un video, un pensiero, prima del cenone

Written on 2:43 PM by my blog

Sono consapevole del fatto che la maggior parte di voi, davanti a questo video, storceranno il naso, presi come sono dalla lotta all''ovvio, alle cose scontate.
Mi rendo conto che essere originali sia un modo per risultare interessanti o almeno diversi, cioè un mezzo per distinguersi dalla massa.
Ma che mi frega: la voglia di pubblicare qualcosa dipende da me e quindi....
Ho scelto questa canzone perchè mi ricorda le vacanze di Natale di quando ero bambino. In modo particolare mi ricorda il primo giorno dell'anno nuovo, quando questa era la colonna sonora di ogni servizio televisivo. Non sto qui a commentare la ragione per la quale è stata scritta, ma sono convinto del fatto che la sua attualità la renda ancora unica.
La fine dell'anno è un momento ricco di buoni propositi. Tutti noi siamo presi da quell'insanabile voglia di stare bene, di passare le feste con le persone care, di cominciare un nuovo anno con prospettive migliori.
Ma allo stesso tempo ci rendiamo conto che non è per tutti così. Le immagini che vedrete nel video fanno male: parlano di guerra, di morte, dell'irragionevole voglia di prevalere, di risolvere tutto con la morte.
Effettivamente non abbiamo la capacità di risolvere i problemi del mondo, ma abbiamo l'obbligo di essere sinceri, di accettare la nostra fortuna e di lottare un giorno affinchè la guerra non sia l'unica soluzione.
Molte volte essere retorici non vuol dire per forza fare dei discorsi scontati, ma avere il coraggio di abbandonare la propria egocentrica vita e affidare pensieri e parole verso persone che ne hanno bisogno.
Non capisco e non mi so spiegare perchè tutto questa pazzia avvenga e sia giustificata, con quali elemEnti razionali si possa spiegare la morte provocata e organizza, in nome di quali principi si determini il trionfo di un popolo su un altro.
La natura umana non permette un'evoluzione pacifica, ma possiamo fare in modo che sia limitata nel suo raggio d'azione.
Guardatevi il video e per un attimo capirete quanto stona tutta la farsa di luci natalazie e di botti di fine anno. Alla fine festeggieremo tutti tranquillamente, ma per una attimo un pensiero dedicato a chi è meno fortunato. Solo questo.

Facciamo un pò i conti

Written on 10:34 AM by my blog


Quando ci troviamo alla fine di un percorso è normale mettersi un pò in disparte e tirare le somme. Di solito lo facciamo solo nel momento in cui siamo consapevoli di avere realizzato qualcosa, di avere fatto tutto il possibile e siamo nella situazione di dovere pensare al passato per confrontarci, per avere almeno un'idea di dove stiamo andando.
Non mi piace partecipare alle mode di fine anno, quando immersi in un'atmosfera ricca di ottimismo, ma anche di pessimismo dipende dalle situazioni,si guarda all'avvento del nuovo anno come a un nuovo periodo. Quasi sicuri del fatto che nuovo anno significhi nuova vita.
Stranamente per me questo nuovo anno rappresenta una cambiamento importante, infatti il 2 gennaio inizio un nuovo lavoro, che diversamente dagli altri sembra garantirmi quella sicurezza necessaria per costruirmi un futuro.
Se avete seguito il mio blog, avrete senz'altro letto della mia ricerca del lavoro. A settembre infatti ho lasciato il vecchio posto e mi sono messo alla ricerca di qualcosa di nuovo. Sono stati mesi difficili, ho fatto tanti di quei colloqui che sono diventato un esperto, e due settimane fa ho dovuto scegliere fra 4 offerte concrete. Alla fine ho optato per quella che mi garantisce più possibilità, sia in termini economici che in termini di carriera.
Quindi è normale che per me stanotte rappresenti una sorte passaggio oltre la linea d'ombra. E' una coincidenza fortunata ed è sostanzialmente per questo che ne parlo.
Se penso al 31 dicembre del 2005, mi rendo conto di trovarmi in una situazione decisamente migliore. L'anno scorso, infatti, mi affacciavo al 2006 con tutta una serie di incertezze, sia lavorative che sentimentali, che alla fine non ho risolto.
Ma è stato sicuramente un anno importante, in cui mi sono messo in discussione, dove ho lottato per le cose in cui credo, che mi ha preparato ad affrontare meglio la vita. L'evoluzione si può vedere anche dal blog, vi invito ad andare a vedere quello che scrivevo l'anno scorso. Vedrete che cambiamento.
Lo sapete è da tanto tempo che non passo un periodo di serenità, ormai sono quattro anni che lotto che trovare quello status personale che mi permetta di stare bene. Mi spiego meglio: trovare il proprio posto nella società e trovare una persona con cui condividere tutto quello che ti capita,con la quale avere il coraggio di vivere oltre i soliti momenti di circostanza. Forse ho trovato quella persona, ma di questo ancora non ne sono sicuro, troppe volte ho pagato in anticipo per la mia voglia di non essere solo.
Quindi stanotte brinderò al nuovo anno con più determinazione, con maggiore serenità, con una voglia di fare incredibile. Finalmente dopo tanti anni posso guardare al futuro con ottimismo più reale che trasognato. In effetti dopo tutto qualcosa me la merito, il mio purgatorio l'ho fatto, ve lo garantisco.

P.S.: auguro a tutti voi una sera di festaggiamenti bellissima, ricca di momenti indimenticabili, da passare con le persone che amate: cerchiamo di guardare al nuovo anno con molto più ottimismo. Magari certe volte non è facile, ma basta chiudere gli occhi e pensare ad un momento felice. Quell'attimo ci darà la consapevolezza di poter soddidere ancora. Auguri per un fantastico 2007. A domani

Che belle le vacanze

Written on 4:11 PM by my blog


Eccomi, dopo un pò di giorni, nel blog. Sapete quando non riesco a scrivere questo posto mi manca. Forse la possibilità di parlare liberamente di qualunque cosa, senza avere paura di suscitare reazioni, mi fa sentire libero di esprimermi.
Ogni tanto però bisogna scappare da esso, perchè sono un convinto assertore del fatto che si deve parlare solo nel momento in cui si ha voglia di esprimere qualcosa, quindi non riesco a scrivere tutti i giorni. Alcune volte mi capita, ma poi mi mancano le idee originali e non voglio rischiare di essere scontato.
Inoltre mi sto godendo le vacanze natalizie, sto ingrassando, uscendo con gli amici, e soprattutto giacando a carte. Vi devo dire che la fortuna mi sta proprio assistendo.
Un giorno, quando tutte le cose che mi preoccupano saranno risolte, riuscirò a vedere questo luogo con più tranquillità, senza volerlo considerare un posto necessariamente nascosto o limitato.
Qualcuno forse si è accorto dell trasformzione che questo blog ha subito un paio di settimane fa. Ero diventato troppo intimistico, pesante, e il blog era diventato tetro, chiuso. Adesso ho deciso di dargli una svolta, cerando di parlare di tutto quello che mi interessa, e di guardare il mondo non solo come una reazione si sentimenti , ma attenendomi ai fatti. Di certo no mancherà mai la mia personale visione delle emozioni.
Dopo tutto, la vita necessità di cambiamenti più o meno radicali, quindi meglio approfittarne con l'avvento del nuovo anno, in modo simbolico almeno.

BUON NATALE

Written on 3:39 PM by my blog

Un augurio di Buon Natale a tutti, di cuore.......



Buon Natale a tutti

Written on 12:19 PM by my blog

Questo video è stato girato da me con il mio grande amico B., mi sembrava un bel modo per augurare a tutti voi che passate dal mio blog un Buon Natale.
Vi auguro di passare dei bei giorni, di trascorrerli con le persone che amate, rinnovando di nuovo quel tacito accordo che vi lega e vi fa sentire meno soli.
Auguroni da parte mia e da parte dei miei amici.


Auguri di cuore.



sta arrivando....

Written on 2:48 PM by my blog


Mi ricordo quell'ansia che da bambino mi prendeva all'avvicinarsi del Natale.
La voglia di arrivare a quella sera, a quel magico giorno, la voglia di passare una giornata diversa con la mia famiglia, di correre il 25 mattina e controllare sotto l'albero, e vedere che cosa avesse lasciato Babbo natale. Non era importante il regalo che portava, ma la sensazione che si aveva prima di aprire il regalo.
La sera si pregava perchè nevicasse, che si realizzasse quello che nella testa di un bambino sembrava il Natale ideale.
Oggi è cambiato tutto, quella magia non c'è più, forse è vero, più si cresce e più si diventa cinici, banali e la magia di una storia finisce per diventare un momento nostalgico per ricordare vecchie emozioni.
Mi auguro solo che il Natale non sia qualcosa di ovvio, ma che finalmente dopo tutti i problemi di un anno complicato sappia donarmi serenità e realizzi un po di quei sogni troppe volte maledetti. Mi auguro che anche per voi sia un momento per ricordare e guardare tutto con gli occhi di un vecchio bambino. Credetemi non sarebbe per niente ovvio.

Gli ostacoli

Written on 11:02 AM by my blog

Quando due persone si incontrano e nasce tra loro un'affinità elettiva che li attrae. Ecco che comincia il gioco della conquista. Si cerca di piacersi, di conoscersi, di andare oltre le naturale difese del cuore. Molte volte la paura di essere feriti ci spinge a nasconderci dietro facili scuse, abbiamo paura di mostrarci e di andare oltre, non capendo che per essere felici bisogna soffrire e rischiare.
Vi dedico questo video, agurandovi che i sentimenti trionfino sempre nelle vostre vite.



