i propri limiti e vivere per poterli, un giorno, superare.
Penso che ognuno di noi è il frutto delle proprie esperienze personali, la sintesi perfetta di tutto quello che ha vissuto, di ciò che ha desiderato e provato.
Ogni volta che affrontiamo un problema una sorta di deja vu ci rimanda alla precedente esperienza e ci suggerisce, in modo inconscio, il percorso ideale per affrontare il momento e guardare oltre. Un sistema per non ripetere i soliti errori.
Purtroppo non esiste un ripristino alla situazione precedente, come nel pc, immaginate che bello, provare e riprovare fin quando non si trova la situazione ottimale, ripristinando sempre se qualcosa non va bene.

Basta così, altrimenti vado fuori tema.
Ma cavolo qual'è il tema di questo post, quasi non lo ricordo. 
Poi vado sempre fuori tema, sai che novità.
Ma no, stavolta vado al cuore della questione, senza perdere tempo.

Ecco, semplificando le cose, ho una maledetta paura di innamorarmi.
Me ne accorgo tutti i giorni, tutte le volte che succede qualcosa che mi fa battere forte il cuore, che mi rende imbranato e insicuro.
Ecco non sono mai riuscito a gestire l'amore, divento subito un bambinone, troppo romantico, quasi irriconoscibile rispetto a tutto quello che sono tutti i giorni.
Non ci riesco, è inutile non mi abbandono all'idea, romantica e ideale, di darsi completamente nelle mani di un'altra persona.
Credo che tutto dipenda dalle ferite rimarginate col tempo e con troppa fatica. Anche se con il passare del tempo le giustificazioni diventano sempre più blande, quasi inconsistenti rispetto al passato.
Ma esiste una contraddizione di fondo che mi stordisce nella sua verità, più prometto di non innamorarmi del tutto, di provare a gestire l'amore ( che cazzata ci fossi mai riuscito) più ho voglia di essere travolto dalla sua forza, di diventare nulla e di confondermi in questo sentimento.
Forse questo post è la diretta conseguenza dell'atmosfera natalizia, di tutti i films sdolcinati del periodo.
Che ne so di tutti gli stereotipi della felicità che ci vengono trasmessi in modo subliminale attraverso i media, le storie, i racconti, le canzoni.
Sarà pure tutto ciò.
Mi auguro solo di essere così fortunato da poter trovare una persona che lo posso capire e che abbia solo un pò di pazienza. Mi auguro solo che ciò avvenga prima che il mio carattere autodistruttivo prenda il sopravvento.
Alla fine mi piace pensare che tutto succeda quasi per magia: due persone che si incontrano dal nulla e che costruiscono qualcosa di speciale. In quei momenti, queste stupende menate svaniscono senza lasciare traccia.
L'uomo non è isola e da solo non ha alcun senso.

Ma dove andremo a finire. Un uomo che parla dell'amore associandolo alla paura. 
Ma sposati e non rompere, guarda i tuoi fratelli. Certo che tu nella testa non hai nulla.
Sempre il solito, pensi troppo. Agisci c...o. Inutile, inutile, tu mi rimani a casa.
A quest'ora dovresti avere un figlio. Ma quella tua ex con cui ti dovevi sposare come sta.
Ma quando pensi di mettere su famiglia. Io non ti ho mai capito,  mi rispondi male, non pensi
al futuro. Trovati na fimmina. ( Repertorio quotidiano di mamma e papà)
Mi sorge un dubbio: mi stanno forse facendo il lavaggio del cervello?







P.S.: sono migliorato. Una volta affrontavo questi tempi in uno stile quasi leopardiano, per il pessimismo espresso intendo( si lo so Leopardi non era un pessimista). Adesso mi piace prendermi un pò in giro. Bisogna accettare i propri limiti.

Quello che ci vorrebbe

Written on 2:19 PM by my blog

Fermo lungo il molo di un piccolo porto ormai deserto. Sarà per l'ora, per il freddo ma l'atmosfera è leggera, tranquilla quasi irreale.
Troppe volte la mente percepisce e coglie segnali involontari, vede solo quello che desidera, il contorno spesso è lasciato in un angolo, quasi come se non fosse necessario.
Non credo che ci sia nulla di più malinconico che il mare d'inverno. Chiudendo gli occhi quasi si riescono a sentire le voci dei turisti d'estate, presi come sono a divertirsi, a prendere il sole e godersi il meritato riposo.
Eccomi qua, che aspetto che si faccia un'ora decente per andare in banca a fare l'ultimo appuntamento della giornata.
Perso come sono fra i pensieri di una giornata nostalgica, con l'atmosfera natalizia alle porte.
Combattuto dalla voglia di trovare il mio spazio e decidere il mio futuro, con il desiderio di innamorarmi e di scappare via da una realtà troppo assillante, scrivo un post che non ha senso ma che trasmette solo la mia voglia di sognare e progettare ancora.
Mi proietto improvvisamente nello specchio d'acqua davanti a me e stranamente un pò di ottimismo mi contagia e mi fa volare.
Segnali improvvisi di quello che sarà si manifestano inaspettatamente nell'ambiente intorno. Mi trovo ad immaginare qualcosa che non ho ancora vissuto. Nella mia pazzia del momento trovo piacere in queste immagini del futuro.
Che inguaribile sognatore che sono.

Un giorno nella Capitale

Written on 10:54 PM by my blog

Sono letteralmente devastato.
Dopo la consueta partita di calcetto del  lunedì sera, a stento riesco a muovere le gambe, sono tutto un dolore.
Erano due settimane che non giocavo e le precarie condizioni fisiche ( tosse e raffreddore) hanno fatto sì che a metà partita non riuscivo a respirare. Complice anche quel vento fastidioso che si levava, di tanto in tanto, sul campo, che faceva rimpiangere l'idea di un caldo camino e di una banale serata a casa.
Sarà l'avvicinarsi del Natale, ma ultimamente sento la necessità di un periodo di stop. Ho bisogno di staccare la spina da clienti che continuamente ti pressano e che vogliono l'impossibile, dallo stress di macinare oltre 300 km al giorno.
Ho sempre pensato che non riuscirei a stare tutta la giornata in ufficio, dopo poche ore comincio a distarmi e non riesco a concludere molto. Preferisco di gran lunga fare appuntamenti fuori, viaggiare, incontrare persone nuove ogni giorno. Persone che ti raccontano la propria vita, i loro progetti e le loro difficoltà.
E' un'emozione incredibile poter vedere ogni giorno posti nuovi, o almeno nuove prospettive di luoghi poco conosciuti.
Tutto questo però, dopo un pò, richiede necessariamente uno stop, altrimenti il cervello comincia a fondere e non riesce a trovare le giuste connessioni per poter sopportare tanti cambiamenti in una giornata.
Spesso mi ritrovo a fine serata con gli occhi persi, i capelli disordinati, proiettato in un pensiero qualsiasi, con la musica a palla che esce dallo stereo della macchina, mentre a stento mi trascino a casa.
Ma le vacanze sono alla porta, probabilmente mercoledì prossimo, e come al solito gli ultimi giorni sembrano non passare mai.
Un piccolo salvagente mi è stato lanciato dalla società, che, a sopresa, mi ha invitato ad un corso a Roma questo giovedì.
Ecco ci voleva proprio. Ho prenatato già il volo di andata ( la mattina presto purtroppo). Mentre il viaggio di ritorno lo farò in treno. Non so perchè, ma amo viaggiare in treno. Quel dondolio continuo, il ritardo sicuro, quell'odore inconfondibile. Ma non so perchè tutto questo è irresistibile.
Libro appena comprato alla stazione, letto quasi sempre durante il viaggio, sigaretta fumata al volo alle soste più lunghe. L'aereo non ti da la possibilità di oziare. No, non fa per me, almeno sulle brevi distanze.
Prenoterò comunque l'eurostar, non sono così pazzo, 4 ore e sarò a casa ( senza considerare il ritardo sicuro).
Il bello del treno è che puoi, dal nulla, cominciare discussioni con persone sconosciute, che apprezzi per il viaggio, che più o meno ti lasciano sorpreso, e che poi stranamente non rivedrai mai più. Mi ricordo ancora dei viaggi in treno, si alcuni di essi conservo un buon ricordo proprio per le persone che ho incontrato.
Capitale, giovedì arrivo.

Lo spirito natalizio

Written on 9:56 AM by my blog

Inutile cercare di fare finta di nulla e di essere una voce fuori dal coro solo perchè è di moda fare il bastian contrario.
Inutile negare con frasi ovvie e senza senso la bellezza di questo momento, perchè anche nell'animo della persona più cinica di questo mondo, il natale rappresenta un momento magico e unico.
Non credo sia facile spiegare il motivo delle emozioni legate a questo periodo, presumo che dipenda tutto da una miscela di ricordi passati che si proiettano inevitabilmente sul presente, favorendo una serie di aspettative sulle emozioni da vivere e aumentando una naturale predisposizione d'animo verso la magia del natale.
Se mi fermo per un attimo a pensare, noto con una certa sorpresa, che l'atmosfera è quasi sempre la stessa.
Sembra che in questo periodo tutto si predisponga allo stesso modo: il tempo, le luci, l'albero, il presepe, i regali da fare, le aspettative, le vacanze e così via.
Certo crescendo si perde un pò il mistero del momento e si diventa meno sensibili a determinate cose, ma basta fermarsi un attimo davanti alle luci che circondano l'albero, guardare le palle che brillando e riflettono i colori, i regali posti alla base, che i ricordi di quando si era piccoli ti attanagliano e ti proiettano vorticosamente in uno status fuori dal tempo.
Non sopporto le persone che per mistificare questo periodo parlando dell'eccesso di consumismo, dando quasi per scontato che le emozioni siano legate a qualcosa di materiale.
Questo momento è magico e tale deve restare, non importa quali siano gli accessori, quello che conta sono solo (so che mi ripeto, ma non riesco a trovare altre parole) le emozioni. Attimi di unità e di mistero che ti tolgono il fiato e che non sono mai scontati.
Dato che passo molto tempo in macchina, ascoltando Radiodeejay, vi lascio con il video di Natale.
Nella stessa pagina troverete le canzoni natalizie degli anni passati.
Chiudete gli occhi e sognate anche voi, la musica, in genere, è il modo migliore per creare la giusta predisposizione per vivere alla grande questo momento.
Adesso serve solo la neve il 24 notte.
Anche se aspetto che succeda da una vita, non smetto mai di desiderarla, da bambino facevo lunghe soste davanti alla finestra prima di addormentarmi, sperando di vedere qualche fiocco cadere.
Lo so, sembra una natale da Cartone della Disney. Mi sa che la tele mi ha influenzato un pochino.
Buon video.

