Un giorno nella Capitale

Written on 10:54 PM by my blog

Sono letteralmente devastato.
Dopo la consueta partita di calcetto del  lunedì sera, a stento riesco a muovere le gambe, sono tutto un dolore.
Erano due settimane che non giocavo e le precarie condizioni fisiche ( tosse e raffreddore) hanno fatto sì che a metà partita non riuscivo a respirare. Complice anche quel vento fastidioso che si levava, di tanto in tanto, sul campo, che faceva rimpiangere l'idea di un caldo camino e di una banale serata a casa.
Sarà l'avvicinarsi del Natale, ma ultimamente sento la necessità di un periodo di stop. Ho bisogno di staccare la spina da clienti che continuamente ti pressano e che vogliono l'impossibile, dallo stress di macinare oltre 300 km al giorno.
Ho sempre pensato che non riuscirei a stare tutta la giornata in ufficio, dopo poche ore comincio a distarmi e non riesco a concludere molto. Preferisco di gran lunga fare appuntamenti fuori, viaggiare, incontrare persone nuove ogni giorno. Persone che ti raccontano la propria vita, i loro progetti e le loro difficoltà.
E' un'emozione incredibile poter vedere ogni giorno posti nuovi, o almeno nuove prospettive di luoghi poco conosciuti.
Tutto questo però, dopo un pò, richiede necessariamente uno stop, altrimenti il cervello comincia a fondere e non riesce a trovare le giuste connessioni per poter sopportare tanti cambiamenti in una giornata.
Spesso mi ritrovo a fine serata con gli occhi persi, i capelli disordinati, proiettato in un pensiero qualsiasi, con la musica a palla che esce dallo stereo della macchina, mentre a stento mi trascino a casa.
Ma le vacanze sono alla porta, probabilmente mercoledì prossimo, e come al solito gli ultimi giorni sembrano non passare mai.
Un piccolo salvagente mi è stato lanciato dalla società, che, a sopresa, mi ha invitato ad un corso a Roma questo giovedì.
Ecco ci voleva proprio. Ho prenatato già il volo di andata ( la mattina presto purtroppo). Mentre il viaggio di ritorno lo farò in treno. Non so perchè, ma amo viaggiare in treno. Quel dondolio continuo, il ritardo sicuro, quell'odore inconfondibile. Ma non so perchè tutto questo è irresistibile.
Libro appena comprato alla stazione, letto quasi sempre durante il viaggio, sigaretta fumata al volo alle soste più lunghe. L'aereo non ti da la possibilità di oziare. No, non fa per me, almeno sulle brevi distanze.
Prenoterò comunque l'eurostar, non sono così pazzo, 4 ore e sarò a casa ( senza considerare il ritardo sicuro).
Il bello del treno è che puoi, dal nulla, cominciare discussioni con persone sconosciute, che apprezzi per il viaggio, che più o meno ti lasciano sorpreso, e che poi stranamente non rivedrai mai più. Mi ricordo ancora dei viaggi in treno, si alcuni di essi conservo un buon ricordo proprio per le persone che ho incontrato.
Capitale, giovedì arrivo.

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