Già visto

Written on 6:30 PM by my blog


Che cosa c'è di meglio del classico film di azione, misto con un pò di sana fantascienza, e tante pretese.
Certo non è un cattivo film, anzi vi devo dire che è riuscito a coinvolgermi, a buttarmi dentro quel paradosso spazio-tempo, che da molti anni ormai sembra essere la bestia nera degli sceneggiatori americani. Le teorie a proposito sono tante, ma non mi addentro nel particolare se no rischio di svelarvi qualcosa.
In poche parole è un film che non dispiace, se volete passare un'ora e mezza al cinema, con un pò di adrenalina, tifando per l'eroe di turno.
Sinceramente mi è piaciuto, anche se non mi ha convinto la recitazione di Denzel Washington, ma alla fine poco importa, non può essere sempre perfetto.
Buona visione e fatemi sapere.
Ops: attenti all'ambulanza

Il caso Lamezia Terme

Written on 10:52 PM by my blog


Pochi giorni fa avevo scritto un post sul caso Lamezia Terme.
Avevo raccontato le mie esperienze, e soprattutto fatto notare come l'attenzione dei mass-media determinava un abbassamento della vigilanza dell'opione pubblica, di conseguenza suscitando l'impressione che la cosa fosse risolta o nel peggiore dei casi irrisolvibile.
Immaginatevi la mia sorpresa quando stasera ho scoperto un'inchiesta su Repubblica tv che tratta dei fatti avvenuti a ottobre e novembre del 2006 a Lamezia Terme, dimostrando che le cose vanno avanti, che molti imprenditori rischiano le proprie aziende se non pagano il pizzo.
D'altra parte è vero che lo Stato è intervenuto con durezza, infatti la citta è stata sottoposta a vero e proprio sistema di controlli ed è in un perenne stato di allerta.
Ma mi chiedo se basti solo questo, o sia opportuno investire in leggi adeguate che affrontino il problema su tutti i fronti?
Intanto vi consiglio di guardare il reportage di Repubblica. Non è niente di nuovo, ma dimostra che alcuni giornali non vogliono abbassare la propria vigilanza, e vi dirò che i mass-media in questa lotta sarebbero importanti. Almeno per alimentare la voglia di riscossa della popolazione. Per non farli sentire soli in balia del peggiore dei mali.

un pò di riposo

Written on 10:30 AM by my blog


Dopo tutte le emozioni di ieri, dopo un lungo periodo di ansia e rabbia, dopo le delusioni, e le prospettive analizzate. Dopo tutto questo mi merito un pò di riposo.
Oggi stacco un pò la spina, non sono completamente soddisfatto, lo sarò solo nel momento in cui firmerò il contratto, e ci vorrà gennaio per questo.
Ma un momento per staccare da tutto ci vuole. Non ci si accorge di quanto si lotta per qualcosa nel momento in cui lo facciamo, ma solo quando ci fermiamo.
A mente lucida peserò, valuterò ogni offerta, ogni lato oscuro delle proposte, ma lo farò solo da lunedì.
Questo fine settimana me lo godo, lo passerò oziando, incontrando gli amici, visitando, spero, posti nuovi, e vedendo una persona speciale.
In fondo, dopo tutto quello che ho ha fatto e passato, me lo merito, e vada come vuole andare, ho dato tutto quello che potevo, me stesso, sono andato al di là delle mie possibilità. Se solo merito qualcosa, nel lavoro e negli affetti, l'avrò conquistato sul campo con il sudore e la fatica, e non per grazia ricevuta.
Buon fine settimana a tutti.
Un consiglio: se potete, passate questi gorni con le persone che amate alla ricerca di luoghi nuovi che possano darvi il senso di quello che siete insieme.

Dalla raccolta

Written on 9:31 PM by my blog

Vi parlavo della mia raccolta musicale, quindi non posso che citare questa canzone di Raf, Passeggeri Distratti, che mi ha veramente colpito ed emozionato. Era tanto che un pezzo nuovo non mi piaceva così, al punto da farmi cantare a sguarciagola in macchina. Immaginatevi la scena: io che urlo la canzone di Raf, stonandola, mentre supero le altre macchine, chissà che avranno pensato i camionisti. Inoltre stasera, quando sono passato dal mio amico a Cosenza, l'ho fatto impazzire con il ritornello, in compenso ora la conosce.
La dedico a tutti voi, e spero che faccia da colonna sonora ai vostri viaggi.
N.B.: appena esce il video, se esce, lo carico, per il momento va bene questo.
Buona visione, e buon viaggio.




Facendo finta di perderti io mi tormento pensandoti
mi rendo conto che è facile sbagliare strada
e la città è come un incubo che mi ributta nel traffico
io giro a piedi e mi perdo non so dove vado
c'è confusione il mondo sembra andare avanti anche senza noi
se me ne andassi via da qui chi mi verrebbe a cercare
Dimmi che tu lo faresti e che non siamo paseggeri distratti
di questa vita in vetrina di questa corsa all'oro
dimmi che tu rifaresti se potessi tutto quanto
che nonostante il mondo noi siamo fino in fondo fino in fondo noi
col tempo le cose cambiano e anche gli slanci si placano
e non è più esattamente come tu immaginavi
ma se sparissi adesso chi chi mi verrebbe a cercare
Dimmi che tu lo faresti e che non siamo paseggeri distratti
due prigionieri in gita senza una via d'uscita
dimmi che tu rifaresti se potessi tutto quanto
che nonostante il mondo noi siamo fino in fondo fino in fondo noi
dimmi che tu lo rifaresti...





Passeggeri distratti, Raf

dopo tutto Il Lavoro

Written on 6:13 PM by my blog





Partenza alle 07.00, di conseguenza sveglia alle 6.20. Giusto il tempo di attillarmi, di bere due tazze di caffè, e fumare una sigaretta. Sono pronto, si parte destinazione Potenza.
Ecco, non sono mai stato a Potenza, dista da casa mia circa trecento km, so che si trova in montagna e che li fa freddo. Niente di più.
L'appuntamento di lavoro è alle 11.00. Il traffico non è intenso, e non c'è neanche brutto tempo, tranne qualche banco di nebbia al confine fra la Calabria e la Basilicata. L'autostrada è in uno stato pietoso, è piena di buce, alcune interruzioni, gente distratta alla guida che si immette nella corsia di sorpasso mentre stai arrivando, e giù con le imprecazioni, piede sul freno e così via.
Alle 10.00 sono a Potenza. L'atmosfera non è delle migliori. Vengo accolto dalla nebbia. Sono disorientato e non so cosa fare, solo ad un bar un signore mi spiega come arrivare sul corso principale.
Sto mezz'ora per cercare un parcheggio. Mi risulta veramente impossibile posteggiare la macchina evitando la doppia fila e la sosta vietata. Alla fine trovo un compromesso, mi adeguo alla moda del luogo, metà macchina su un marciapiede e via.
Il colloquio dura un'ora. Persone gentili e disponibili che mi offrono un buon contratto. Saluto con la certezza di avere trovato lavoro.
Il ritorno è come l'andata, con la radio a palla, la giusta musica e la felicità di un lavoro decente.
In verità, dopo tre mesi di ricerche, ho tre offerte valide, due mi portano al nord, una vicino casa.
Non scelgo quest'ultima per un fatto di vicinanza, ma solo perchè vado a fare qualcosa che ho già fatto e che mi interessa in prospettiva futura, e poi c'è da considerare il fattore economico,andare al nord significa trovare casa e arrivare al limite dello stipendio mensile, e non conto quello che dovrei anticipare.
Sinceramente sono felice e se mantengono le prospettive del colloquio mi va bene, c'è da lavorare duro, ma non mi spaventa, anzi non vedo l'ora di cominciare.
Si inzia il 2 gennaio, ma sicuramente sarà giorno 8, dipende da loro.
Ormai ero pronto a partire, mi stavo preparando, e sono contento di avere la possibilità di scelta, significa tanto.
Dopo tre mesi di ricerca, 1200 curricula spediti, circa 30 colloqui, dopo essere stato 2 volte a Catania, 3 a Napoli, 1 a Roma, 1 a Torino, 1 a Milano, 10 volte a Cosenza, 1 a Catanzaro, 1 a Potenza, e poi non mi ricordo. Dopo averne rifiutato un'altra decina, di colloqui intendo. Dopo tutto questo lavoro sono contento.
E per una volta lasciatemi urlare un luogo comune: " cercare lavoro è un lavoro" e vi assicuro che è pure stressante.
P. S. : Fare un lungo viaggio da soli può essere noioso, ma se sei fortunato e scegli la giusta compagnia, quindi devo ringraziare in ordine, per la compagnia e le risate: Pippo Pelo, Fabio volo,Linus e Nicola,Il trio medusa.
Sfortunatamente non sono riuscito ad ascoltarli per intero, sapete fra gallerie, mancanza di segnale, colloquio, e focaccia, qualcosa ho perso, ma mi è bastato quel poco per essere più sereno. Inoltre un bravo a me stesso per la compilation che ho fatto. Un vero capolavoro.

Fiorello & Baldini

Written on 1:09 PM by my blog


Domenica sera mi sono gustato ( vi garantisco che nessun altro verbo rende bene l'idea) il dvd appena uscito "Fiorello e Baldini visti da dietro".
Si tratta di un dietro le quinte del famoso programma Viva Radio2, che è ormai diventtato un cult radiofonico e che ultimamente è approdato anche in tv.
Il Dvd dura 65 minuti, ci sono le famose imitazioni di Fiorello, interviste impossibili con Del piero, Totti,Luca e Paolo, e tanti altri personaggi che fanno ormai parte del mondo di Viva Radio 2.
Vi assicuro che le risate non mancheranno, è sicuramente un modo per passare un pò di tempo in allegria, magari con qualche amico, senza pensare allo stress di tutti i giorni.
Già che ci siete fatevi un giro sul sito di Viva Radio2, potete trovare i filmati più belli, vi consiglio di guardare quello del maestro.
Buona visione e felici risate.

Forse ci siamo

Written on 9:16 AM by my blog


Che Natale sarebbe senza il freddo, senza la pioggia, il vento e la neve.
Come mi faceva notare nel post precedente Gemellina, lo spirito natalizio per essere completo necessita di tutta una serie di atmosfere familiari, e il maltempo e il freddo da sempre sono associati al periodo di Natale.
Mi ricordo che da piccolo speravo sempre che la Notte del 24 dicembre nevicasse, cosa improbabile , visto che mi trovo a circa 400 metri sul livello del mare. Ma il solo pensare che potesse accadere rendeva quella notte unica. Anche se poi pensandoci bene era solo una convinzione frutto dei films del periodo, dei cartoni della Disney, della neve artificiale che si metteva sul presepe.
Stamattina appena sveglio ho scoperto il cielo coperto, con nuvole minacciose, vento e freddo.
Diciamoci la verità: gli elementi per il Natale ci sono tutti. Era ora.

il libro appena comprato

Written on 6:51 PM by my blog


Mi trovavo in edicola per il mio appuntamento mensile, cioè ero lì per comprare Focus.
Quando girando fra gli scaffali dei libri, questa copertina e le recensioni che vi si trovano, mi hanno attratto.
Stasera lo comincio a leggere, e spero bene, altrimenti saranno soldi buttati.
Non mi sono fidato tanto della recensione di Dan Brown, che personalmente non amo, anzi ritengo i suoi scritti, Il Codice da Vinci incluso, alquanto noiosi e ripetitivi.
Ma sono state le parole di Stephen King, che considero uno dei maggiori scrittori esistenti, a farmelo comprare.
Lasciamo stare le recensioni, la verità è che ogni volta che vedo dei romanzi che promettono un pò suspense, mischiando sacro e profano, ne rimango affascinato.
Non so perchè, sarà il periodo,la ricerca della verità, sarà solo la voglia di non fare una lettura banale.
Vi farò sapere.