Come deve essere un blog?

Written on 2:48 PM by my blog

Mi sono sempre considerato un blogger atipico, che non scrive in modo costante, che non tratta argomenti interessanti se non patetiche avventure quotidiane e pensieri tante volte inutili e sicuramente non di grande rilievo sociale.
Mi sono sempre chiesto che ruolo dovesse avere questo posto per me e l'unica risposta soddisfacente è stata quella di una semplice valvola di sfogo contro lo stress quotidiano.
Niente, non riesco a trattare argomenti seri dentro un'ottica strettamente oggettiva. Probabilmente il mio egocentrismo innato mentre al centro del mondo un'unica persona ( cioè io) con tutti i suoi dubbi, i suoi pensieri e le sue idee strampalate.
Non sono così costante da avere una lista di bloggers che mi seguono sepmplicemente per il fatto che amo leggere una lista di blogs che aumenta col tempo, ma non lascio sempre commenti, anzi credo che succeda davvero poche volte.
Parto dal presupposto che il bello del web consiste nel produrre qualcosa di proprio e di utile, purtroppo non riesco a fare quest'ultimo passaggio fondamentale.
Sono, ahimè, un convinto assertore della lettura semplice e diretta, di quella capacità evocativa delle parole, che spesso poche semplici frasi riescono a proiettarti immagini suggestive e sanno donarti momenti fantastici. Vi potrei fare una lista di bloggers davvero bravi.
Alla fine scrivo per necessità, in un completo anonimato che mi permette di mantenere questo posto come un vecchio diario cartaceo, e parafrasando il pensiero cartesiano " scrivo, dunque sono".
Mi piace pensare questo blog come un album di fotografie che di tanto in tanto si può sfogliare per vedere le istantanee del passato, un album da regalare qualche volta a persone importanti, la cui opinione conta sempre e comunque.
Ecco si è un album, mi piace l'idea, perchè essendo troppo pigro e distratto riesco davvero a fare poche foto. E sono un completo incapace nel cogliere i momenti importanti. Bisogna ammettere i propri limiti.
Il motivo di questo post?
Non lo so sinceramente, ma ogni tanto un pò di autocritica è utile, poi questo è un posto pubblico qualche spiegazione logica della mia presenza la devo pur dare, anche solo per mantenere il contatto con la realtà.
Forse è soltanto la pioggia e il vento di questi giorni che mi fanno diventare più riflessivo, o forse questa pausa pranzo che non finisce mai che mi costringe a scrivere qualcosa per non morire dalla noia.

piccole disavventure quotidiane

Written on 1:47 PM by my blog

Mattina fredda, quel freddo che ti frastorna appena la sveglia ti desta dal meraviglioso mondo dei sogni.
Giri per casa in attesa che il caffè esca caldo con la vana speranza che ti possa portare un pò di caldo sollievo.
Niente vado di fretta, mi rendo conto che tutto sta scorrendo al rallentatore e che devo recuperare un pò di tempo perso.
In collera con il mondo e con il tempo mi affretto in bagno parlando da solo come un pazzo.
Ecco mentre sono pronto per partire, inserisco la chiave nella serratura del garage, ripetendo un gesto scontato, con un risultato altrettanto ovvio.
Distratto dal vento e girato a guardare gli alberi piegati dallo stesso, mi rendo conto di avere la chiave in mano ma che la porta è ancora chiusa.
Guardo bene la serratura e di riflesso velocemente la chiave e mi accorgo, basito, che si è spezzata e che metà è ancora inserita.
Panico totale, secondi che non passano mai, penso già alla scusa che dovrò inventare in ufficio. Mi decido, chiamo mio fratello, lui è bravo in queste cose. Niente di fatto, è troppo lontano non può aiutarmi. Secondo momento lunghissimo di panico.
Senza pensarci minimante, rivisto in casa alla ricerca di qualcosa che mi sia utile, trovo un cacciavite.
Faccio forza sul pezzo di chiave rimasto all'interno e con mia grande sorpresa riesco ad aprire.
Una gioia e una sicurezza senza limiti si impossessano di me.
Restava solo un problema da risolvere dopo avere chiuso la porta con lo stesso cacciavite: togliere il pezzo di chiave.
Trovo una graffetta, la deformo in modo da avere un filo sottile e lungo, faccio lega e il gioco è fatto.
Ecco come un incapace dimostrato può avere il suo momento di gloria.
Forse alla fine guardare qualche telefilm è servito a qualcosa.
Tempo perso: solo 5 minuti.
E vai oggi mi sento il padrone del mondo, bastano piccole cose per aumentare considerevolmente la propria autostima. Non credete?

un giorno sarò un mac user

Written on 4:21 PM by my blog


Giovedì mattina, in attesa che mi cambiassero il parabrezza dell'auto, mi sono fatto una lunga passeggiata fra i negozi principali di Cosenza, in compagnia del mio caro amico.
Complice la mattinata uggiosa e fredda, ad un tratto, ci siamo rifugiati all'interno dell'Apple store di Cosenza.
Sinceramente è tanto tempo che il passaggio alle macchine della mela mi tenta in modo incredibile. Ogni giorno che passa penso sempre di più che questo passaggio sia necessario.
Questa mia considerazione parte dall'uso che prettamente faccio del pc portatile. Una volta il passaggio mi spaventava per una serie di ragioni che non qui a spiegarvi, ma quando ho messo mano su quel bellissimo macbook bianco tutti i miei dubbi sono svaniti in un attimo.
Ero deciso a mettere mano al vecchio pc fisso, che ormai mi abbandonato da due anni, e per la mia sbadataggine si trova buttato in un angolo in attesa di una nuova vita.
Ma ormai la sua parte di fisso la fa il mio portatile, che è un vero mattone per quanto riguarda il peso.
Perchè il macbook?
Semplicemente perchè è bello, funzionale e soprattutto perchè vorrei provare l'esperienza di una macchina con un sistema operativo diverso dal solito e poi mac è una filosofia di vita: non credo servano altre parole.
Per il momento mi ha fermate l'incertezza del momento, ma ho programmato che entro il 2009 farò questa piccola pazzia.


Il giorno dell'Immacolata è per tradizione il giorno dedicato, in famiglia, all'albero di natale.
Rappresenta il passaggio definitivo alle festività imminenti. Nonostante un tremendo raffreddore mi stia facendo impazzire, preso dall'euforia del momento ho, da prima, fatto pulizia nella stanza del pc ( un buco dove mi posso rifugiare) che non veniva toccata da due anni. Le cartacce si erano accumulate a dismisura e non vi dico la polvere.
Adesso ho sistemato tutto in modo funzionale, con le periferiche del pc pronte ad essere usate. Ho detto addio ai cavi che invadevano l'altra stanza usata fino ad oggi, non vedo l'ora di comprare il modem senza fili per l'adsl così dico addio al maledetto cavo bianco.
Adesso è davvero una bella stanza, con tutto quello che mi serve a disposizione immediata.
Allora, per fare l'albero, ho caricato un cd di canzoni natalizie e via.
Mi mancano solo delle decorazioni che mi ero ripromesso di comprare, ma come al solito ho fatto un bel lavoro.
Natale è alle porte, si sente ed è un mistero come ogni anno questo momento riesca ad emozionarci e di colpo ci fa diventare ottimisti.
Il bambino che è in ognuno di noi, rivive vorticosamente nella magia di questo periodo e per quanto puramente simbolico, il natale, riesce sempre a mostare il meglio di noi.

Che periodo !!!

Written on 10:27 PM by my blog


Dopo avere quasi rotto un dito nella portiera della macchina, al punto che oggi si presenta quasi tutto nero e temo che si avvicina il giorno in cui l'unghia mi abbandonerà, per poi rinascere fortunatamente. Ma al solo pensiero la cosa mi fa senso.
Dopo avere tamponato in retromarcia una macchina parcheggiata ed avere aggiunto un'altra botta al paraurti.
Dopo tutte le rotture di oggetti tecnologici: il pc, l'hard disk esterno (poi cambiato al volo), la custodia porta cd francese difettosa.
Dopo tutto questo, come se non bastassero come spese improvvise, fuori programma e deleterie per la mia salute mentale, ieri sera seduto in macchina, sotto la dolce luce di un lampione, che fa quell' effetto tutto romantico , con la pioggia messa in evidenza mentre riempie tutto il fascio luminoso, di colore giallo ocra.
Bene alla luce di quel lampione ho notato una profonda spaccatura del mio parabrezza che partiva dalla parte superiore e si estendeva per circa 30 cm.
La mia sorpresa ve la potete immaginare, la mia perplessità davanti a tutta questa luna storta, lasciava spazio alle imprecazioni di turno.
Stamattina scopro, inizialmente, che devo anticipare la somma per cambiarlo tutto (già è più grande di una moneta da 2 euro, la ricordate la pubblicità vero) e in seguito mi verrà rimborsato tutto.
Ma cavolo anticipare 400 euro è sempre una bella botta. Già mi immaginavo il mio misero natale, con tutti i progetti saltati, con i regali al limite, sapete tra crisi e spese impreviste, meglio non esagerare.
Ma non mi do per vinto: chiamo il numero verde dell'assicurazione e mi dicono che nei centri convenzionati me lo cambiano senza anticipare una lira, solo che mi devo spostare fino a cosenza e perdere una mattinata di lavoro (in ogni caso avrei dovuto perdere una mezza giornata o trovare una macchina part-time).
Non mi sembra vero, prenoto l'intervento per domani (il prossimo giorno mezzo libero sarebbe stato mercoledì prossimo), il parabrezza dellla grande punto è disponibile per fortuna , due ore di intervento e tutto sarà a posto.
Evito così il verbale della polizia, in questi giorni c'è un aumento incredibile dei posti di blocco.
Evito soprattutto il fatto che la spaccatura vada a coprire la mia visuale di guida, infatti è quasi frontale.
La colpa è stata di una macchina che superandomi, ha fatto schizzare come un proiettile una misera pietruzza.
Alla fine nella sfortuna sono stato fortunato ( ma è presto per parlarne, lo vedremo domani), riesco ad intervenire senza svenarmi.
Credo che un pò di sfortuna in meno sia necessaria. Che gusto c'è a prendersela sempre con lo stesso soggetto, mi sento un pò il paperino della situazione. Alla fine non mi resta che riderci sopra ed essere ottimista su un periodo senza incidenti' confidando in influssi a strali migliori e in una rinata fiducia della dea bendata.
Un consiglio: mettete la copertura cristalli in aggiunta alla vostra rc auto e quella assistenza per la macchina sostitutiva.
Tornano spesso utili e non costano poi tanto, soprattutto se paragonati al fastidio di una spesa non calcolata in un determinato periodo.

