Che giornata

Written on 8:41 PM by my blog


Come sono stanco stasera. Sono arrivato a fine serata lavorativa con il fiato corto.
La giornata è trascorsa nella solita routine di sempre, ma ancora non ho preso l'abitudine a destreggiarmi nel traffico di una città che sfida qualsiasi legge di base dell'urbanistica moderna, anzi è crudelmente divisa dai suoi ponti e si mostra altezzosa e soprattutto indifferente.
La giornata era poi veramente primaverile, davvero quasi 20 gradi, al punto che stamattina sono andato in giro senza cappotto, e si stava benissimo. Mentre mi trovavo da una responsabile di un'azienda di trasporti, ho sentito la sua telefonata con la cugina milanese che si lamentava della nebbia, più tardi ne ho avuto la conferma da linus e nicola savino su radiodj. Dovete venire qua sembra di essere quasi in estate.
Di questo non mi lamento, amo il sole, il caldo, il brutto tempo mi deprime, mi incupisce, non ci posso fare nulla nelle giornate invernali buie e fredde aumenta la probabilità che io sia intrattabile e soprattutto mutanghero.
Solo una cosa ha rovinato l'umore della giornata: ho letto delle mail che volevo cancellare, e mi sono reso conto di avere dato troppo ancora una volta, con poco o nulla in cambio. Pazienza, sono sicuro che tutto cambierà( cosi fa il ritornello dell'ultima hit di Neffa, vero??).
Adeso vi lascio, le parole sono stanche, a stento le mie dita scorrono sulla tastiera e troppe volte schiacciano tasti sbagliati, la stanchezza fisica pretende una meritata notte di riposo.
Che domani sia una giornata piena di belle sorprese per tutti, ma belle, anche per me.

Un pensiero prima di dormire

Written on 9:53 PM by my blog


Stasera a dire il vero non avrei molta voglia di scrivere. Non dipende dal fatto che la giornata è stata piatta dal punto di vista dell'ispirazioni e dai pensieri, affatto. Tutto è dovuto alla stanchezza che stasera sento. Ho passato la mattinata a scappare e soffrire nel traffico di una città caotica, a sentire un caldo bestiale solo perchè oggi c'erano forse 20 gradi e ieri si moriva dal freddo, vacci a capire qualcosa poi.
Mi fanno male le gambe per quanto ho camminato, non trovando un parcheggio decente mi sono dovuto accontentare di lasciare la macchina a km di distanza, sempre con la paura che un carrattrezzi la portasse via in chissà quale deposito sperduto. Mi sono fatto quasi 12 piani di scale di ospedale per non contare quelli di altri enti.
Ma tutto sommato sto bene, mi sento , e non so il perchè, felice senza ossessioni e ansie, se tutto va come deve andare mi libero di una serie di inofortuni che mi sono capitati in questi anni.
Dalla foto forse avete già capito il pensiero che vi lascierò, il concetto che stasera mi sta tormentando è la relatività. Mi affascina pensare che le cose cambino aspetto a secondo della prospettiva da cui le si guarda, che cambino sapore in base ai momenti che stiamo vivendo. Tutta una questione di punti di vista, grazie ai quali non è possibile arrivare ad una soluzione veritiera e assoluta. Una sorte di giustificazione pronta e servile, ma non è solo questo.
Non voglio addentrarmi nella questione filosofica della materia, ma vi invito ad analizzare i percorsi della vostra vita, i vostri ricordi belli o brutti che siano, tenendo in considerazione che tutto dipende, e che guardando con nuovi occhi, a distanza di tempo, pensieri, fatti, parole, perdono il significato di allora e ne assumono uno nuovo.
Insomma tutto dipende, una fortuita questione di punti di vista, mista al concetto della relatività delle cose. Che pensieri profondi direte, ma no, è solo colpa di una canzone che mi ronza in testa da stasera, e siccome adoro i jarabe da palo, vi dedico il video della canzone, dove con semplici parole esprimono un concetto di difficile spiegazione.
Inoltre mi ricorda un'estate bellissima, uno di quei momenti messi da parte nei cassetti della memoria, che vivono lì stretti tra le emozioni, che aspettano solo di essere rivissuti, ed io non vedo l'ora di accontentarli.
Buon video, buona notte, buon mercoledì a tutti.