Preparativi per il natale

Written on 2:40 PM by my blog


L'albero è finalmente pronto, mancano solo alcuni dettagli che provvederò ad aggiungere nei prossimi giorni. Inoltre mi devo ancora preparare per fare il presepe, e siccome voglio intregare tutte e due le cose, per non essere troppo dispersivo, e non fare cose enormi, devo trovare la giusta soluzione.
Sabato ho finto l'albero, vi devo dire che tutte le volte che lo faccio suscita le stesse emozioni. Quel miscuglio di buoni sentimenti che sono necessari per affrontare lo scintillante clima natalazio. Anche se manca la passione che ci mettevo da piccolo. Inoltre oggi sono rimasto solo a farlo, i miei fratelli se ne fragano. Tutto è cominciato quando hanno scoperto che Babbo Natale non si esisteva, in quel preciso istante tutta la spasmodica atttesa è terminata.
Poco importa. Per me il presepe e l'albero sono i simboli di un momento di unità della famiglia, forse sono tutte quelle luci che mi fanno pensare che la speranza di essere felici e uniti non finirà mai.
Oltre che un rito o un simbolo, il natale è l'unico momento dell'anno in cui ricordiamo di essere stati bambini, durante il quale le sorprese sono ben accette.
Un periodo in cui tutto si tinge di nostalgia, d'allegria, di luci soffuse e persistenti, di grida, di lunghe tavolate, di serate con gli amici a giocare, con l'unica speranza, sempre presente, che il prossimo sia sempre con loro.

Firefox e Thundebird

Written on 10:38 AM by my blog



Un anno fa un mio amico mi consigliò di lasciare Internet Explorer e di passare a Firefox.
Inizialmente ero molto scettico, avevo sempre usato IE, e non volevo trovarmi a lavorare con un browser diverso, che mi avrebbe costretto a rivedere i miei standard e limitati percosri nel web.
Ma spinto dalla curiosità, non riesco a resistere alle novità, soprattutto quando sono gratuite. Quante volte mi sono ritrovato a testare antivirus, nuove applicazioni, e cose del genere. Devo dire che ormai la rete ti permette di avere tutto, molte sono le apllicazioni online, che non hanno bisogno di essere installate, e le trovi semplicemente sul sito quando ti servono.
Ma restiamo al post, allora ho provato Firefox, e mi sono trovato subito bene, anche perchè dal primo avvio hai la possibilità, in automatico, di passare tutte le impostazioni contenute su IE,quindi non ho perso tutti i siti collezionati, cosa vitale per me.
Ci sono tante funzioni di Firefox che lo fanno diventare migliore rispetto ad altri browsers, come la possibilità di aprire nella stessa schermata di navigazione più schede contemporanteamente, ed è un gioco semplice da fare che ti permette di lavorare su più pagine, su più siti. Ad esempio nel momento in cui sto scrivendo nella stessa pagina sono aperte 6 schede, ciò mi permette di scrivere questo articolo in tutta tranquillità. Inoltre è molto veloce, più sicuro, e se si dovesse chiudere per qualche errore ti da la possibiltà di ripristinare tutta la sessione, non perdendo dati e tempo. E poi lo puoi personalizzare all'infinito,la schermata può esser cambiata a secondo del tuo umore la mattina, con differenti temi o estensioni.
Fra le estensioni vi consiglio Cooliris Prewviews, che ti permette, soltanto passandonci sopra con il mouse, di avere un'antreprima della pagina internet o di una foto. Le altre poi le testerò.
Logicamente parlo da profano, da semplice utente della rete che non ne sa molto in termini tecnici, ma dato che uso molto internet, trovo molto più completo Firefox rispetto a Internet Explorer.
Quindi vi consiglio di andare qua e scaricarlo.
Provate per crederere tanto non avete nulla da perdere.

Inoltre dato che ci siete, provate anche Thunderbird, che è un client di posta, che può sostituire più che degnamente l'antiquato e obsoleto Outlook. La personalizzazione è garantita, ma anche la sicurezza e la funzionalità,
lo trovo veramente utile e dinamico.
Lo trovate qui pronto per voi.
Fatemi sapere i risulati delle vostre sperimentazioni.

Sto leggendo...

Written on 2:01 PM by my blog


Ho una passione insana per quello che riguarda i romanzi di Andrea Camilleri. Il motivo non è facile da spiegare, non è un fatto di costume, è qualcosa di viscerale, di estremamente semplice.
Ho scoperto il maestro nel 2002, quando ho comprato Gli arancini di Montalbano, e da allora non riesco a smettere di leggerlo.
Magari, quando non ho nulla di nuovo da scoprire, e non ho voglia di addentrarmi in nuove letture, che spesso richiedono impegno e molta predisposizione d'animo, rileggo tranquillamente i suoi scritti.
Questo è il periodo della rilettura. Li sto rileggendo tutti, e di volta in volta mi trovo nella campagna siciliana, immerso in un trionfo di colori, sapori, di emozioni.
Forse mi piace perchè la terra che descrive è simile a quella in cui vivo, perchè semplicemente il mare e la sua idea di libertà mi affascinano.
E poi il suo modo di scrivere così particolare rende tutto unico, anche i dialoghi sembrano essere più coerenti con le storie che racconta.
Infine se sapete dove si trova una trattoria come San Calogero, fatemelo sapere, per favore, che mi trasferisco.
Vi lascio con un colloquio tipico del mitico Catarella:

..."Pronti, dottori? E' lei pirsonalmente di pirsona?" "Si, Catarè" "Che faceva, dormiva?" "Sino a un minuto fa sì, Catarè" "E ora inveci non dorme cchiù?" "No, ora non dormo più, Catarè." "Ah, meno mali." "Meno mali perché, Catarè?" "Pirchi accussì non l'arrisbigliai, dottori." O spararlo in faccia alla prima occasione o fare finta di niente. ...

Il caso Lamezia Terme

Written on 12:44 PM by my blog

Come dicevo nel precedente post, ieri sera ho scaricato l'inchiesta delle Iene sul caso Lamezia Terme.
Qualcuno di voi ricorderà che ad ottobre la cittadina calabrese è diventata famosa per una serie di attentati intimidatori nei confronti dei commercianti, per diversi omicidi, e per la protesta di tutti i negozianti che per manifestare contro l'organizzazione criminale, meglio nota come 'Ndrangheta, hanno deciso la chiusura dei negozi per un'ora.
Ne parlo solo ora per un semplice motivo, perchè in Italia abbiamo la brutta abitudine di parlare di un fatto solo quando avviene, mentre appena i giornali e le tv si stancano del caso, tutto passa in secondo piano, sembra risolto. Non vi racconto le solite cose, non vi descrivo che cosa significa perche ormai siete dotti in materia, anche per conseguenza diretta del martellamento che c'è stato in quel momento.
Come dicevo, vivo a pochi km da Lamezia, e vi ho lavorato per un anno di seguito.
Non ho mai visto cose esagerate, perchè dovete sapere che questi signori agiscono in silenzio, e non amano la pubblicità. In fondo tutti sappiamo quello che succede. Per quanto mi riguarda, non essendo di Lamezia, non conosco chi fa parte o meno di questa organizzazione, d'altra parte come potrei saperlo, di mestiere non faccio l'investigatore, so solo le storie che si raccontano.
Una cosa vi posso testimoniare, da Aprile i fenomeni di intimidazione sono aumentati. Per fenomeni intendo bombe, negozi bruciati, omicidi.
La cosa che fa più paura è che avvenivano tranquillamente di giorno. Infatti una mattina verso le nove abbiamo sentito una forte esplosione, e poco dopo abbiamo scoperto che avevano fatto saltare una vetrina di un negozio. O come quando una sera, verso le 19.00 hanno ucciso un ragazzo sul corso principale.
Una cosa la devo dire: Lamezia non è una brutta citta, anzi si sta bene, la gente è amichevole e simpatica, e vi dico che è la prima a pagare e soffrire per questo clima.
Ma voglio evitare di essere retorico, ognuno di noi si è fatto un'idea del fenomeno,
per questo vi consiglio di guardare il video del servizio delle Iene, fatto da Alessandro Sortino, che, a mio parere, è davvero molto bravo, che trovate a questo indirizzo
Le iene a Lamezia Terme.
Guardatetevi il filmato, che per certi versi lascia senza parole, e poi ditemi che ne pensate.
E come direbbe uno dei protagonisti del filmato: "...a saperlo.."

Notizie dal web

Written on 12:25 PM by my blog

Ieri sera, dopo una piccola ricerca, ho trovato finalmente un sito dove ti premettono di scaricare i programmi che si trovano su youtube o su google video, o in genere su qualsiasi altro portale dove si trovano filmati postati.
Si tratta di Flv converter. IL suo funzionamente è semplice, basta inserire l'indirizzo del video, scegliere il formato in cui lo si desidera trasformare, e poi salvarlo sul pc o vederlo direttamente dopo la trasformazione.
E' un modo molto semplice per avere a disposizione tutti quei filmati che si trovano a disposizone in rete, e che fino a un pò di tempo fa ti dovevi limitare a guardare in streaming.
Vi ricordo che in teoria, e nel rispetto della legge, si dovrebbero scaricare solo filmati non protetti dai diritti d'autore. Fate un pò voi.
Per provarlo ho scaricato il servizio delle Iene sul caso Lamezia Terme, cosa che mi incuriosiva molto dato che abito ad una trentina di km dalla famosa cittadina.
Per approfondimenti sul tema vi rimando al prossimo post.
Provate Flv converter, e divertitevi.

Risparmiate i soldi

Written on 11:26 AM by my blog



L'altra sera preso dall'euforia delle prossime feste ho deciso di guardare uno dei tanti films natalizi usciti. La mia scelta è stata Il Prescelto, l'ultimo film di Nicolas Cage.
Convinto del fatto che una buona prova dell'attore avrebbe di sicuro dato un significato alla fredda serata.
L'inizio sembra promettente, si ha l'impressione di guardare un thriller psicologico, tanto di moda oggi. Un fenomeno, a mio avviso cominciato, con Il sesto senso, che in materia è un capolavoro. Ricordo ancora i brividi che mi ha provocato la prima volta che l'ho visto.
Dicevo l'inzio sembra promettente, ma dopo ci si addentra in una prova di film mal riuscita. I dialoghi sembrano senza senso, e senza un filo logico. I continui flashback cercano di alimentare una tensione che è morta già dal primo.
L'idea della comune solo femminile, che si comporta come un alveare, è senza dubbio intrigante. Immaginavo donne fatali che fossero in grado di mettere pepe ad un film morto, ma niente.
La fine del film si capisce dall'inzio, un fallimento.
Ho scoperto che è un ramake di un film del 1973, ma mi chiedo: non potevano risparmiare i soldi, e fare qualcosa di più intelligente?
Avrei digerito meglio la classica storia natalizia, ricca di buoni sentimenti e finali scontati, con l'albero di natale enorme, le case scintillanti, le renne e babbo natale. Sicuramente alla fine del film avrei avuto tanti buoni propositi.
L'unica cosa che mi provoca la fine è la rabbia per la serata persa.
Un consiglio: risparmiatevi i soldi del biglietto, magari per un regalo.