Post al volo

Written on 2:08 PM by my blog

Ancora con la testa frastornata dalla febbre ancora non del tutto passata. Dopo due giorni a letto a combattere con un virus violento e ancora senza una spiegazione valida. Probabilmente sarà stata la pioggia di venerdì che senza preavviso alcuno mi ha investito in tutta la sua forza.
Stamattina mi sono alzato in un bagno di sudore, non credo di avere sudato tanto neanche dopo una partita di calcetto, al punto che in due giorni ho perso quasi due chili, questo per farvi capire in che condizioni fisiche precarie mi trovo. Sono stanco e debole e leggermente confuso al punto che stento a prendere il ritmo della giornata.
Il bello è che mi trovo davanti ad una serie di impegni che non possono essere rimandati.
Un post al volo solo perché mi trovo in un posto fantastico a fare un pò di pausa.
Sono vicino a tropea e lo spettacolo del mare, delle spiagge deserte e di una giornata troppo calda per essere inverno.
Tanti ricordi, tanti momenti mi legano a questi posti, anche se adesso non capisco l'entusiasmo d'allora, è sempre troppo semplice proiettarsi col pensiero al passato.
Con l'idea persistente di arrivare a fine giornata per riposarmi e riprendere un pò della mia forza, vi lascio con l'immagine del mare azzurro e un pò mosso che in questa bellissima giornata non fa altro che coccolarmi con l'idea che una felicità duratura è dietro l'angolo.

I soliti luoghi comuni

Written on 2:17 PM by my blog

Fa parte del nostro agire quotidiano, ragionare per luoghi comuni.
Mi spiego meglio.
Tante volte, per analizzare un fenomeno, immaginare una persona, prima di arrivare in un posto, per evitare di trovarci spiazzati dalla realtà, facciamo riferimento al nostro data base di luoghi comuni.
È una prassi, secondo me è un modo inconsapevole di semplificarsi l'esistenza e di giustificare in modo ottimale qualsiasi nostro comportamento inusuale.
Quante volte prima di esprimere un'opinione su un determinato posto oppure su un popolo facciamo riferimento a quello che tante volte i media ci propinano come verità oggettiva.
La nostra colpa sta nell'affidarci pienamente all'opinione maggiormente diffusa, senza preoccuparci di crearne una nostra.
La semplificazione dei media, in determinati contesti storici,politici e sociali è veramente imbarazzante e preoccupante.
Quella che sembra una semplificazione senza alcun problema può rivelarsi un concetto sterile e senza valore oggettivo ma solo una presunzione di verità.
Ma tutto questo discorso che senso ha, vi chiederete.
Semplice prende spunto da quello che mi è successo. Vi spiego.
Sono del sud, calabrese, quindi so perfettamente i luoghi comuni più diffusi usati per descriverci.
Stamattina ero per lavoro in un paese dell'entroterra, tristemente noto per fatti legati alla malavita. Quindi di conseguenza, stupidamente, mi aspettavo di trovare un ambiente ostile e privo di vita.
Mi faccio un giro, prima di cominciare a lavorare mi piace immergermi nel posto, e via mi rendo conto che l'idea che mi ero fatto era completamente errata.
Il caso vuole anche che, facendo retromarcia, sbatto una macchina parcheggiata. Subito penso che mi sono fatto la giornata.
Invece le signore gentili si rendono conto che è solo una leggera scrisciata e mi lasciano andare come se non fosse successo nulla, ero più preoccupato io.
Voi direte che erano donne quindi, a parte il fatto che le donne sono più toste, è intervenuto anche un uomo che ha pienamente concordato con loro.
Sono stato fortunato sicuramente, altre volte ho assistito a veri e propri festeggiamenti per una leggera ammaccatura, tipo l'attaccante che esulta per il rigore dato.
Questo per dirvi, che mi sono dimenticato di un dettaglio importante: la malavita è roba di pochi elementi, che non fanno una regione. E da calabrese avrei dovuto pensarci prima di partire predisposto, è anche vero che ci sono ambienti con una connivenza diffusa con il malaffare, ma non bisogna giudicare a priori.
E soprattutto state attenti quando fate retromarcia. Maledetti sensori di parcheggio.

il dolce far nulla

Written on 8:19 PM by my blog


Siamo quasi alla fine del week-end, dei giorni passati ad oziare e a non fare niente di importante.
Forse il freddo che è arrivato in questi giorni, ha aumentato la mia voglia di non fare assolutamente nulla, di non uscire fuori a morire dal freddo, di coccolarmi con il caldo del caminetto, con il suo fuoco scoppiettante e intenso che mi trasporta in mille luoghi diversi.
Ma alla fine non sarei capace di stare fermo e dopo un pò mi mancherebbe il mio lavoro, ma questi due giorni me li sono goduti alla grande.
E chi aveva il coraggio di uscire: piove da due giorni, la temperatura è scesa ai minimi, il vento ha fatto cadere di tutto e il mare si è ripreso un pò di costa.
L'altra sera, mentre ritornavamo dalla cena fuori, era quasi impossibile restare sulla strada, un mare d'acqua, vento e telonati che sbandavano pericolosamente.
Sarà un pensiero banale e per niente originale, ma il natale si avvicina e lentamente l'atmosfera diventa sempre più magica.
Fin da bambino le emozioni di questo periodo erano capaci di proiettarmi in uno status di magia e di buoni sentimenti. Adesso sono rimasti solo i buoni sentimenti, da quando mamma ha deciso di rivelarmi che babbo natale era solo una finzione, nel suo classico modo dolce e diretto.
Il bello è che la magia sotto certe forme rimane e mi pervade, mi piace perdermi, nostalgicamente, nel pensiero che qualcosa di bello possa accadere e che l'anno nuovo possa portare sempre buone notizie.
Alla fine essere ottimisti non costa nulla.

Appunti sui post precedenti:

Purtroppo dal nokia non riesco ad inserire immagini, infatti mi riesco a collegare benissimo a blogger, ma non mi permette l'inserimento delle immagini, probabilmente è un difetto di opera e devo ancora testare il suo browser preinstallato.
Il nokia e71 dopo una settimana di uso sfrenato si è dimostrato incredibilmente funzionale.
Riesco in poco tempo ad accedere a tutti i servizi che mi interessano. Purtroppo trovare le applicazioni gratuite sul web non è semplice e molte di quelle che ci sono non sono adatte al mio nokia.
L'unico limite di questo gioiellino è la mancanza di un editor immagini e di un album come nel mio vecchio 6630. Il bello è che non esistono applicazione che possano colmare questo problema, ne ho trovato solo una in versione trial, ma l'interfaccia fa davvero pena. Spero in una futura relase sinceramente.
Inoltre non ha l'accelerometro come l'e66, il che significa che non si possono installare tutte quelle applicazioni simpatiche dell'iphone.
Ecco questo sono gli unici difetti di questo cellulare. Dopo una settimana non potrei fare a meno della tastiera tipo qwerty. Veloce, precisa e con il software per il completamento delle frasi, che memorizza le precedenti digitazioni, è veramente fantastica.

Giornate così

Written on 1:31 PM by my blog

Ci sono giorni un pò complicati, in cui avresti voglia di non fare nulla. L'unico desiderio sarebbe quello di chiuderti nella tua stanza e aspettare che qualcosa di buono succeda.
Ma anche in giorni un pò così il lavoro chiama e non si può di certo evitare il contatto con la realtà.
Non credo che esistano dei motivi precisi: forse mi sono alzato male stamattina, forse il freddo che ho sentito appena uscito dalle coperte calde mi avrà fatto cambiare umore o sarà stata l'acqua calda che è finita nel mezzo della doccia (col cavolo sarei andato fuori a controllare con questo freddo).
Mi manca qualcosa in questi giorni così, seppure normalmente il mio cinismo mi spinge a negare la necessità di un rapporto fisso e normale, in questi momenti avrei davvero bisogno di un pò di conforto,
Sarà il natale alle porte, la dolce nostalgia del periodo, sarà per la voglia matta di perdersi con la testa.
Alla fine aspetto solo che finisca la giornata, per mettere, così, sul calendario un segno vicino alla data odierna.
Quello che conta, in fin dei conti, è portare termine la giornata.
Domani sarà un giorno migliore.
Aspettate ma non era una canzone dei lunapop.
Eh si, beh la canticchio un pò, speria,o serva a qualcosa.

Considerazioni sparse

Written on 1:52 PM by my blog

Usando il telefono nuovo in questi giorni mi è venuto normale pensare come sia cambiata, in pochi anni, la possibilità di accesso a internet e quali conseguenze ciò ha generato nelle normali priorità quotidiane.
Mentre scrivo, sono fermo nel parcheggio di un autogrill, dopo aver mangiato un bel panino, che mi diletto ad aggiornare il blog e mi gusto il meraviglioso panorama del golfo, il mare piatto e lucido in una fantastica giornata di sole.
Torniamo a noi.
Ho comprato il pc relativamente tardi, nel 2001, con i soldi della mia borsa di studio, 3 milioni e rotti delle vecchie lire.
Da autodidatta ho imparato tutto quello che mi serviva, ma l'impulso maggiore l'ho avuto nel momento in cui è arrivata l'adsl a casa, nel 2005, da allora l'uso del comparto informatico ha avuto un'importanza incredibile, al punto che gestisco un blog, con alterna fortuna, e creo, per quanto possibile, contenuti per il web.
Ho comprato un telefono per assecondare questa passione e mi rendo conto sempre di più delle possibilità che la rete ti offre.
Mi chiedo quanto saranno avanti le nuove generazioni e soprattutto quanto sia importante che l'informatica, internet, siano a disposizione di tutti, senza differenze.
In un prossimo futuro, questi strumenti, saranno la prova da vincere per la società civile.
Saranno sempre di più l'indicatore più concreto possibile per dimostrare il grado di democrazia, consapevolezza e integrazione di una società matura.

eccolo

Written on 7:17 PM by my blog


Vi avevo promesso un post completo sul mio nuovo telefonino, ed eccomi qua.
Devo dire sinceramente che anche esteticamente non è niente male. La scocca in metallo gli dona quella solidità che di solito i Nokia non hanno.
Sottile, non molto pesante e abbastanza discreto.
E' inutile che vi descrivo le caratteristiche tecniche, è completo.
Se siete curiosi leggetevi questa recensione tecnica.
Il sistema operativo Symbian è veramente veloce, risulta intuitivo soprattutto per chi, come me, era possessore di un nokia.
Da bravo user, ho installato un pò di programmi gratuiti presi sulla rete. Pochi per il momento, voglio evitare di sovraccaricarlo di funzioni che poi non uso.
La promozione vodafone per internet, gratuita la prima settimana, e poi tre euro al rinnovo settimanale, mi permette di navigare e di restare in contatto con i siti e con i miei contatti. Certo non mi permette di scaricare la mail direttamente ( si paga un botto) ma per quello esiste la possibilità di andare sul sito e via. L'importante è navigare in wap. Ma questo gioiellino ha la possibilità del wi-fi, quindi in città dovrei avere pochi problemi. Pomeriggio l'ho testato con la linea veloce e devo dire la verità che è abbastanza soddisfacente, il mini browser opera installato fa la sua degna figura.
Probabilmente l'iphone ti permette quella multimedialità di contenuti, giochi, applicazioni, che nokia non ha, ma in tutta sincerità mi sembra una buona alternativa, anche più professionale (posso tranquillamente creare documenti word, excel e power-point).
Avevo bisogno di un dispositivo che mi permettesse, nei miei lunghi viaggi, di potermi connettermi alla rete, aggiornare il mio blog, controllare la posta aziendale e leggere le news.
Ancora lo devo scoprire completamente e ci sono funzioni veramente interessanti che voglio testare prima di descriverle.
Addio caro iphone, almeno per un pò di tempo.

che bello, sono emozionato

Written on 4:36 PM by my blog

Finalmente dopo tante ricerche sui forum. Dopo aver letto l'impossibile e aver resistito alla tentazione per mesi, ieri ho comprato il nuovo cellulare.
Prima di svelarvi il modello, vi devo raccontare come è avvenuta la scelta.
Ero ormai deciso a comprare un Black-berry in offerta con tim, non volevo spendere molto, è quella mi sembrava la scelta migliore.
Dopo aver passato il pomeriggio a leggere le varie recensioni sul web, sono partito deciso per comprarlo.
Entro nel negozio e faccio unultimo tentativo con l'iphone.
Niente, viene a costare troppo e non esiste una tariffa perfetta che ne giustifichi la spesa. Non è un telefono per tutti, ma d'altra parte credo che sia una strategia precisa di cupertino e insieme una delle regole basi del commercio.
Ma torniamo a noi . Ero quasi deciso a comprare un nokia e65. Analizzando con il commesso le diverse opzioni disponibili sembrava quello con le funzioni migliori con il mio budget.
Alla fine, me lo presenta: è stato amore immediato. Avevo letto delle recensioni abbastanza dettagliate, mi aveva da sempre impressionato per la sua completezza. Il nokia e71.
È incredibile, ha tutto di serie e me lo sono aggiudicato ad un prezzo onesto.
Ho attivato l'opzione vodafone mobile internet data pack e adesso davigo veloce quando non dispongo di una connessione wi-fi .
Un vero gioiello.
Questo è il mio primo post dal cellulare, tutto sommato veloce e semplice. Nel prossimo post faccio una recensione completa.

Che C...o di dolore....

Written on 9:36 PM by my blog


Che giornata, da impazzire.
E' cominciata con una quasi sicura multa per eccesso di velocità presa in autostrada. Purtroppo i bravi ragazzi si erano nascosti all'uscita dell'autogrill, dietro una siepe. Per fortuna andavo a 145km/h (non sono reali il tachimetro della macchina segna sempre quei 10 km/h in più), con un limite a 130. Ma anche così la multa è presa, ho solo la tenue speranza che lo stessero ancora montando, visto che lo stavano controllando. Beh lo scoprirò presto.
Il bello è che ne ho evitati altri due, ma che era la giornata degli autovelox, per gli altri due non ci dovrebbero essere problemi.
Poi, pausa pranzo in centro commerciale. Ero tranquillo, stavo aspettando il mio paninozzo,quando mi si presenta davanti una persona che non vedevo da 4 anni, credo.
Ex coinquilina di una mia vecchia ragazza, che tutta stupita, mi fa le solite domande di rito e i complimenti di circostanza. E' strano rivedere persone, con cui in modo indiretto, hai passato un pò di tempo.
Chissà che fine avrà fatto la mia ex, è tantissimo che non ho notizie. Meglio così sono stato io a cancellarne il numero per non avere delle tentazioni (bisogna risolvere i problemi alla radice). Credo si sia sposata a quest'ora.
Il passato bussa sempre e ogni tanto ricompare.
Ma la parte migliore della giornata sta per arrivare.
Siccome venerdì sera si cena a casa del mio amico, mi ha stressato perchè comprassi un pò di Duca San Felice. Vino veramente ottimo, corposo, intenso da gustare con dell'ottima carne.
Ero davanti alla cantina che aspettavo che aprissero, sceso dalla macchina, mi sono per un attimo distratto, e visto che ero in leggera pendenza la portiera della macchina si è chiusa.
Peccato che il mio pollice destro fosse ancora lì. Il risultato è un dolore infernale, dito nero e secondo il farmacista probabile microlesione. Adesso è bello impacchettato, con la pomata, ma il dolore è infernale. E' successo tutto come nei films.Avete presente uno di quei momenti esilaranti, solo che non fa ridere per niente.
Riesco a stento a scrivere.
Bene il vino alla fine l'ho comprato ( ne ho preso una cassa così non rompe più), venerdì sera si preannuncia una bella mangiata in compagnia degli amici.
Unico problema: sarò l'unico single con tre coppiette. Normalmente è una situazione un pò imbarazzante, ma sono i miei amici e non ho alcun problema.
Mi sa che devo mettere la testa a posto e pensare a trovare qualcuna che mi sopporti. Ma non per le cene, per tutto il resto.
Ma non sono cose che si decidono, capitano quando è il momento.
Vi lascio il pollice fra troppo male.

Pensandoci bene...ma bene...

Written on 10:41 PM by my blog


Pensandoci bene, forse l'anno bisesto non è poi così funesto.
Per la prima volta gli Stati Uniti hanno eletto un presidente di colore. Capisco che la lotta contro il vecchietto era veramente vinta in partenza, ma l'anima repubblicana è sempre una brutta bestia. Un giorno forse riprenderò le materie studiate nel mio corso di laurea e farò un post decente sull'argomento. In futuro, adesso è troppo inflazionato.
La crisi finanziaria ha finalmente dimostrato che l'economia reale è forse più importante delle scommesse finanziarie delle banche d'affari. L'unico problema è che le conseguenze della crisi le pagheremo noi, non gli amministratori delle banche fallite. Speriamo solo che si faccia tesoro da questa confusione.
Alitalia non è fallita e si è trasformata in Cai. Poco importa che ci rompano continuamente con gli scioperi e i contratti, mi auguro solo che alla fine qualcuno voglia volare con loro.
L'iphone è arrivato in Italia e all'improvviso ci siamo riscoperti tutti pazzi per questo piccolo oggetto che fa tendenza. Alla fine quello che conta è possedere qualcosa che ti faccia sentire meglio, deciso a Natale lo compro.
Gli europei di calcio sono andati come al solito, le Olimpiadi sembravano impacchettate, lo Special One continua a fare spettacolo e Del Piero a farmi sognare.
Forse ci sarebbero tanti argomenti su cui discutere e dai quali trarre le giuste considerazioni, ma non sono bravo in queste cose.
Sarà che guardando il calendario ho visto che manca poco alla fine dell'anno e se non comincio ad essere ottimista da adesso, non mi passa veramente mai.
L'hanno capito anche i nostri politici, infatti le battute si sprecano. Mi sorge un dubbio: pensano che il loro lavoro sia davvero un limite alle loro aspettative (anche loro hanno dei sogni, delle ambizioni).
Oppure, sarà la televisione che appiattisce la comunicazione e non rende il senso delle loro uscite.
Fate voi, a me basta chiudere gli occhi e immaginare Tonino che urla : " l'ottimismo è il profumo della vita".
Sono sempre stato una persona semplice e nostalgica, che ci posso fare.

About this moment

Written on 5:13 PM by my blog


Sono fatto così, anche io ho i miei momenti difficili, le mie ore impossibili, la mia voglia di altro.
Ci sono giornate più complesse di altre,in cui ti trovi a lottare con un sacco di domande senza risposte e con i soliti dubbi.
L'ottimismo, che di solito mi contraddistingue, fatica ad avere la meglio sulla giornata storta.
Con lo sguardo perso e fisso continuo a pensare e non riesco ad uscirne. Sono giornate da prendere così, hanno quella traccia malinconica e leggera che difficilmente si riesce a cambiare.
Non sono triste o depresso, ma per un attimo mollo i remi e ho bisogno di riflettere e pensare a tutto quello che mi gira intorno e mi succede.
Pervaso da una sicurezza insospettata circa le scelte fatte e quelle da fare, lascio partire un pò di musica, apro la mia vista al mondo e mi stringo lentamente ai dolci ricordi che mi circolano in testa.
Sono fatto così, preferisco vivere anche questi momenti complessi e assaporarne il retrogusto amaro piuttosto che scappare invano nella confusione senza la sicurezza di trovare qualcosa a cui aggrapparsi.

Vi lascio con queste parole tratte da L'amore trasparente di Ivano Fossati :

Non vergognarsi della propria malinconia
è un compito penoso anzi uno strazio.
L'amore trasparente non so cosa sia
mi sei apparsa in sogno e non mi hai detto niente
mi sei apparsa in sogno e non hai fatto un passo.

Nemmeno un gesto nemmeno lasciamo andare
meglio di chi improvvisa a malincuore
meglio di chi improvvisa senza amare.

Sarà la vita che monta e poi riscende
tutto questo splendore trasparente
luce elettrica che dopo il buio sempre si accende
se abbiamo assolto tutti i sentimenti
dimenticato tutti i fuochi spenti.

Era ora...