Discorso su di me

Written on 9:57 AM by my blog

Cerco fra le immagini del mio passato
il riflesso di quello che sono adesso,
il motivo intrinseco delle mie scelte,
il sapore amaro delle mie inquietitudini.
Uno specchio trasmette l'immagine reale,
la figura che mi contraddistingue,
che mi permette di essere riconosciuto,
di non essere una massa informe.
Mi osservo a lungo:
i capelli corti e disordinati,
la faccia stanca e segnata dal cuscino,
il pigiama blu scuro grande e avvolgente.
La notte passata a inseguire sogni improbabili,
un bagno in una piscina piena di persone,
il viaggio verso un posto lontano,
l'incontro con una ragazza sconosciuta
ma allo stesso tempo amica,
una vecchia conoscenza del mio inconscio,
una figura fantasma che di tanto in tanto,
mi ricorda quello che cerco,
mi indica le strade che devo percorrere,
le idee che devo rispettare.
Il risveglio da una notte inquieta
è sempre contraddistinto da stanchezza,
mentale o fisica che sia,
ci metto sempre un pò a capire,
a ritrovarmi nella realtà.
Il caldo del camino accesso,
il lento tepore che parte dai piedi nudi,
e che lentamente si diffonde fino alla faccia,
la pioggia che cade leggera leggera,
quella che neanche ti accorgi che piove,
e alla fine ti ritrovi bagnato fracido,
con un malanno sicuro e un mal di gola fastidioso.
L'inverno che tarda ad arrivare,
ancora si vedono i colori dell'estate,
la stessa temperatura è mite,
la stranezza del clima che di volta in volta,
ci stupisce con la sua imprevidibile costanza.
Non voglio sembrare una persona pesante,
che cerca in modo diretto,
profondo e intimistico le sue emozioni,
che vive nella contraddizione delle stesse,
che accetta la vita nella sua fatalità,
cioè in quel lento divenire costellato da alti e bassi.
Mi piace solo seguire la mia strada:
molte volte mi trovo a pentirmi di quello che sono,
di quello che ho fatto,
mi riprometto di essere meno idealista,
di pensare di più alla sostanza delle cose,
ma inevitabilmente non ci riesco.
In fondo sono convinto che ognuno sceglie la propria strada,
in modo consapevole o meno, ma sceglie.
Non ci sono motivazione precise,
che possono spiegare perchè siamo così diversi,
che possono dare un senso profondo al male che ci facciamo,
al male che si fanno due persone che si amano,
la vita molte volte non ha bisogno di spiegazioni,
e cercarle è solo un'inutile perdita di tempo.
Le emozioni che visceralmente si impossessano di noi,
che ci fanno fare cose improbabile,
che ci fanno dare importanza ad una persona,
e vivere nell'ombra di quella felicità,
sono solo il frutto delle immagini che dal passato ritornano,
figure che da un passato di bambino,
ritornano e cercano un'evoluzione improbabile e egoistica.
Perchè è puro egoismo pensare che una persona sia tua,
che si possa essere felici in nome dell'esclusività del rapporto.
Mentre penso a lei,
alle parole che le ho detto,
al coraggio che ho trovato in quel momento,
capisco che decidere di percorrere questa strada mi porta lontano,
che mi fa accantonare me stesso per lei,
sono convinto del fatto che le nostre vite
continuerebbero bene anche senza un nostro incontro,
che saremmo tutte due felici lo stesso,
senza avere il bisogno l'uno dell'altro.
Il bisogno di essere esclusivi nasce
dall'insicurezza insita nella vita,
nel bisogno di certezza che abbiamo.
La relatività della vita,
il suo continuo mutare a secondo dai punti
in cui la si osserva,
permette una radicale e imperfetta maturazione della stessa.
Certo che scrivere tanto lunedì mattina,
appena sveglio con solo due tazze di caffè,
vuole soltanto dire che il bisogno di parlare,
di manifestare le mie idee è tanto,
che forse non troverò mai un lavoro,
e una persona che mi permettano di farlo fino in fondo,
e che forse è deleterio parlare tanto e manifestare i dubbi,
le naturali incertezze della vita.
Molte volte penso che bisognerebbe essere struzzi,
abbassare la testa e non chiedersi il perchè,
continuare senza dubbi e vivere felici di quello che si ha,
ma troppe volte penso che necessito di risposte,
di impegno di modificare la realtà,
perchè a sopravvivere non ci sto, non ci starò mai.
Se solo lo facessi rinucerei alla mia libertà,
come diceva una GRANDE UOMO:
" la libertà non è stare sopra un albero...
....la libertà è parteciapazione"
partecipo alla mia vita,
sbaglio spesso, vivo per emozionarmi, per dare emozioni,
per scegliere una strada diversa daglia altri,
ma non per distinguermi e per fare il tipo,
ma solo perchè è in quella strada che trovo il senso di me,
fiducioso del fatto che un giorno la mia scelta
darà i suoi frutti.

Senza paura

Written on 11:01 AM by my blog

Mentre cerco nuove idee,
e confondo vecchi sogni e nuove emozioni,
mi imbatto in un gioco di ricordi.
E in una sera fredda e serena,
con la luna che ogni tanto spunta dalle nuvole,
e le stelle che disegnano immagini nel cielo,
mi trovo a dire parole,
ad essere diretto, sincero, senza difese.
In pochi minuti mi metto a nudo,
il suono delle mie emozioni si trasmette,
la paura di rivelarsi svanisce,
il silenzio che ne segue,
le giustificazioni del momento,
la tua sorpresa,
i miei timori,
le nostre scuse,
tutto svanisce in un attimo.
Il freddo che lentamente invade il mio corpo,
la voce che ne risente,
le tue parole che cercano risposte,
all'improvviso tutto scompare.
Un posto nuovo,
un lido protetto,
un gioco di ricordi,
di cose già fatte,
di parole già pronunciate e ascoltate.
La voglia di tornare indietro,
di nascondermi dietro al solito inganno di frasi fatte,
mi provoca disagio,
ma il passo è fatto,
è come quando al tavolo da gioco punti tutto,
prendi la montagna di soldi,
il libretto della macchina,
l'orologio della cresima,
l'atto della casa,
e ti giochi tutto su una mano perfetta,
su un azzardo coperto.
E mentre chiudo il telefono,
non so ancora se il banco ha una mano migliore della mia,
se domani dovrò vivere sotto i ponti,
non so se inseguire un'idea giustifichi l'azzardo della verità,
se essere sinceri paghi alla fine,
se ammettere le proprie emozioni significa soffrire necessariamente.
E mentre ascolto una dolce melodia,
struggente, profonda,
nascondo la volgia di essere felice,
mi ritrovo sincero e sicuro.
Non importa quello che ne sarà,
mi piace pensare che per un attimo sono stato felice,
alla fine quello che conta è non avere paura di amare.

Indispensabile

Written on 11:20 AM by my blog

Ti ho scoperto con occhi nuovi,
leggermente sognanti e bagnati.
Ti ho vista immersa nella luce del mattino,
con il volto coperto dai lunghi capelli,
mossi e confusi dalla brezza marina.
Ti ho sentita nascosta nelle mille emozioni,
nelle sensazioni delle mia pelle mentre ti sfioravo.
Ho scrutato a lungo i tuoi lenti movimenti,
le tua parole furtive e misteriose,
i tuoi occhi nascosti e vivi,
le tue paure dirette e sincere.
Ho lasciato che i tuoi profumi mi conquistassero,
che il tuo modo di essere fosse affascinante,
che le tue distrazioni fossero interessanti.
Ed adesso,sono qui, nella stanza,
che aspetto un segnale,
un giorno nuovo, una vita migliore.
Mentre penso e ripenso alle tue parole,
mentre rivivo i tuoi gesti,
immersi nella nebbia dei ricordi,
mi scopro ad avere bisogno di te.
E' impossibile che una persona diventi così importante,
che nel suo nome si cerchi il riscatto di se stessi,
al punto di negare la propria razionalità.
E mentre aspetto che il giorno mi mostri un'altra faccia,
più lieta e interessante,
mentre mi cullo col pensiero di qualcosa di unico,
mentre cerco soluzioni per non dipendere da te,
il telefono suona,
l'ansia sale, la mia voce si addolcisce,
il mio stomaco si contorce,
un sorriso ebete si stampa sul mio volto,
la tua voce mi coccola,
la nostra complicità mi distrae.
Tutto sembra maledettamente più vero quando sei con me.

Sono qui per l'amore

Written on 7:49 PM by my blog

E dopo un sfogo più o meno intenso, bastano le parole scambiate, e la musica e il testo di una canzone dolce per farmi riprendere a vivere, a sognare.
Certe volte non ci riusciamo a controllare, e sfogarsi, urlando al mondo la propria rabbia è l'unico mezzo per non soccombere all'inetivabile frustazione del vivere quotidiano.
La dolcezza di queste parole, come sussurrate da un incantato viaggiatore esperto del vivere, hanno l'effetto di lenire piccole ferite il cui bruciore diventa lentamente insopportabile.
La dedico a tutti coloro che lottano per le cose in cui credono, che non hanno paura di essere diversi, a tutti quelli che ogni tanto, chiusi in una camera piangono e maledicono quel cuore infame che li fa soffrire, a tutti quelli che si sentono inadeguati, a quelli che sperano che prima o poi passerà.
Una dedica particolare va a capello pazzo, credo che ne sarà contenta.
Il video non è dei migliori, e non dura molto, ma volevo rendere l'idea a chi non lo conoscesse......se un giornò ci sarà una ripresa migliore la posterò...







Sono qui per l’amore, per le facce curiose che fa
Per la coda alla cassa, con il saldo più o meno a metà, per le gabbie di carta, per la chiave scordata in cantina, per il giro del sangue e per quello del vino.

Sono qui per l’amore, per difendere quello che so
per le rampe di lancio, e lo sporco che riga gli oblò
che nel lancio ci siamo, e la torre controllo lontana, con il brico sul fuoco e la fiamma puttana.

Con tutto il sangue andato a male, e poi di colpo questo andarsi bene, un solo sole che forse basterà.
Con tutto il sangue andato a male, e poi di colpo questo andare insieme, in una vita che forse basterà.
Questo andarsi bene qua…..