Written on 1:39 PM by my blog


Finalmente sembra che sia arrivato l'autunno.
Dopo un mese di ottobre abbastanza caldo, con la temperatura mite, al punto che l'altra sera giocando a calcetto non ri respirava ( 22 gradi).
In questi giorni la pioggia sta cadendo in modo copioso e la temperatura è finalmente scesa.
Adoro l'inverno, il freddo, solo all'inizio, come stacco dalla calura estiva. Poi con il passare dei giorni comincio a pensare con insistenza alla primavera. Ma questi giorni sono particolarmente piacevoli.
Ho sempre adorato camminare sotto la pioggia, mi aiuta a riflettere e mi rilassa. Magari non è un toccasana per la salute. E' come uscire fuori dal proprio corpo e gridare con il viso rivolto al cielo, gli occhi semichiusi a causa della pioggia, la faccia bagnata e fresca e i vesititi fradici.
Viaggiare di sera, sentire un pò di freddo in macchina e guardare all'orizzonte lo spettacolo dei fulmini scuscita emozioni difficilmente spiegabili.
Mentre viaggi ti senti protetto per via della macchina, al riparo dal temporale. E' la stessa sensazione che si ha quando sei dentro le coperte, al caldo, d'inverno, e fuori il vento e la pioggia fanno un rumore infernale.
Sarò nostalgico, ma amo perdermi nelle sensazioni che questi spettacoli naturali trasmettono.
Normalmente in questi momenti divento più silenzioso, riflessivo e mi perdo nei sogni ad occhi aperti, che quel senso di protezione, mi aiuta a creare.
L'immagine di due occhi all'orizzonte dei propri pensieri, che stranamente più mi avvicino più scompaiono e diventano meno definiti.
Con il rammarico che la loro bellezza difficilmente la vivrò nuovamente, ma allo stesso tempo felice per il fatto che siano impressi nella mia testa e che in giornate come questa spesso li ritroverò a farmi compagnia, a fantasticare su come sarebbe stato viverli tutti giorni.


Certo l'unico problema, per chi è spesso alla guida come me, è vedere degli str...i che superano su una strada inondata e veramente scivolosa e che per poco non ti fanno fare un'incidente.
Non esiste un limite agli imbecilli.

Maledetto Facebook

Written on 9:01 PM by my blog


Ormai è la moda del momento. Tutti ci ritroviamo su facebook alla ricerca dei nostri vecchi compagni di scuola o di amici d'infanzia che non vediamo da secoli.
L'elemento scatenante di questa ricerca è la voglia di vedere come sono diventati fisicamente, che cosa fanno, dove vivono, che interessi hanno.
E' un confronto inconscio con noi stessi, con quello che eravamo e quello che siamo diventati. Infatti fin da bambini il nostro termine di paragone sono sempre state le persone che vivevano le nostre stesse situazioni, in un determinato contesto.
Il più delle volte è solo un modo per farsi quattro risate.
Facebook usa questo principio. Poi riesce a trasformarlo con le reti e i gruppi, aumentando il numero dei potenziali contatti. Ma, semplificando al massimo, il punto di partenza è questo.
Finiamo col fare amicizia ( fittizia) con persone che non conosciamo o con chi conosciamo e che nella realtà fa finta di non conoscerci.
Fondamentalmente rimane una moda. Sabato un amico mi diceva tutto soddisfatto di aver partecipato alla festa di facebook a Roma. Personalmente non ci sarei andato.
Sicuramente è un modo utile per tenersi in contatto con persone che non si vedono da tanto, con amici lontani.
Non avrà mai il valore di un blog gestito e creato passo dopo passo.
Non avrà la capacità di trasmettere oltre quello che è: un posto dove incontrarsi, per conoscere, un fenomeno mondiale costruito in modo intelligente.


Maledetto facebook e il mio amico milanese che mi ha costretto ad iscrivermi:"..ma come non sei su facebook? dai è la moda del momento...bla..bla..bla..." e adesso lui si è anche cancellato.
Maledetto facebook e le foto di ragazze commentate ( che idiota).
Maledetto facebook e i messaggi osceni pubblicati sulla bacheca del mio amico.
Maledetto facebook e quelli che ti dicono di iscriverti.
Maledetto facebook e quelli che incontri per strada e non ti salutano ma su facebook ti mandano la rischiesta di amicizia (...ma va......o).


P.S.: l'elenco potrebbe aumentare a dismisura nei prossimi giorni

pensieri sparsi in un giorno qualunque

Written on 6:47 PM by my blog


In questi giorni di inizio novembre, quando l'attenzione mondiale si sposta sempre di più verso le elezioni americane, per vedere se Obama riuscirà a diventare presidente o come sempre l'anima repubblicana americana alla fine prevarrà.
Dopo avere visto Hamilton vincere il mondiale, grazie a Glock che ha deciso di farlo passare( ma quali problemi di gomme, ma avete visto con quale semplicità è passato). Non conta se lo meritasse o meno il titolo, ma quello che ho visto ieri sera sembrava una farsa. Ma lasciamo perdere.
Dopo aver provato un pack per trasformare xp in un stile Mac e avervi rinunciato ripristinando la vecchia impostazione saggiamente creata. Non installate questi pack, non funzionano completamente e rallentano il pc, a meno di non essere un mago del pc.
Ma ero talmente voglioso di cambiare tema al mio pc che ho deciso di girare in rete alla ricerca di qualcosa di semplice ma di sicuro effetto.
Dopo la titubanza iniziale ho deciso di seguire le istruzioni per l'uso per installare vista perfection. Ve lo consiglio e sul sito troverete le istruzioni per installarlo al meglio senza fare danni.
Rinnovare il look del proprio pc ogni tanto dà una bella sensazione di novità senza spendere una lira.
In effetti il mio secondo lunedì di ferie, che bello il fine settimana lungo, è trascorso formattando il pc del mio amico, cercando di risolvere il problema del blu&me della macchina che si blocca continuamente. Microsoft non si smentisce mai, sempre in blocco.
Tutto preso dalla mie lotte con il pc, con gli occhi rossi e stanchi, mi preparo alla mia solita partita di calcetto settimanale. Fuori è una bella serata nuvolosa, ma fa caldo. Immaginate 18 gradi a novembre. E' pazzesco.
Domani torna il lavoro, la vecchia routine, che chissà perchè mi manca in queste giornate senza pensieri.

che settimana

Written on 2:40 PM by my blog


Credo che sia complicato scrivere qualcosa di neutrale dopo la settimana appena passata.
Tutto quello che si scrive , che si pensa, trova la sua origine negli eventi che accadono e che in qualche modo ci toccano.
Sicuramente trovare il senso delle proprie emozioni e della propria rabbia non è facile. Il rischio è quello di scrivere un post troppo intimo, che la maggior parte dei visitatori potrebbero non capire.
Cercherò in qualche modo di farmi capire senza tuttavia scendere nei dettagli. Non lo faccio perchè non lo ritengo opportuno e di buon gusto.

Quando la morte tocca un tuo coetaneo (quasi), una persona tranquilla, solare e semplice resti sempre senza parole.
Quando questa persona decide di togliersi la vita cominci a non capire, ad indagare mentalmente sul motivo di una tale scelta, sulle condizioni che possono provocare una decisione così estrema.
Non riesci a credere ad una cosa del genere, immagini, pensi, ma non trovi una spiegazione logica.
All'apparenza non esiste un motivo preciso alla base di questa decisione, si sa che in un piccolo paese le voci sarebbero emerse in modo definitivo.
E' tutto così strano che non riesco ad argomentare tutto quello che vorrei dire.

In un sabato così strano, sottotono, distratto e pensieroso le parole sembrano un contorno inutile dinnanzi alla vulnerabilità della vita.
Meglio il silenzio. Certe cose non si capiscono mai fino in fondo. Fanno solo paura.

di riflesso

Written on 9:32 PM by my blog


L'ultima rossa vola via dal finestrino.
L'aria calda, mista a piccolissime gocce di pioggia, invade l'abitacolo della macchina.
L'odore di terra bagnata, d'asfalto, di foglie marce e di pastiglie di freni finite crea una miscela unica e riconoscibile allo stesso tempo.
La notte è ormai scesa, le luci a stento illuminano la strada. Le curve che si susseguono, di una strada fatta poche volte, sono una sorpresa continua.
L'ultimo disco del AC/DC fuoriesce dalle casse della macchina con un impeto e una forza imprevisti, sorprendenti per certi versi.
Adoro viaggiare con un'atmosfera del genere, mi aiuta a trovare le idee giuste, a concentrarmi. Nonostante la chitarra che continua a frastornarmi e la batteria che ad ogni tocco fa salire il mio cuore in gola, immagino posti, eventi, persone e fatti.
Il cuore si stringe all'immagine dell'incidente visto stamattina, quando, di riflesso, mi sono voltato e ho visto quel corpo insanguinato, con la testa piegata, intrappolato tra le lamiere.
Il pensiero che non siamo assolutamente nulla difronte agli eventi mi agita.
La vita che scappa via senza un motivo apparente, lontano dagli schemi e dai desideri personali, sembra un gioco inutile e insensibile.
Ricerco nei miei pensieri la voglia di qualcosa di nuovo, per scacciare la paura che tocca un viaggiatore incallito, ma non trovo nulla se non il desiderio che accada, per una volta, quasi per magia.
Mentre ormai la macchina è invasa dal suono devastante e persistente degli AC/DC , a tal punto che i rumori del bosco e delle case in lontananza, sembrano inutili cornici per uno spettatore distratto, perso nell'immagini continue di quella macchina schiacciata, di quel sangue, che tornano ogni volta che gli occhi si chiudono.
Un continuo flash-back. Un dispiacere incredibile.
L'unico modo per vivere è non pensare che si possa finire così. Scusate la retorica e l'ovvietà di una definizione del genere. Ma è così.