Sono qui per l’amore, e per tutto il rumore che vuoi
E i brandelli di cielo che dipendono solo da noi, per quel po’ di sollievo che ti strappano dall’ombelico, per gli occhiali buttati, per l’orgoglio spedito, con la sponda di ghiaia che alla prima alluvione va giù.. ed un nome e cognome che comunque resiste di più.

Sono qui per l’amore per riempire col secchio il tuo male, con la barca di carta, che non vuole affondare.

Con tutto il sangue andato a male, e poi di colpo questo andarsi bene, un solo sole che forse basterà.
Con tutto il sangue andato a male, e poi di colpo questo andare insieme, in una vita che forse basterà.
Questo andarsi bene qua…..

Sono qui per l’amore, per le facce curiose che fa
Per le giostre sfinite che son sempre più fuori città, stabiliamo per sempre le corsie che ci mandano avanti, e prendiamo le multe tutti belli e cantanti.

( Luciano Ligabue)

A proposito......

Written on 6:07 PM by my blog

Il colore della sera nella stanza,
smorzato dalla luce tenue della tv,
fissa su un canale a caso,
triste segnale di una lunga domenica.
Fuori il vento che soffia fra gli alberi,
freddo e intenso e malinconico,
le foglie ancora rimaste disegnano vortici,
e dopo una lunga danza si depositano in un angolo nascosto.
Le colline intorno stanno ormai sparendo,
lentamente le luci delle case si accendono,
si riesce ancora ad intravedere il fumo dei camini,
unico gesto che richiama sapori lontani.
La montagna è ormai avvolta dalla notte e dalla nebbia.
Inutilmente cerco pace e rifugio,
il senso di quello che sono sfugge lontano,
e la mia volgia di non essere nulla,
di non esistere mai più,
tristemente mi spinge a sfuggire, immaginare,
ad evitare il colpo di coda di una mostruosa paura.
Paura di sbagliare ancora,
di illudersi per poi ritrovarsi senza niente.
Paura di deludere le persone che mi amano,
di parlare con loro dei miei timori.
Paura di essere solo,
di non essere capace a portare avanti lunghi rapporti,
sarà per la noia che ne deriva o per il carico di reponsabilità.
Paura di gettare in pasto alle fiamme tutto quello che ho ottenuto,
senza curarmi dei dettagli e delle antiche promesse.
Raccontetemi tutto,
ma non venire a dirmi che questa vita e questo mondo vi piacciono,
perchè se avessi saputo tutto questo avrei preferito non nascere affatto,
almeno avrei limitato il mio interessamento,
ed avrei optato per una vita tranquilla,
senza ripercussioni mentali.
La sera mi sarei consolato con una bottiglia di vino,
avrei acceso il fuoco e non avrei pensato a nulla se non al lavoro,
alla famiglia, alle serata con gli amici, alla mia ragazza che mi aspettava.
Invece no,
maledettamente ho scelto, incoscentemente direi,
di migliorarmi, di portare sulle mie spalle un riscatto sociale che non avverrà,
e la sensibilità e le frustazioni che ne derivano,
non possono certo essere colmate con una bottiglia,
o qualche hobby che serva a non farti pensare alla tua inutilità.
L'unica cosa che so,
è che non trovo alcuna degna conclusione
a un disocrso domenicale,irritante e distruttivo,
che non sfoci nella banalità di una lagna personale.
Il rischio di volere essere obiettivi è di non perdersi sul serio,
di non credere a quello che si dice,
di convincersi spesso che la soluzione migliore sia mollare,
fare altro, non fare nulla.

lo stato attuale

Written on 3:28 PM by my blog

Non è sempre facile essere diretti in quello che si scrive e si pensa.
Molte volte ci troviamo in situazioni paradossali che ci impediscono di essere lucidi.
Mi spiego meglio: certi giorni la tensione che deriva dall'attesa di alcune risposte,
fa si che diventa complicato esprimersi, perchè sotto sotto c'è un pensiero che ci agita.
Ecco in questo momento mi trovo sospeso in una sorte di limbo, una terra di nessuno dove qualsiasi cosa accade non riesce a ditogliermi da alcuni pensieri.
In questi mesi ho investito tempo, denaro, pazienza, sonno, e speranza nella ricerca di un lavoro. Ormai sono all'arrivo, ho due offerte che dovrebbero concretizzarsi nel giro di pochi giorni, un paio di settimane al massimo. Da questo punto di vista il tempo dedicato alla ricerca ha portati i suoi frutti, se saranno amari o dolci, lo vedrò solo in seguito.
Ma come spesso accade non tutto avviene senza sofferenze e rinuncie.
Ecco la chiave di volta di tutto, ed è per questo che un pò di tempo fa ho pubblicato un post in cui parlavo dell'impossibilità di scegliere, poichè la vita spesso ti offre solo percorsi obbligatori, al di là dei quali la strada apparentemente è più in salita.
Con questo non voglio dire che non ho possibilità di scegliere, assolutamente no, voglio solo affermare che molte volte si sceglie quello che apparentemente, da un'analisi più o meno lucida, sembra il minore dei mali.
Se penso al mese di settembre, quando ho cominciato tutto, mi sembra di avere raggiunto e superato molti traguardi e ne sono felice.
Sono successe veramente tante cose, e sono convinto che ripenserò a questo periodo come al momento della mia rinascita, il periodo in cui ho abbandonato qualsiasi forma di esistenza prestabilita e silenziosamente accettata, per dare sfogo alla mia voglia di vivere.
Certo la consapevolezza delle proprie azioni non è immediata, spesso seguiamo solo il corso degli eventi, ma tutto quello che ne deriva in termini di soddisfazioni o delusioni è merito, o demerito, nostro.
Sono solo convinto di una cosa: sono felice di avere lasciato il mio vecchio posto di lavoro, di essermi messo in discussione, di avere conosciuto persone che saranno importanti nella mia vita futura.
Adesso sono un pò in ansia, non trovo pace, e le motivazioni di questo stato d'animo le so, ma è diffcile scriverle perchè ammettere qualcosa che è intimamente connesso alla nostra emotività comporta una sorta di coraggio, che neanche un posto protetto e nascosto come questo, riesce a garantirmi.
Non so se avete presente la forza delle emozioni che ancora devono manifestarsi, quell'ansia viscerale che ti fa bloccare, che ti fa sentire spesso inutile, perchè sai che ci sono sensazioni, pulsioni, passioni nascoste che stanno per manifestarsi.
Forse il ragionamento è contorto, ma credo che nel momento in cui viviamo forti cambiamenti(lavorativi, passionali) siamo coscienti dell'evoluzione prima che questa accada e si consumi.
Una sorta di sesto senso, abbiamo la possibilità di andare oltre l'attualità, di vivere e pregustare con anticipo emozioni che stanno cambiando, e domineranno, la nostra vita.
In fondo il fatto stesso di sentire questa irrefrenabile voglia di fare, di urlare, di ridere e di amare, è indice di un'evoluzione della propria percezione, di una maturata consapevolezza nei propri mezzi.
Era proprio ora che questo accadesse, dopo tre anni di purgatorio, di porte chiuse, di delusioni, di smarrimento, di pianti soffocati per paura di mostarsi, alla fine credo proprio di meritarmi un posto al sole.
Vi posso solo garantire che ne farò delle belle, non ci sto a sopravvivere e accontentarmi, lo fatto per troppo, per poco o nulla in cambio.

Una Serata fredda

Written on 4:13 PM by my blog

Una leggera brezza invernale,
i brividi che mi partono dalla schiena
e mi stringono in un abbraccio.
Serro leggermente le braccia,
mi avvicino lentamente al ciglio della strada.
Vedo le colline intorno,
ancora verdi per via degli alberi di ulivo,
il mare in lontananza appare come un enorme distesa azzurra.
Le scie delle barche,
l'immobile figura del vulcano,
il fumo che esce dalla sua bocca,
uno spettacolo di vita,lacrime, insofferenza, impotenza.
Gli occhi chiusi,
la paura del momento che rattrista lo spettacolo,
l'ansia di un giorno che arriva e sparisce subito.
Le sensazioni vissute, amate,
lasciano una dolce ferita difficile da guarire.
Forse scappare non è da coraggiosi,
forse è l'ennesimo sbaglio, abbaglio,
l'ultima illusione di una vita,
quella che probabilmente non si supererà più.
Nei destini incrociati di persone distanti,
nei battiti telefonici di solitudini spezzate,
nella certezza di un segno che non arriva,
nella leggerezza e persistente insofferenza che ne deriva,
disteso, inutile,
scruto l'orizzonte confidando nei sogni che nelle notti mi cullano.
Il vento, la notte che arriva, il freddo,
le macchine che passano indifferenti,
i bambini che giocano,
i ricordi di una vita semplice.
Preso da una musica irresistibile,
lentamente un sorriso solca il mio viso,
sarà il freddo ma piccole lacrime accarezzano le guancie,
una risata, un conforto inaspettato.
Circondato da un piacevole tepore,
dal fumo della sigaretta che sale, si deforma e sparisce,
guardo il mare,
intravedo la speranza, il motivo di tutto,
d'altronde
la follia ha sempre il sapore della premonizione.

Un'emozione

Written on 6:33 PM by my blog

Ci sono emozioni che non si comandano, si impossessano della nostra mente, del nostro corpo, e agiscono da sole indisturbate. Molte volte provocano dei danni, che per molto tempo sembrano irreparabili, ma alla fine è giusto rischiare e soffrire se la prospettiva è di quelle che ti fa perdere il fiato e battere forte il cuore.
Si vive solo per momenti così, quello che conta nella vita è averli vissuti, quando pensiamo al passato ci soffermiamo con soddisfazione sulle immagini di attimi che non dimenticheremo mai.
In conclusione, l'amore molte volte non ha bisogno di parole, ma solo di immagini che restano fisse nella nostra mente, che con un beffardo destino segnano l'inizio e la fine della nostra felicità.


"...E ho guardato dentro un'emozione
e ci ho visto dentro tanto amore
che ho capito perché non si comanda al cuore.

E va bene così...
senza parole... senza parole...
E va bene così, senza parole
E va bene così, senza parole..."

( Vasco Rossi )




Mentre te ne vai

Written on 7:31 PM by my blog

Credo che, sia nel momento in cui nasce un sentimento che quando finisce non riesce ad essere indifferenti, nè freddi, nè in nessun altro modo. C'è solo la tristezza per qualcosa di speciale che finisce.