Un pensiero ricorrente

Written on 3:53 PM by my blog



Sin dai tempi, ormai lontani, del liceo l'idea di fare un viaggio lontano mi affascina e mi seduce.
Ci sono mete che sono più intense delle altre e che meritano un discorso particolare.
Sono quei posti che nel proprio immaginario hanno un fascino così magnetico e fantastico da farti quasi assaporare l'idea di un viaggio di solo andata.
San Francisco è un posto particolare, un misto di culture, razze, storia, tolleranza, che la rende, forse, la città più europea degli Stati uniti.
Nella mia testa viaggiano spesso immagini miste, ora tratte dai films,ora dai libri, oppure viste su Google: un pomeriggio caldo lungo una stradina della Città, con la baia in lontananza, i tram che salgono la collina, l'isola di Alcatraz.
Credo che l'idea che abbiamo di un luogo sia il frutto di un insieme di immagini reali, mediatiche e ipotetiche, che trasmettono caratteristiche forse impossibili e inesistenti del luogo stesso, ma che lo rendono al tempo stesso un posto fantasioso e irraggiungibile.
Vi confesso che per molto tempo ho pensato di trasferirmi là, ma poi la paura per il grande passo, il mio inglese stentato e la mia praticità hanno avuto la meglio.
Ma ancora oggi San Francisco è uno dei pochi posti che suscita dell'emozioni così intimi che non vi so spiegare.
Vi lascio con l'immagine del Golden Gate Bridge, che domina la baia con la sua bellezza.
Vi consiglio di far partire questa musica mentre scorrete le immagini della città.
Anche se non parla del Golden Gate,personalmente riesce a farmi viaggiare con la fantasia. Provate.

Maledetta ora solare

Written on 7:43 AM by my blog


Di solito sono uno che non ama dormire oltre un certo orario. Ho come la netta impressione, se non mi sveglio presto, di non vivere pienamente la mia giornata.
Quando vado a lavoro la mia sveglia è messa alle 7.30, mentre il fine settimana mi alzo in automatico alle 9.
Ma stamattina l'ora solare del cavolo mi ha fregato. Mi sveglio dal pieno del sonno per via dei rumori maldestri e volontari di mia madre(avvisa tutti che lei è sveglia e che ci dobbiamo sentire in colpa perchè noi non lo siamo). Guardo l'orologio sul cellulare e vedo che sono le otto passate, quindi penso che posso pure alzarmi visto che mi sono svegliato.
Mi alzo, vado a prepararmi il caffè:mi segue mio fratello, che tutto assonnato mi dice: " ... e tu che ci fai sveglio alle 6.00...", ed io "...le sei? guarda che sono le otto passate..."
Guarda l'orologio, ci guardiamo, cavolo l'ora solare.
Lui è in ritardo di un'ora sul lavoro ed io mi sono alzato troppo presto.
Nessun problema domani recupero, a causa di troppe ferie arretrate mi hanno detto di prendermi un giorno di ferie questo lunedì e un altro il prossimo. Quindi avrò due fine settimana lunghi.
Mi fa strano che una società ti costringa a prenderti le ferie, che sia il preludio a qualcos'altro.
C'è da dire che tutti in ufficio siamo stati messi in ferie, in giorni diversi ovviamente, e anche negli altri uffici sta succedendo la stessa cosa.
Mah vedremo, ne approfitto mi preparo e vado a farmi i capelli.
Infatti il confronto con lo specchio mi ha consigliato che devo necessariamente intervenire, la sveglia presto serve pure a qualcosa.
Maledetta ora solare.

Aggiornamento per le ferie forzate:

Ho fatto un giro sul web (grazie google) e ho capito il motivo delle ferie forzate, non si possono cumulare lunghi periodi e dipende dal contratto collettivo nazionale e quelle arretrate (anno precedente credo) devo essere godute entro i 18 mesi, pena sanzioni per l'azienda e soprattutto non si possono monetizzare, quindi l'azienda è costretta a fartele fare, anche se non dovrebbe poter decidere da sola.
Nel mio caso credo che saranno poche le ferie maturate, 16 giorni mi dicevano, ma vecchie credo che siano 4 giorni. Ma di queste cose ne capisco ben poco.
Certo che è veramente bello il web: metti una parola, un tema, e puoi farti un'opinione e sentirti libero di analizzare qualsiasi concetto.

Scene di vita reale

Written on 9:12 PM by my blog


Di solito non parlo di questioni politiche in questo blog. Ho sempre pensato che la maggior parte degli utenti abbia tante fonti a disposizione per farsi un'idea abbastanza obiettiva su un determinato argomento.
Ma quello che sta succedendo per il decreto Gelmini non ha veramente senso.
Non entro nel merito del decreto, non mi interessa parlare delle sue implicazioni, perchè non sono la persona adatta a trarre delle conclusioni e questo non mi sembra il posto per farlo.
Ma le manifestazioni degli studenti non si fermano con la polizia, siamo in paese democratico e si deve dare l'opportunità a tutti di manifestare la propria opinione.
Personalmente ho partecipato, ormai dieci anni fa, alla occupazione della scuola e alle manifestazioni, ma sono stati brevi periodi e in alcuni casi anche utili ( in un'occupazione avevano creato un corso sulla Beat Generation. Ho avuto modo di scoprire scrittori come Jack Kerouac e Allen Ginberg).
Non voglio analizzare le motivazione della questione, ma ognuno deve sentirsi libero di manifestare le proprie idee e se poi abbiamo davanti una maggioranza di giovani credo che bisogna ascoltarli, non penso siano tutti dei fantocci.
Il mio consiglio è una buona lettura della Cara, Vecchia e Saggia Carta Costituzionale. Ogni altra riflessione mi sembra inutile: ognuno deve avere la possibilità di dimostrare il proprio parere dinnanzi a leggi che vanno a modificare un determinato Status Sociale. Mi sembra una questione talmente naturale che evito altre riflessioni.

Storie di vita.


Come sapete passo la maggior parte della mia giornata in giro e capite quanto è complicato quando succedono determinate cose.
Stavo veramente male stamattina, quindi mi viene in mente la pubblicità del famoso medicinale e dopo essermi liberato dei clienti ( solo dei clienti per fortuna) mi sono recato in farmacia (la prima che ho trovato nel corso di un paese sconosciuto).

Io: "buongiorno mi da una confezione di Imodium"
Dottoressa: " imodiu.....ah imodium ...certo" sorrisino.
Io: " credo che si chiami così...almeno da quello che ricordo"
Dottoressa " vuole scontrino o la fattura così lo scarica"
Io : " no non mi serve ( ma che c...o vuoi che me ne frega adesso, ti sto chiedendo un imodium quindi vuol dire che non sto molto bene e che nonostante ti sembri fresco, sto veramente male)"
Dottoressa: " 4.70 euro"

Funziona, senza alcun dubbio. Ho fermato tutto prima che succedesse l'irreparabile, mi sono sentito spossato, confuso per tutta la giornata ( effetti collaterali)ma ne è valsa la pena. Da oggi in poi sarà sempre con me nel mio cassetto porta oggetti in macchina.
Di conseguenza aggiorno il post le regole del viaggio:

12) Portate sempre con voi una confezione di imodium. Non si sa mai il posto in cui andrete e cosa possa succedere al vostro intestino. Portatelo con voi per sicurezza. Evitate il mal di pancia e l'imbarazzo.

Notizia dell'ultima ora: Ho fatto tre, 17 euro e qualcosa. Sono contento perchè non ho mai vinto nulla, non mi posso comprare l'Iphone ma va bene così.

vita futura

Written on 9:17 PM by my blog


C'è un'idea che ormai folleggia nella mia testa da tanto tempo. Saranno ormai dieci anni che io e il mio amico parliamo di un progetto comune.
L'idea di realizzare qualcosa di nostro, di farla nascere,crescere e sviluppare come l'abbiamo immaginata nei tanti discorsi fatti in questi anni, ci ha sempre entusiasmato e allo stesso tempo tormentato.
Si dice spesso che la nostra generazione non ha idee nuove da mettere in campo e che troppe volte preferisce sopravvivere invece che rischiare in prima persona.
Chi fa questi discorsi non conosce bene la realtà delle cose, o meglio, fa un'analisi misera che tiene conto solo della propria posizione socio-economica.
Oggi per lanciarsi in un progetto, oltre all'idea valida, si ha bisogno di un buon capitale e di tanti amici-conoscenti che ti sanno aprire le giuste porte.
Non si scandalizzerà nessuno davanti ad una cinica osservazione del genere e non penso che sia una caratteristica territoriale, ma è una semplice visione della nostra bella italietta.
Ma lasciamo stare tutto questo.
Oggi probabilmente ho capito come realizzare il tutto e nei prossimi mesi mi dovrò mettere con il mio amico e studiare un buon progetto, trovare i finanziamenti e il mutuo della banca.
I soldi che serviranno saranno veramente tanti e non sarà facile vedere la realizzazione nel breve tempo.
Mi affascina però l'idea di dare luce ad un pensiero fisso, fino a poco tempo fa definito da tanti come un'inutile perdita di tempo e mancanza di senso della realtà.
Non vi parlo concretamente del progetto per scaramanzia, un giorno ve lo illustrerò in modo esaustivo.

Un pensiero per tutti: dobbiamo almeno provare a realizzare le nostre idee, altrimenti che senso hanno.

Pensieri in notturna

Written on 10:40 PM by my blog


E' davvero complicato, dopo la solita partita del lunedì sera, rimettere insieme i pensieri di una giornata e scrivere qualcosa che abbia senso compiuto.
Soprattutto perchè stasera mi sono davvero spaccato. Un'ora e venti minuti di corsa. Alla fine non sentivo le gambe e non riuscivo più a tornare in difesa.
Nella mia mente confusa e stanca ci sono le idee, i posti e le persone viste oggi.
Mentre verso le 18.30 rientravo dall'ultimo appuntamento sono passato per la costa ionica, attraversando di seguito Soverato e Squillace.
Nella radio risuonava la canzone degliArticolo 31. Hanno ragione è proprio bello vedere l'italia di notte.
Tutto sembra più tranquillo. Le persone rientrano quasi tutte a casa dopo un lunga giornata di lavoro.
Le coppiette passeggiano per strada, perdendosi fra i negozi luccicanti che si preparano quasi per natale.
Il mare è calmo, piatto ed emana un leggero profumo che invade l'abitacolo della macchina.
Avete presente quando ancora non è completamente buio che riesci ancora a distinguere gli alberi,le case, le persone in lontananza.
Sarà la luce, la canzone nostalgica che mi ha influenzato, ma sembra quasi uno spettacolo magico.
Non so come spiegarvi determinate sensazioni: mi sento davvero leggero.
Non so il motivo, forse sono solo troppo scemo da farmi emozionare dallo spettacolo vissuto e trasportare dalla musica.
Ma le immagini,i suoni, i ricordi hanno il potere di trasmettere forza e decisione.
Danno la possibilità di credere che qualcosa di bello è dietro l'angolo e che tu sarai pronto a viverla.
Una sorta di Dèjà vu che alimenta la nostra voglia di rinascere e di vivere.
Vi lascio con l'immagine della strada illuminata dalla macchina, che dopo una curva a destra, mostra, per attimo, il mare piatto sottostante, sulla sinistra la collina, e ancora in lontananza le luci del golfo che proiettano nella notte la bellezza di questa terrra .
I pensieri che ne seguono sono talmente personali che vi lascio con i vostri.

Un bel film

Written on 6:46 PM by my blog


Pensavo che fosse sempre il solito film d'azione. Non avevo visto alcun trailer e avevo solo sentito i rumors dopo il Festival di Venezia.
Premetto che sono un fan della serie di Ocean's eleven, quindi ieri ho deciso di vedere il film mosso dalla convinzione(errata) di sapere il genere.
Il film mi ha davvero sorpreso, parte lento e non ha mai un ritmo incredibile.
E' un gioco continuo di persone apparentemente distanti,diverse, che si trovano coinvolte negli stessi eventi.
Burn After Reading gioca sul costume americano di spiare qualunque cosa, con l'assurda presunzione di credere di potere sempre dirigere gli eventi.
I colpi di scena non mancano e il film, secondo me,è vitalizzato da quel filo di humor paradossale che alla fine ti strappa una risata gustosa.
Quando smetti di vederlo, a mente lucida, ti viene da pensare al film ed è in quel momento hai una chiara visione dell'idea dei registi.
I fratelli Coen danno un'altra prova di bravura nel descrivere attentamente e con sagacia la società americana.
Mi sa che stasera mi gusto Non è un paese per vecchi,altro grande successo dei fratelli.

Vi lascio con una frase del film tratta da qui:

J.K: Simmons (Dirigente CIA)
"...Cosa abbiamo imparato da questa storia?...niente! Bè almeno abbiamo imparato a non rifarlo più...ma non abbiamo fatto niente!...Che cazzo di casino!..."

che bella festa

Written on 2:20 PM by my blog


Ho un sonno che non vi dico.
Dopo la serata di ieri finita alle tre di mattina, dopo la mangiata di pizza e la tanta birra, le risate, sono veramente distrutto.
20 persone in un piccolo spazio, che parlano, ridono e si prendono in giro: è il bello dell'amicizia, un pò di confusione ma necessaria.
Prima festa a casa di mio fratello, un festa prima che lui parta in viaggio di nozze in Australia.
Eh si domani mattina alle 6 partirà per un lungo viaggio di nozze, che lo vedrà impegnato in un tour di questa bellissima terra per un mese.
Sono felice per lui, avrà modo di scoprire una realtà completamente diversa dalla nostra, al ritorno ci potrà raccontare le sue avventure e i posti meravigliosi che ha visitato.
Gli ho preparato la fotocamera con una memory card da 2 giga (1700 foto a 5 mega pixels) e la videocamera. Insomma tutto il necessario per fare un ampio reportage del suo viaggio.
Non vi preoccupate al suo ritorno posterò l'album completo sul blog, non sono così egoista.
Sinceramente l'Australia è una terra che mi ha sempre affascinato. Rappresenta un misto di natura, avventura, sport, bellezza e mistero.
Un confronto diretto per noi abitanti della vecchia Europa con un posto che meriterebbe una vita per essere vissuto e conosciuto.
Credo che entrambi siano emozionati all'idea di fare un lungo viaggio (quasi 20 ore di aereo credo) e di stare così lontani da casa per tanto tempo.
Mia madre sta già impazzendo all'idea, sta passando la giornata in modo frenetico per non pensarci, la capisco poverina.
Vedere tutta questa adrenalina per viaggio mi ha fatto venire voglia di farne uno, mi sa che per la prima volta la prossima estate mi farò una settimana in un paese estero, mi piacerebbe Capo Nord, o comunque viaggiare a Nord. Qualcuno vuole unirsi a me?

Scusate, sono in ritardo...

Written on 1:54 PM by my blog


La giornata è cominciata davvero in modo imprevedibile.
Ero nel mezzo di un sonno profondo, pesante, senza alcun incubo o pensiero che tentava di rovinarmelo.
Quando sulla porta di camera si affaccia mia madre che a bassa voce mi dice: "...sono le 8.15, oggi non vai a lavorare...".
Quelle parole riecheggiano in lontananza nella mia testa, quasi fossero state pronunciate da qualche personaggio generato dal mio inconscio.
Non ci metto molto a capire e grido "... C...o la sveglia...".
E' comincia così la mia corsa per rimediare al ritardo accumulato.
Dovete sapere che la mia sveglia è posta di norma alle 7.30, la suoneria del mio Nokia ( il gallo), tutte le mattine mi riporta all' amara realtà di un'altra giornata di lavoro. Quindi partivo con 45 minuti di ritardo sulla mia tabella ideale.
Ho fatto praticamente tutto nel minor tempo possibile, faccio parte di quella categoria che ama svegliarsi anche 20 minuti prima per non fare tutto di fretta. Questo perchè ho la mia routine: mi alzo, accendo la tele e ascolto il telegiornale, ascolto l'oroscopo, faccio colazione mi prendo il caffè, fumo una sigaretta e poi perdo mezz'ora in bagno ( quello che faccio sono fatti i miei).
Per fortuna che stamattina avevo un appuntamento fuori, quindi non ero costretto a passare dall'ufficio alle 9.00(poi ho calcolato che avrei avuto un ritardo di 10 minuti) e nonostante fossi pronto ad avvisare il cliente per il mio ritardo sono arrivato prima di lui.
E' stato comunque traumatico, odio fare le cose di fretta.

Il mio lavoro molto spesso mi dà l'opportunità di conoscere persone nuove, gentili, tamarre, deliziose e orribili.
Capita spesso che in sede di trattativa questi mi raccontano della loro vita ( un commerciale degno di questo nome deve creare un'atmosfera decente con il cleinte, non deve essere un freddo venditore, ma deve interessarsi a lui), dei loro progetti e delle loro difficoltà.
Stamane, davanti a me, avevo una persona apparentemente normale, che dopo un pò si è sentito libero di raccontarmi tutto quello gli stava più a cuore.
Mi ha raccontato dei problemi dovuti alla separazione della moglie, che lui l'aveva perdonata davvero molte volte nonostante fa davvero male essere tradito, ma l'aveva fatto per i figli.
Con rabbia mi ha detto "...un marito e una moglie sono dei perfetti estranei, si possono separare, ho fatto tutto per lei e adesso lottiamo per i figli...".
Fa male vedere una persona distrutta per un motivo del genere. Penso che possa capitare che una persona sposata o fidanzata, si innamori di un'altra, ma in quel momento deve capire che se quel sentimento che prova è molto più forte la decisione da prendere è solo una, proprio per non fare soffrire così l'altro.
Non so perchè si sia sentito libero di raccontarmi tutto, so solo che mi dispiaceva per lui e soprattutto per i figli.
Certe cose fanno male anche solo al pensiero che ti possano succedere.

un post prima di chiudere

Written on 10:42 PM by my blog


Probabilmente ho già parlato in questo blog, in passato, di quanto adoro l'immagine della luna piena. Non so sinceramente il motivo di questa passione, ma vedere la luna che brilla in cielo mi emoziona in modo incredibile.
Sarà per l'immagine riflessa di pensieri e ricordi lontani,nascosti nell'inconscio e legati alla mia adolescenza. Sarà per la tranquillità che riesce a trasmettermi in qualsiasi momento, come a dire "...va tutto bene, io sono qua, al solito posto...".
La luna piena d'inverno è, poi, uno spettacolo senza pari, da vivere con il cielo sgombro di nuvole, fantasticando sulla propria vita e immaginando di viaggiare fino toccare quella "palla gialla".
Stasera illuminava il mio ritorno a casa, era quasi sempre davanti, leggermente spostata sulla mia destra. Non vi dico lo spettacolo di luci e ombre, sembra quasi che la strada e la natura prendano colori e forme diverse. Un'atmosfera leggera e patinata, come quella dei sogni.
I pensieri solo volati lontani, sorpresi da tanta felicità,dalla serenità di quello spettacolo, dalla certezza che basta poco per stare bene.
E' strano che poi la luna piena si sposi alla perfezione con i nostri pensieri nostalgici e che alla sua immagine si sovrapponga, di riflesso, il vostro pensiero più dolce. Mai capitato?


Beh passiamo ad altro: finalmente vi scrivo dal mio pc. Stasera l'ho riportato a casa e dopo aver pagato un centone sto controllando che funzioni bene.
Mi dispiace tanto per le impostazioni perse, per tutto quello che dovrò reinstallare e per i files non recuperabili.
Il tecnico mi ha risolto il problema del surriscaldamento (che sicuramente è stata la causa scatenante della morte dell'hd).
Adesso mi ritrovo un hard disk da 160 gb con doppia partizione, ma mi dite che me ne faccio di uno esterno da 320 gb. Non lo so. Mah, a saperlo.

Il dopo partita

Written on 11:12 PM by my blog


Eccomi qua dopo la partita del lunedì sera. Sono veramente distrutto, ho appena finito di mangiare qualcosa (poca roba si capisce, sono le 11 passate e fra poco si va a nanna).
Ormai sono tre mesi che abbiamo preso la buona abitudine di giocare una volta a settimana, almeno in questo modo cerchiamo di mantenerci in forma.
D'altra parte la vita sedentaria e il lavoro monotono attentano alla linea e favoriscono la pancetta.
Avrete sicuramente notato il cambio di grafica del blog.
Ieri sera girando su Google alla ricerca di novità mi sono imbattuto in un sito di trucchi e suggerimenti per la piattaforma Blogger.
Sinceramente sono rimasto veramente colpito dalla semplicità dell'autore nel dare indicazioni precise su come intervenire per inserire nuovi widgets. Ad esempio da sempre cercavo un Tag Cloud che prendesse il posto di quelle odiate etichette ordinate (fa molto wordpress secondo me).
Se curate un blog su questa piattaforma vi consiglio sinceramente di farci un giro.
Ho approfittato anche per cambiare tema (anche se in verità ne cercavo uno a tre colonne. Sarà la prossima novità, per ora mi godo questa grafica), sempre su segnalazione del sito precedente ( troverete la classifica dei 50 migliori temi per Blogger) ho trovato una galleria di temi abbastanza ricca.
Importante: una volta scelto il vostro tema state attenti, seguite questa guida, soprattuto salvatevi il vecchio modello che è pieno dei vostri widgets preferiti, dato che nel passaggio al nuovo qualcuno rischiate di perderlo.
Ringrazio sinceramente gli autori perchè permettono a profani come me di gestire un blog tutto sommato gradevole, anche dal punto di vista visivo.