Ho barattato la mia innocenza con l’orgoglio

Ho annientato il confine entro il mio passo
Ho detto ‘sono forte ora, so di essere uno che se ne va’
Amo il suono di quando te ne vai
Il mascara tinge di sangue una lacrima annerita
E io sono freddo
Sì io sono freddo
Ma non freddo quanto te
Amo il suono di quando te ne vai

Perché non te ne vai?
Nessun edificio crollerà
Perché non te ne vai?
Nessun terremoto squarcerà il terreno
Perché non te ne vai?
Il sole non ingoierà il cielo
Perché non te ne vai?
Le statue non piangeranno

Non riesco a girarmi per guardare quegli occhi
Come scuse si potrebbero sollevare
Devo essere forte e rimanere incredulo
E amare il suono di te che te ne vai
Il mascara tinge di sangue una lacrima annerita
Io non sono freddo
Io sono vecchio
Vecchio almeno quanto te
Mentre te ne vai

E mentre te ne vai
La mia lapide si sbriciola
Mentre te ne vai
Il vento di Hollywood è un ululato
Mentre te ne vai
Il Cremlino crolla
Mentre te ne vai
Radio 4 è disturbata
Mentre te ne vai

Una puntura d'ago
In una notte silenziosa
Stalin sorride
Hitler ride
Churchill applaude
Mao Tse-Tung
Sullo sfondo

( Franz Ferdinand)




Il sentiero

Written on 7:16 PM by my blog

Ho camminato lungo la riva del fiume,
gettando sassi alla ricerca di un vortice resistente e grande,
mi sono addentrato nel bosco a ridosso della collina,
lungo il sentiero che porta in montagna.
La pace della natura,
i colori morti e le foglie secche,
la presenza di qualcuno, qualcosa, che mi accompagna.
Ho riflettutto a lungo,
ho immaginato una nuova vita, nuove emozioni,
un nuovo punto di partenza.
I brividi lentamente hanno assalito il mio corpo,
lasciando poco spazio all'immaginazione.
Immerso d'improvviso in uno spazio irreale,
dai contorni indefiniti e dai colori accessi,
rivedo i tuoi occhi, le tue labbra,
la tua pelle, i tuoi capelli.
Le tue parole mi spingono a viaggiare,
mi rimbalzano di luogo in luogo.
rivedo la spiaggia, il castello, la nostra casa,
mi ritrovo in ginocchio a guardarti,
a spiegarti, a giustificarmi.
Non sono scappato, ho solo avuto paura,
quello che mi hai dato è tanto, forse era davvero troppo,
non sapevo di essere felice.
E mentre tutto scompare,
gli alberi, il sentiero, i rumori, ritornano alla normalità,
il tuo volto nella mia mente mi spinge a cercarti.
Lo so sei lì che ancora mi aspetti,
mi dispiace, ma si percepisce l'amore solo quando lo perdi.
Ritornerò.

pensieri confusi

Written on 3:29 PM by my blog

Il silenzio della stanza,
la solitudine di un momento cruciale,
le immagini che velocemente affollano la mente,
le parole che non seguono le emozioni,
si raggruppano in un angolo e non escono.
Il loro rumore fa paura,
temo la conseguenza della loro potenza,
è inconsistente l'attimo in cui tutto avviene.
Per molti giorni pensi, immagini, aspetti,
ti godi l'attesa ,
ma nel momento in cui tutto si verifica,
tutto scorre al rallentatore.
Tracce di vita, di sè
le ritrovi negli occchi di chi ti segue,
uno specchio deforme della mente,
che tristemente perde forma e consistenza.
Inutilmente tutto avviene,
ti passa accanto come il soffio del vento,
e tante volte non te ne rendi conto.
E di nuovo ti ritrovi in una stanza buia,
che perdi tempo a capire quello che è successo,
cosa è passato, il significato delle parole dette,
degli sguardi e dei movimenti percepiti.
Tutto questo non ha senso,
l'attesa, la sola speranza che tutto possa verificarsi come l'abbiamo immaginato,
ci pone nell'irreale capacità di percepire,
di sentire, di amare, di vivere.
Ogni volta che le tue parole risuonano in me,
è una freccia che lentamente mi trafigge il cuore,
il solo sentire, provare dei sentimenti,
inutilmente diventa la prova della loro inefficacia.
Non si ama, ci si accontenta solo di un'idea,
che ancora non realizzata e percepita,
vive in noi allo stato di larva,
ma man mano che prende forma,
e che alle parole seguono forme e contenuti,
nel momento in cui le parole fanno rumore e la luce si diffonde,
nel momento in cui la speranza non ha motivo di esistere,
quando la realtà supera e contorce la nostra fantasia,
il pianto di un pazzo in angolo buio,
giustifica, maledice un mondo che non percepisce per gradi,
che non accetta alcun tipo di eccezione,
che si contorce su se stesso,
che da per scontato ogni maledetta emozione,
che brucia ogni sentimento sul nascere.

la scelta

Written on 11:01 PM by my blog

Quante volte ci troviamo difronte ad un bivio,
a dovere scegliere quello che sarà il nostro futuro.
In realtà sono pochi i momenti in cui sentiamo reale questa pressione,
normalmente agiamo di conseguenza, in risposta a degli stimoli più o meno forti.
Ma ci sono delle scelte che ci tormentano, perchè spesso rappresentano un punto di partenza
troppo importante.
Nasce la consapevolezza che non puoi non devi sbagliare,
adesso non te lo puoi più permettere, ti ripeti,
non riesci a giocare intorno alle cose, magari rimandando e aspettando che tutto prenda
una forma ben delineata che ti porti a scegliere senza dubbi, senza paure.
Allora in questi momenti cosa vale,
quali sono ragioni che ci spingono a prendere una decisone piuttosto che un'altra.
E mi chiedo se è facile scegliere se sei consapevole del fatto che inevitabilmente devi rinunciare a qualcosa di speciale per favorire un aspetto meno profondo ma più materiale.
In fondo la scelta non consiste nel valutare le conseguenze delle due o più opzioni che hai,
ma solo l'effetto emotivo che comporteranno per la tua vita.

Si è lunedi notte e certi discorsi sarebbe meglio farli la mattina appena svegli,
con una buona tazza di caffè fumante e qualcosa di croccante da mangiare,
ma inevitabilmente non si sceglie mai il momento in cui decidi di pensare,
di immaginare, di sognare e sicuramente sbagliare.
Può sembrare un discorso astratto, ma vi assicuro che non è così.
Parlando adesso con un pubblico immaginario,
magari perchè immagino che qualcuno legga queste righe,
apparirò inconcludente, e troppo lontano dalla realtà
Quello che conta sapere è che sono davanti ad un bivio,
dovrò scegliere cosa fare della mia vita,
optare se rinunciare o meno all'emozioni e puntare tutto su un futuro lontano.
Alla fine, dopo qualunque sfogo,
rimane il rammarico per avere pensato di avere una scelta ,
quando probabilmente la possibilità di scegliere non l'ho mai avuta.
La mente, la passione , la fantasia, si sa, sono elementi
che rischiano solo di confondere e di giocare brutti scherzi,
a chi di natura si illude facilmente.

Alla fine

Written on 8:17 PM by my blog

Dopo lunghe strade polverose,
sentieri stretti e scuri,
capanne di paglia e fiumi ancora secchi e privi di vita,
alla fine di un percorso cosa ci sarà oltre la collina.
Il sole che tramonta,
il rosso del suo viso che incontra l'orizzonte,
un uomo stanco e trasandato che fischietta un motivo noto,
le poche provviste, il filo di paglia in bocca,
il cappello regalato dalla signorina del bar appena visitato.
Il sogno di un pazzo che scruta il suo avvenire in un mazzo di fiori di campo,
il fumo dei camini appena accesi,
un'atmosfera di vita familiare, di giochi infantili,
di sensazioni primitive, di sapori ancora vergini.
Le foglie brune, i ricci secchi, il sapore della terra appena bagnata.
Poco importa che cosa ci sia alla fine di un viaggio,
quello che conta è solo la quantità di ricordi che ti porterai dietro.
Dopo ogni lacrima o sorriso,
subito dopo ogni esitazione,
ci sarà la soddisfazione per aver vissuto tutto che sembrava inutile e ovvio.

attesa e voglia di fare

Written on 8:59 PM by my blog

Quando si incontra una persona speciale che ti fa battere forte il cuore, che ti fa provare emozioni che pensavi di avere perso per sempre, la paura di sembrare indeguato è davvero forte.
So giustifica ualsiasi vigliaccata pur di non trovare il coraggio per osare. Sono attimi intensi e contraddittori che una canzone come questa rende unici.
Certe volte diventa più semplice affrontare determinati momenti se sai che qualcuno li ha psassati e se li ritrovi in una delle più belle ballate degli ultimi anni, è ancora meglio.
A tutti quelli che hanno paura di osare, ricordatevi che la maggior parte delle volte l'altra/o non aspetta altro, un sorriso, una telefonata, qualsiasi cosa.








Creep

Quando tu eri qui prima
non riuscivo a guardarti negli occhi
tu sei proprio come un angelo
la tua pelle mi fa piangere
tu fluttui come un piuma
in un mondo meraviglioso
Io avrei voluto essere speciale
tu sei così maledettamente speciale

ma sono una persona sgradevole,
sono uno strano
cosa diavolo sto facendo qui?
io non appartengo a questo posto

non importa se ferisce
io voglio avere il controllo
voglio un corpo perfetto
voglio un'anima perfetta
voglio che tu noti
quando non sono in giro
tu sei così maledettamente speciale
Io avrei voluto essere speciale

ma sono una persona sgradevole,
sono uno strano
cosa diavolo sto facendo qui?
io non appartengo a questo posto

lei corre fuori dalla porta
lei sta correndo
lei corre,...

Qualunque cosa ti renda felice
tutto ciò che vuoi
tu sei così maledettamente speciale
Io avrei voluto essere speciale

ma sono una persona sgradevole,
sono uno strano
cosa diavolo sto facendo qui?
io non appartengo a questo posto

( Radiohead)

Il ritorno da un lungo viaggio

Written on 8:16 PM by my blog

Eccomi di nuovo qua, nel mio posto speciale, nella cabina di regia della mia vita.
Sono stato assente per due settimane, non per motivi strettamente legati alla mancanza di voglia, ma per altre ragioni, più pratiche e meno fantasiose.
Sono stato due settimane fuori di casa a sostenere colloqui per un lavoro che sembra sempre più un miraggio e un dono sacrificale.
In questi giorni sono stato tre volte a Napoli, una volta a Torino, una a Catania. Insomma mi sono fatto in lungo tutta la nostra penisola, e solo oggi ho avuto un attimo di respiro.
Mi fanno ridere quelli, che dall'alto della loro tranquilla vita monotona e assassina, dicono che noi giovani non cerchiamo lavoro e aspettiamo sempre che qualcosa accada prima di andarcela a cercare.
Che banali, li vorrei vedere a cercare lavoro, ad accettare offerte che non ti rispecchiano, che non giustificano gli anni di sacrificio passati a studiare ed immaginare un futuro migliore, che ti potesse dare obiettivi diversi da quelli dei tuoi genitori.
E' facile generalizzare e giudicare gli altri, sentenziare sui precari, sui lavoratori a progetto, sui collaboratori-procacciatori e così via. Tanto alla fine sono gli altri a subire e vivere i disagi di un modo di vivere che segna inevitabilmete le scelte presenti e future.
Alla fine ho avuto una buona offerta di lavoro, mi porterà lontano da casa, a Torino, a fare un lavoro che almeno inizialmente non avrà nulla a che vedere con i miei progetti ideali, ma alla fine quello che conta è la realtà, e il lavoro serve per vivere, progettare, per potere guardare in faccia chi ha sempre contato su di te.
Mi troverò solo, dovrò ricominciare da zero , rinunciare al calore della mia famiglia, dei miei amici, a qualcosa di bello che stava nascendo ma che la distanza inevitabilmente cancellerà, ma non porterà mai via il sapore di quello che poteva essere, quella malinconica nostalgia di un passato visto sfrecciare su un treno diverso dal tuo.
Alla fine penso che tutto questo serva per capire quello che sono, che posso essere, a vivere con dignità e onestà, con gli occhi feroci di chi ha raccolto la sfida ed è pronto a buttarsi nella mischia senza fare sconti a nessuno.
Il sapore, i colori e il profumo della mia Calabria tornerannò ad allietare le notti solitarie e cacceranno i fantasmi del giorno dopo, mi renderanno forte, orgoglioso, mi sentirò fortunato per quello che ho avuto e che potrò trasmettere.
E mentre nella mia testa risuona il treno che sfreccia sui binari, il suo viaggio verso nord, i paesaggi che cambiano continuamente, i passaggeri distratti e assonnati, due occhi riflessi nei miei che lontano mi rattristano, un calore di abbracci che mi manca, mi tormenta, un profumo di una felicità tanto sognata che adesso lascio scappare per inseguire la mia indipendenza.
Se tutto questo avesse un senso più profondo, sarebbe più facile andare incontro alla tristezza che seguirà.

Colpo di coda in un maledetto sabato polare.

Written on 4:59 PM by my blog

Ci sono delle giornate difficili, ti alzi e sembra che il mondo si sia schierato contro di te.
Spesso non è la sensazione di quel momento, ma qualcosa che si ripete con una costanza disarmante.
Ti ripeti che al peggio c'è un limite, che prima o poi anche tu avrai un pò di pausa,
un momento di tranquillità, di serenità.
Alla fine della giornata non puoi far altro che tornare indietro con la mente,
ti metti con molta pazienza a ripassare le vecchie pagine della tua vita, alla ricerca di un momento felice che possa essere da stimolo.
Il telefono suona da un pò, una mia amica mi cerca, non ho voglia di rispondere e non mi va di uscire. Ho deciso di passare questa serata a casa. Poi sinceramente sarei una cattiva compagnia.
Sono fatto così, se ho un problema, un dubbio, non ne parlo con nessuno, lo devo affrontare e risolvere da solo, non ne parlo neanche sul blog. Maledetto me e la mia riservatezza. Molte volte pagherei per parlare delle mie paure, e per non passare sempre per quello che offre la spalla su cui piangere. Oggi avrei bisogno di una buona spalla, ma siceramente non ho voglia di rovinare la giornata a nessuno.
Allora vago nei ricordi, cerco un pò di spazio libero e sereno. Mi faccio un giro su youtube e incontro il video della sigla di Anima mia. Ve la ricordate. Che bella, grazie a quella trasmissione ho conosciute cose degli anni 70 che fino ad allora erano solo un riflesso.
E poi la mitica canzone, che per un pò di mesi è stata un tormentone. Mi ricordo che un giorno ero salito al campus da un mio amico, ancora non andavo all'università, ed ero passato a dare un'occhiata prima di trasferirmi.
Nella cameretta c'era un poster con il testo della canzone, e mi raccontava come fosse dimentata una colonna sonora delle serate pazze e un pò brille.
Se penso a quei momenti un sorriso mi illumina completamente. Quanto tempo è passato, quante cose ho fatto da allora, e quanto sono importanti i ricordi.
Un grande scrittore dice che la vita vale la pena viverla per raccontarla.
Forse alla fine di una giornata diffcile il senso è davvero nascosto in queste parole, viverla per poter un giorno raccontare di averlo fatto. Spero solo che possa bastare.

Quello che non è

Written on 12:13 AM by my blog

Mille gocce di pioggia scendono lentamente,
le nuvole scure e dense, il vento forte e le foglie morte e brune.
Mille teste che viaggiano leggere,
i pensieri nascosti, le gioie vissute, le paure nascoste.
Mille mani protese al cielo,
i palmi aperti e danzanti e capelli sciolti e travolti.
Mille occhi scuri,
le lacrime lentamente si confondono alla pioggia.
Vedo veli che nascondono le teste,
i colori azzurri e misti dei tessuti,
bambini che corrono inzuppati e felici,
madri che gridano e si disperano,
militari che danzano, coperti solo dalla paura di decidere.
Un sogno, una follia, una musica che non spiega nulla.
I battiti del cuore, la sabbia rosssa del deserto,
la paura di morire, la voglia di vivere.
E' solo follia, mi ripeto, stai solo sognando,
forse stai solo morendo,
il rosso lentamente colora i paesaggi.
Mille gocce, mille mani, mille occhi, mille teste,
è solo assurdo che tutto questo possa succedere.

A due persone speciali

Written on 11:32 AM by my blog

Questo post è molto personale, quindi se non volete imbattervi in qualcosa di troppo retorico potete leggere altro. Molte volte si ha la necessità di essere banali, di scrivere qualcosa di scontato, di vivo, solo perchè non ne puoi fare a meno.


Quanto è difficile parlare di questa ricorrenza.
Molte volte ci si trova compressi fra la necessità di sfogarsi,
di parlare di una piccola ferita che fa ancora male,
che tende a romaginarsi con troppa lentezza,
e la necessaria visione personale della morte.
Certo il mio dubbio è solo relativo all'importanza di questo post,
forse sarà troppo personale, specifico, emozionale,
ma alla fine in un posto metafisico e poco reale, come questo,
dove la mia individualità e la mia percezione la fanno da padrona,
credo che assumersi la responsabilità delle proprie emozioni
sia indice della voglia di non sopperire la tempo, ai suoi inganni,
alla vita e alla sue intime contraddizioni.
Questo post è dedicato a due persone speciali,
che poco tempo fa sono andate via.
Sono cresciuto con loro,
mi hanno spronato ad essere così,
mi hanno fatto vivere, capire,
mi hanno insegnato a capire la vita,
a rispettare le miei origini, i miei sogni,
ad avere responsabilità nei confronti degli altri.
Sono sparite all'improvviso, senza alcun preavviso.
Se chiudo gli occhi le loro immagini scorrono veloci,
i momenti felici, quelli tristi,
fino all'ultimo giorno in cui li ho salutati.
In questi giorni non andrò al cimitero, c'è troppa ressa,
ho bisogno della giusta dose di intimità,
ho la necessità di sembrare forte, deciso,
ho il bisogno di guardare le loro lapidi ( anche se una è troppo lontana)
e piangere per un pò, se ci riesco.
Questo post non segue la moda della ricorrenza,
ma si pone solo come la necessaria volontà di rendere merito
a due persone speciali che la morte mi ha portato via.
In fondo non si accetta mai la morte,
la loro partenza in un posto dove non possono comunicare.
La tristezza, il senso di vuoto, che ti assale nel momento in cui ci pensi,
sono talmente grandi che alla fine non fai che accettare questo segno.
Le lacrime, la rabbia, la paura, le urla,
sono tutte reazioni confuse che segnano l'animo per attimo, per sempre.

A due persone speciali che saranno sempre nella mia vita,
che vivranno nelle storie che un giorno racconterò ai miei figli,
ai miei nipoti.
I loro insegnamenti, il loro modo di ridere, di vivere,
i loro sogni, le loro speranze.
Non dimenticherò mai i vostri sorrisi, la vostra voce,
il vostro amore.

La fine

Written on 1:09 PM by my blog

Una frenesia incontrollata,
lo sguardo fisso verso il passato recente,
un sorriso lentamente si accende.
Il fondo appena toccato,
la crosta appena mangiata,
il suo sapore amaro e il suo profumo intenso.
Gli occhi vivi, intensi, trasparenti,
i desideri improvvisi, latenti, necessari.
Ecco siamo alla fine di un triste viaggio,
ho camminato solo, per troppo tempo,
la musica mi stringe in un vortice emotivo,
le tue parole mi mettono spalle al muro.
La verità, il suo suono, la sua responsabilità,
la sua necessaria schiettezza,
il riconoscimento di quello sei,
la leggerezza di un animo complesso e vulnerabile.
Non sprecherò tempo a tessere le tue lodi,
sei stata necessaria per rinascere,
certo una mattina mi sono svegliato
e tu eri lì,
nel mio letto che dormivi,
il tuo corpo, i tuoi capelli, tutto insomma.
Ma se ti riconosco troppo importanza sarà la mia fine,
ti osserverò, ti amerò, ti accetterò,
ma le parole saranno poche,
dovrai capirmi, accettarmi, volermi.
E mentre ripenso al mio purgatorio,
all'inferno direi, che ho passato in questi lunghi anni,
mi viene da ridere.
Un ridere triste, beffardo, consapevole:
un giorno penserò a quei giorni, ne farò tesoro,
ho raschiato il fondo del barile,
ho mangiato merda,
respirato solo odio e paura.
Alla fine credo che serviranno,
almeno mentre ti osservo,
penso proprio che siano serviti per averti, per conquistarti, per viverti.

Un viaggio in treno, un'avventura, tanti sogni in un solo atto, puntata seconda

Written on 3:10 PM by my blog

Stazione di Lamezia sono le 2.00 di mattina di venerdi,
sono appena arrivato, mi affretto per fare il biglietto,
e subito dopo vedo che il treno delle 2.30 è in ritardo di 35 minuti.
Mi rassegno subito al peggio,
in fondo lo sentivo che sarebbe andata così.
La stazione è vuota, ci sono poche persone,
alcuni ragazzi africani che sono scesi dal treno e che vagano senza soldi,
e senza sapere dove si trovano, insomma senza nulla.
Alla fine il ritardo è di un'ora.
Partiamo, trovo una cabina vuota, in uno scompartimento buio e desolato.

Sono le 6.00 ci stiamo apprestando a traghettare verso Messina.
E' una manovra lenta e snervante, e quando sai di essere in ritardo,
e che ne stai accumulando altro e che sicuramente arriaverai in ritardo al colloquio,
diventi sempre più nervoso, impaziente, non riesci a dormire o riposare.
Solo dopo un'ora e mezza arriviamo a Messina, in fondo la distanza è solo 3 km.