Aggiornamenti sul mio portatile: la telefonata del tecnico mi ha confermato la prematura scomparsa dell'hard disk. Verrà sostituito con uno nuovo da 160 Gb ( meno male che avevo salvato i dati più importanti) e con ogni probabilità mi verrà consegnato domani.
Il costo della riparazione dovrebbe essere intorno alle 100 euro così saluto per il momento l'iphone.
Arrivederci piccolo mio, a momenti migliori.

Notte insonne

Written on 2:33 PM by my blog


Ci sono delle notti che il sonno tarda ad arrivare, che diventa agitato e fastidioso. Ti trovi a girare fra le lenzuola calde, alla ricerca di quella posizione che ricordi come la preferita, che ti concilia il sonno e riesce a farti riposare.
Ma ci sono quelle notti che nonostante sei stanco e deciso a dormire, nonostante, con tanta buona volontà, ti metti a contare migliaia di pecore, il sonno non arriverà mai.
Credo che il motivo di tutto ciò sia da ricercare nel nostro incoscio, nei pensieri, nelle immagini che ricerchiamo prima di dormire e che involontariamente ci agitano e ci portano a pensare e stare male.
Ho passato una di quelle notti: mi è sembrato quasi di non dormire e di pensare ad occhi aperti. Ho fatto sogni che non so se sono stati reali o il frutto dei miei pensieri. Mi sono ritrovato stamattina con la faccia stanca e la voglia di non andare a lavoro.
Inevitabilmente una notte del genere trasmette i suoi pensieri nella giornata successiva.
Ho pensato e ripensato a parecchie cose, a quello che sento, che vivo, a quello che vorrei.
Molte volte la vita ci porta a confrontarci con l'ideal tipo di persona che dovremmo essere. E' un confronto reale con tutto quello che avevamo immaginato di fare e di diventare.
Tante volte ti guardi dentro e ti rendi conto di cosa ti manca.
In cuor mio lo so e me ne rendo conto: la vita non ha motivo di essere vissuta solo in ragione del proprio ego o del proprio successo. La vita deve trovare spazio negli occhi di un'altra persona, che da completa estranea, decide di renderla migliore e viverla con te.
La solitudine e la rabbia di certe notti insonni mi fanno capire che forse è ora di smettere con le scuse di storie impossibili e di imparare a vivere assumendosi il rischio di fallire e non di nascordersi dietro la paura di stare male.
D'altra parte se non soffri e non sei qualche volta infelice, come puoi dire di essere felice.
Per assurdo per conoscere la felicità si deve essere disposti a soffrire, ad avere l'onestà intellettuale di rischiare tutto per raggiungere quello in cui si crede.

una domenica nel vino

Written on 9:38 PM by my blog



Non pensate che abbia passato la domenica ad ubricarmi,a fare festa e che adesso sono qua davanti al pc che lotto con i postumi di una sbronza.
Questa domenica l'ho passata (almeno la mattinata) a fare il vino. Non abbiamo una vigna ma compriamo l'uva. Da un paio di anni abbiamo deciso di comprare quella di Cirò. Rinomata per la sua qualità e la sua forza, per il gusto molto forte e decisamente corposo ( così direbbero a gusto su canale 5).
Non sono un esperto e vi confesso che è la prima volta che mi trovo coinvolto nella spremitura finale, quando si passa al torchio il mosto, ormai fermentato.
Che strumento incredibile il torchio, ho praticamente la spalla destra tutta indolenzita,dopo avere lavorato continuamente per tre ore.
Guardare il vino che esce, con quel suo colore rosso intenso, con il sapore ancora dolce che lo fa sembrare più un succo d'uva che vino, il profumo che riempie la stanza, i moscerini che a migliaia si tuffano sul mosto(che fastidio).
Dopo la prima spremitura (lunedì scorso) il mosto ha fermentato per quasi una settimana, non chiedetemi come si decide che è arrivato il momento dell'ultimo passaggio, ma vi garantisco che è piacevole fare ogni tanto qualcosa del genere. Per una volta si fa un lavoro che ha un sapore antico, che ha tradizioni radicate nel tempo.
Sarà il sudore o la mattinata, ma quel vino avrà sempre un sapore unico : l'ho fatto io.
Adesso non ci resta che aspettare San martino, quando ogni mosto diventa vino. Allora si che si potrà fare un bel brindisi. Speriamo solo che il vino sia di buona qualità.

sabato mattina e crisi mondiale

Written on 10:33 AM by my blog


Con la testa ancora frastornata dal meritato riposo, dalla dormita più lumga rispetto al solito, cerco idee brillanti da postare sul mio blog.
Non ci sono all'orizzonte novità assolute o fatti che meritano di essere raccontati, non ho tratto conclusioni su fatti,persone e cose per le quali cercare il perdono o il confronto su queste pagine.
Il mio portatile è ancora in assistenza e sto approfittando di quello aziendale( che mi porto sempre in giro per lavoro) per non passare un fine settimana senza internet.
Il tipo dell'assistenza ancora dopo due giorni non ha capito il male del mio pc, o almeno non mi ha ancora telefonato.
Il dubbio che mi sono rivolto ad un uno incapace si fa sempre più forte. D'altra parte non conoscevo nessuno in grado di farlo, se non a troppa distanza da me.
Il motivo è che ho sempre fatto un'assistenza da autodidatta, cercando di intervenire personalmente quando si sono verificati dei problemi. Ma questa volta andava oltre la mia esperienza e siccome sono in grado di amplificare i problemi, mi sono rassegnato a mettere nelle mani di un altro il mio amato pc.
Mi auguro di avere notizie al più presto.


Sabato mattina con il sole brillante, la temperatura mite, in sottofondo mtv e i suoi video.
Nella mia testa un'idea di leggerezza insospettata fino a pochi giorni fa. Nonostante lo stress per tanti aspetti e problemi da affrontare, mi sento come se avessi fatto tutto e come se fossi pronto a qualcosa di nuovo.
Mi succede che in alcuni periodi, durante i quali interiorizzo tutto quello che mi accade, vivendo di conseguenza tutto in un modo amplificato rispetto alla reale portata, che alla fine mi senti così leggero da essere pronto a cambiare le cose.
Si mi sento così, non è apatia credetemi, ma è voglia e consapevolezza di volere cambiare qualcosa nella mia vita.


Probabilmente un blogger serio affronterebbe l'argomento più importante del momento: la crisi dei mercati.
Sono consapevole del fatto che questa crisi porterà delle conseguenze devastanti per tutti, ma non sono così bravo da potere dire quali saranno e quali sono state le cause scatenanti. Non vado oltre quello che ho letto e sentito. Ma allo stesso tempo ritengo che un ritorno più concreto all'economia reale sia la cosa migliore da fare.
E poi secondo voi, quanto stanno giocando questi giorni in borsa, aumentando il panico e facendo abbassare il prezzo di grosse compagnie che poi alla fine diventeranno appetibili per pochi soggetti. Che non ci sia un piano ben preciso dietro tutto questo?
Il dubbio mi sorge spontaneo.
Credo che non sia bello creare panico fra la gente comune e giocare con la vita, il futuro e i sogni di molti pur di realizzare quelli di pochi.
Sarà pure demagogia la mia, ma l'idea che milioni di persone possano pagare per gli errori di pochi mi fa davvero una rabbia che non vi dico.
Forse sarà necessario riscrivere le regole: mi auguro solo che i soggetti che lo faranno tengano in considerazione le reali esigenze di salvaguardia di tutti e non quelle di un sistema marcio, malato terminale, per il quale l'eutanasia credo che sia l'unica cura possibile.

un triste momento

Written on 2:41 PM by my blog


Ecco, ci siamo, pomeriggio porterò il mio amato portatile in assistenza. Dopo aver fatto un tentativo, l'ultimo mi sono arreso all'evidenza e alla mia incapacità.
Ieri sera appena sono arrivato a casa ho cercato il cacciavite e mi sono messo a smontare. Il rumore sinistro non proveniva dalle ventole che sembrano funzionare alla perfezione e gli attacchi dell'hard disk appaiono in buono stato.
Quindi per evitare danni ulteriori, stamattina, ho chiamato un tecnico che conosco (che al telefono, dopo avergli descritto il problema mi ha fatto intedere la morte prematura e inopportuna dell'hard disk, che mi voglia rifilare una bella batosta? Vigilerò)e ho preso appuntamento per pomeriggio.
In questi giorni mi sto rendendo conto di quanto sono legato ad internet e quanto ormai ne sia diventato dipendente. Come tutte le tecnologie di questo mondo si danno sempre per scontate e solo quando mancano, si riesce ad apprezzare il valore che hanno.
Anche se la mia generazione, per diversi motivi, si è sempre mossa in modo scettico nei confronti del WWW, ormai col passare degli anni, con l'aumentare dei contenuti, degli spazi personali, anche per noi riveste un'importanza inimmagibile fino a poco tempo fa.
La rivoluzione, secondo me, si è avuto nel momento in cui internet ha dato la possibilità a tutti di diventare "autori" della rete e non solo spettatori ebeti ( come nel caso della Tv).
Il Web 2.0 ha dato il via ad uno strumento reale, utile, divertente e per certi verso diretto.
La possibilità di confrontarsi velocemente con esperienze diverse, la possibilità di discutere sui problemi, la possibilità di raccontarsi e raccontare, hanno dato sfogo a quelle esigenze che sono insite nella natura dell'uomo.
Certo Internet nel suo complesso meccanismo nasconde anche dei pericoli legati al "totalitarismo mediatico" di alcuni influenti competitors, e porterà, a mio avviso, delle problematiche di "governance" serie in futuro. Tuttavia mi piace pensare al WWW, come ad un mondo che sa autoregolarsi e adattarsi abbastanza democraticamente e dove, quasi tutti, possiamo liberamente esprimerci e crearci una nostra opinione sui fatti, valuantando diverse fonti di informazioni.
Non siamo più davanti ad un gionale, o alla tv, che ti sparano la notizia secondo quella che è la loro chiave di lettura, ma abbiamo l'affascinate opportunità di potere osservare più punti di vista sullo stesso argomento.
Semplicemente bisognerebbe essere più consapevoli dell'importanza di questo strumento e partecipare attivamente alla sua evoluzione.

Per un pò di giorni, ahimè, non lo potrò fare.