Sono le 8.45 arrivo finalmente a Catania. Scappo trovo l'autobus che mi porta all'albergo.
Arrivo con 45 minuti di ritardo, le prove sono già iniziate.
La responsabile mi dice che ho perso la prima e mi invita ad aspettare.
Aspetto poco, mi fa entrare e si comincia dalla seconda.
Due ore di test. Alla fine sono distrutto.
Aspetto fino alle 16 per fare il colloquio individuale.
L'ambiente è tranquillo e la compagnia ottima,
e il tempo passa velocemente.
Appena finito decido, che pazzo che sono, di fare il tragitto che mi porta alla stazione a piedi.
Fa molto caldo, in fondo la cartina che ho stampato mi dice che la distanza è solo 3km.
Fiducioso, la bella giornata, il mare, parto.
La strada non finisce mai, si è una bella città, ci sono tante belle persone,
ma che caldo, sono tutto sudato, stanco.
Dopo 40 minuti arrivo finalmente alla stazione.

Sono le 21.00, sono a Messina che aspetto il traghetto.
Eccomi seduto sul ponte che guardo lo spettacolo di luci, di navi e di gente.
Piano piano Reggio si avvicina, fa un freddo cane, ma non volgio rinunciare alla traversata.
Sarebbe un'esperienza da provare con la persona giusta,
abbracciati, assonnati, mentre il gioco di puntini lumonosi e il vento gelido ti fanno rabbridire.
Che emozione se ci penso adesso mi viene volgia di essere li.
Avrei voglia di meravigliarmi dello spettacolo della natura, del profumo pungente del mare,
misto all'odore di petrolio.
Lo giuro, un giorno sarò là, sul ponte con lei, e ricorderò questi momenti,
ne proverò e proietterò di nuovi.
Il resto della storia è una disavventura.
Perdo il treno per salire a Lamezia, e mi tocca aspettare 2 ore.
Solo verso l'una, dopo tante disavventure, sono di nuovo a casa.

Alla fine di questa settimana sono veramente stremato. Ma la bellezza dei posti che ho visto,
le persone che ho conosciuto, i sapori che ho provato, le emozioni che mi hanno colpito
mi rendono felice.
In cuor mio so di aver dato tanto, tutto per questi colloqui,
alla fine la voglia di mettersi in discussione, la necessità di un lavoro,
la volontà di dare seguito alle proprie aspirazioni saranno, ne sono convinto, determinanti.

Il viaggio, la speranza, le illusioni, l'amore,
il cielo, i campi, l'etna, le carrozze, la notte,
i passeggeri, l'autista del bus 448 di Catania, i compagni di viaggio Calabresi,
la necessità, il barista gentile di Anagni, i turisti tedeschi,
il traghetto, il treno, il mare, il vento, il sole:
sono tutti elementi di un puzzle,
li metti insieme, con la giusta dose di fantasia e coraggio e viene fuori una settimana straordinaria,
un viaggio solitario ed intenso verso mete lontane e imprevedibili,
un ritorno con un animo sereno e fiducioso.

Test

Written on 8:30 PM by my blog

Ecco a voi un semplice test per capire quanto mi conoscete.....è solo una cosa divertente.....



http://www.rifleman.altervista.org/friendtest/test.php?usr=seven79

Un viaggio in treno, un'avventura, tanti sogni in un solo atto

Written on 1:10 PM by my blog

Sono le 00.13 di martedì e sto per partire, destinazione Roma.
Vado alla ricerca di un sogno, un lavoro, una vita normale,
in cui ti puoi permettere di pagare i tuoi svaghi, le tue voglie,
dove per progettare il tuo futuro non ti serve conoscere un politico,
un faccendiere, un portiere.
Sono quasi convinto di riuscire un pò a dormire,
domani mattina dovrò essere sveglio,
dovrò fare impressione alla selezionatrice,
insomma dovrò capire le domande e dare risposte intelligenti.
Eccomi, giro per il treno alla ricerca di un posto.
Niente faccio su e giù per una decina di carrozze e alla fine mi arrendo.
Come me un altro ragazzo.
Ci fermiamo nel corridorio di in intercity notte,
che di intercity ha solo il nome,
tutti dormono,
con le tende delle cabine chiuse,
ma a noi non importa.
Iniziamo a parlare di tutto,
della nostra vita, di due giovani calabresi che partono per inseguire un sogno.
Ogni tanto le tendine si aprono,
forse sono infastiditi dalle nostre parole:
ma miei cari compagni di viaggio,
se stanotte io non dormo, non dormirete neache voi.
Arrivo alla stazione, di un posto vicino Roma,
alle 5.20, il treno è in orario,
proprio oggi che avrei voluto fosse in ritardo.
M i ritrovo in una stazione sconosciuta,
circondato da pandolari assonnati.
Ognuono ha un volto diverso, una storia complessa,
i capelli fuori posti,
il mio vicino di panca non ha lavato i denti, e quando sbadiglia, e lo fa spesso,
non vi dico che tortura.
Allora prendo il mio lettore mp3,
mi decido a scrivere un messaggio ad una persona speciale, per me,
voglio fargli una sorpresa, renderla partecipe della mia avventura.
Capite che significa stare in una stazione isolata,
alle 5.30 del mattino,
quando il colloquio è alle 11.00?
Dopo un pò scopro che c'è un bar,
fa un freddo cane e sono tutto tirato,
quindi decido di farmi un buon caffè.
Il Bar è piccolo, pieno di gente,
prendo il caffè, chiedo indicazioni,
e un signore si offre di darmi un passaggio.
Esistono ancora le persone gentili,
faccio proprio simpatia,
meno male, arriverò con due ore di anticipo,
ma almeno non mi perderò.

Sono le 13.20, ho finito il colloquio,
e parto per Roma Termini,
durante il viaggio ho un sonno incredibile,
sono solo 31 ore consecutive che sono sveglio.

Ore 14.40. Sono a RomaTermini,
che caos, scappo a fare il biglietto e scopro che il primo treno partirà alle 16.30.
Un panino, un caffè, il caos, la telefonata ad un'amica romano che non risponde,
si parte verso casa.
Sono sprofondato in un sedile, in uno scompartomento pieno,
adesso voglio proprio dormire.
Passa mezz'ora,
stavo dormendo, ma a causa del caldo,
dell'aria condizionata rotta, il mio riposo è finito.
Sono tutto sudato, mi sento sporco.
Me ne vado nel corridorio almeno c'è un pò di aria.
Conosco due ragazzi calabresi,
sosno stati a Roma per fare un concorso,
fano parte dell'esercito, è la prima volat che parlo con una ragazza che ha fatto questa scelta.
Il treno è in ritardo, ma noi parliamo,
quasi sei ore di racconti discussioni.
Mi stupisco della mia capacità di fare conoscenze in treno,
mi sembra una pazzia fare un lungo viaggio e non parlare,
quanti compagni di viaggio ho conosciuto, amici di un tratto,
ma maci mai banali.
Ho la fortuna di incontrare due persone intelligenti e acute,
ridiamo un un sacco, parliamo della nostra vita,
dei nostri sogni.

Sono le 23.00. Sono a casa,
doccia, cena e scappo al pc.
Inseguo un sogno, un capriccio,
una pazzia che mi tormenta.
E le delusioni puntuali, le sorprese continue, non fanno che aumentare la mia voglia.

Un viaggio, tanti amici, un lavoro, un pensiero fisso,
un giorno da non dimenticare.....
Stanotte si replica, destinazione Catania, partenza alle 2.30.

La Stazione

Written on 7:55 PM by my blog

Eccoci qua.
La stazione, i treni, i pendolari, l'edicola,
gente che si affolla alla biglietteria,
compra un biglietto che li porta lontano, verso nuovi sogni,
nuove speranze, la stessa musica nelle loro teste.
La stessa paura di restare soli,
di affrontare il viaggio con la solita compagna, la malinconia.
Guarda gli occhi di quel bambino,
mentre osserva suo padre che si affanna a obbliterare.
Occhi devoti, occhi di amore,
che un giorno metteranno in discussione tutti questi sacrifici.
Certo la valigia di cartone è un mito che si tramanda,
un supplizio, un atto di coraggio, una necessità.
Mentre ti guardo, in cuor mio so che la stessa sorte toccherà a noi,
ma senza una famiglia nuova che ci aspetti.
No, noi partiremo prima,
dei bambini troppo cresciuti che rinnoveranno i viaggi dei loro padri.
L'edicola è davvero affolata,
forse perdersi fra le notizie di un giornale ormai vecchio,
di settimale di gossip alimenta e giustifica la necessità di partire.
Le scale, il bar, il caffè, la sigaretta.
Un rito che ho sempre fatto,
da quando appena adolescente accompagnavo mio padre al treno.
Le andate a notte tarda per non perdersi un attimo della famiglia,
i ritorni all'alba per cominciare un nuovo giorno,
senza lasciare che il tempo possa condizionare la tua casa.
Sacrifici che comprendi col tempo,
quando guardandolo negli ochhi non riesci dirgli quanto gli vuoi bene,
quanto lui sia il tuo eroe, quanto il vostro litigare sia solo il frutto di due mondi che si scontrano,
non riconoscendosi, rispecchiandosi nelle loro paure speculari.


Quante volte avrei voluto vedere papà partire,
ma puntualmente scappo, veloce, non riesco a guardarlo negli occhi.
Non voglio vederlo commosso, ho paura delle sue debolezze,
avrei, allora troppe responsabilità.
La stazione è come l'ospedale,
grigia, gente silenziosa e triste,
il personale che non ti calcola,
qualcuno che parte,
altri restano,
il profumo intenso dei passegeri,
il loro sguardo perso, la loro voglia di scappare.
Nella mia testa risuona Walk away dei Franz,
portami via, non lasciarmi con un sorriso triste e gli occhi luminosi e rossi.


Eccoci qua.
Il tuo treno arriverà fra 10 minuti.
La giornata è stata fantastica.
La spiaggia, la vecchia chiesa, il castello,
la locanda, il fiume,
i sorrisi, i baci, gli sguardi, le carezze,
le finte promesse, la voglia di scappare, la paura di soffrire.
Adesso cosa vuoi che ti dica,
che mi sto innamorando, che avrei voglia che quel treno non arrivasse mai.
Certo hai bisogno di parole nuove,
di sguardi vivi e fugaci,
il tempo passato non conta, la giornata insieme è solo un miraggio che scompare.
Forse per una volta avrei bisogno io di certezze,
del tuo coraggio, solo per un attimo credimi,
il tempo di capire che non mi sto nuovamente sbagliando.


La stazione, i treni, le persone,
il bar, i binari, i bambini,
gli occhi, le mani, i capelli,
tutto sembra la metafora della vita che scappa inseguendo se stessa.
E quando torna indietro, è sempre inesorabilmente in ritardo.