Personaggi dal passato

Written on 8:21 PM by my blog


Non so se vi è mai capitato di incontrare, durante la giornata, delle persone che ti viene spontaneo associare a qualche figura del passato. Mi spiego meglio, con l'elevato numero di immigrati nel nostro paese è molto probabile incontrare dei personaggi misteriosi e caratteristici, che già a prima vista risvegliano in noi un senso di conosciuto, di già visto e assaporato. La fantasia mista alla storia che conosciamo dei loro paesi sviluppa un'innaturale visione della persona che abbiamo dinnanzi.
Pomeriggio, mentre stavo facendo la mia brava attività di promozione e controllo, un mio amico mi ha presentato un volantinatore alle sue dipendenze, dicendomi che era stato maresciallo ( o qualcosa del genere) nell'armata russa.
Mi è venuto subito da pensare al servizio segreto russo( Kgb), e si suoi modi di fare all'interno dell'azienda ospedaliera, il suo modo di parlare e di essere indifferente e preciso, con gli occhi di ghiaccio, la pelle chiara, non hanno fatto che avvolare questa mia fantasia.
Anche se pensandoci bene era troppo basso e magro per avere fatto parte di un servizio così importante, forse era un infiltrato.
Che ne so, tanto non importa, quello che mi affascina è la mia capacità di immaginare delle storie dal nulla, di tracciare una poco realistica storia personale dell'individuo che ho davanti.
Non se capita anche a voi, ma personalmente trovo affascinante mettere insieme tutte le conoscenze storiche di un posto, anche un bel pò di luoghi comuni perchè no, fino al punto di creare un figura netta che va oltre l'entità fisica che ho davanti.
Un tocco di fantasia, di troppa immaginazione, ma è come vivere vite che non sono le tue, è come immaginare di assaporare i ricordi e il passato di gente lontana, triste e forte.
Per il resto la giornata è filata liscia, tranne il vento è stato veramente fastidioso, e se devi salire e scendere dalla macchina ecco spiegato perchè il raffreddore, che sembrava sconfitto, sta tornando in modo impetuoso.
Se avete un ex dipendente del kgb che voglia fare del volantinaggio fatemelo sapere, mi serve un pò di spionaggio nel campo.
Buona notte.

Un pò di musica

Written on 4:39 PM by my blog

La verità è che oggi pomeriggio, frastornato dal raffreddore, dal mal di testa, mi sento un pò triste. Mi è mancata la solita telefonata, forse più degli altri giorni, la prassi di una comunicazione ovvia e per certi versi spontanea si è fatta sentire.
Una mia amica mi aveva detto che me ne sarei accorto solo nel momento in cui avrei fatto le stesse cose di una volta, solo in questi momenti mi sarei reso conto della mancanza o meno di lei.
Non fa nulla, si vive lo stesso e forse si vive meglio, l'importante è non lasciarsi trascinare nel vortice malinconico dei ricordi.
A tal proposito vi metto un video che ho rivisto dopo un pò di tempo, Musica di Tricarico.
La musica molte volte è la migliore compagnia, una sorte di compagna fedele, che un sorriso complice e smaliziato rende migliori certe giornate stanche e tristi.
Quante volte, seduto sopra il letto, una canzone è riuscita a darmi quelle emozioni che cercavo, che immaginavo, che pretendevo. Quante notti coccolato da un canto amico ho lasciato per sempre un mondo troppo stretto e vago.
La sola cosa che importa è vivere intensamente gli attimi, i giorni, i mesi, che ti separano da un momento felice ad un altro. L'attesa è sempre lo stimolo migliore, perchè è inevitabilmente ricca di aspettative e sogni.

La verità è che l’amore mi ha bruciato
quand’ero piccolo l’amore mi ha scottato
e me ne stavo seduto sul mio prato a guardare le stelle nel cielo
la verità è che l’amore mi ha bruciato
quand’ero piccolo l’amore mi ha scottato
E ora sono seduto sul mio prato a guardare una rosa che cresce

La verità è che io non ho amato
quand’ero piccolo io non ho amato
E ora starò da solo a guardare l’aria del mare senza più tornare
e fermerò il tempo e lo spazio e con lo sguardo attento guarderò lontano niente



pensieri e parole la domenica mattina

Written on 9:54 AM by my blog


Prendete una domenica mattina come tante, quando avvolti dal tepore delle lenzuola, un casino ti sveglia, ti mette in agitazione, manda a quel paese quell'attimo di pace settimanale, solo perchè in casa hanno deciso di svegliarsi presto.
Allora giù dal letto, un pò irritato e poco propenso alle discussioni, chiuso in un bozzolo di rabbia e sonno ho vagato per casa per quasi un'ora.
Ho deciso di approfittare di questa sveglia per parlare un pò con voi, con il mio immaginario pubblico, che passando da questo luogo, ogni tanto si ferma per capire come sto vivendo determinati momenti della mia vita.
I post possono essere paragonati a dei quadri della realtà, dei punti di vista soggettivi, che danno il senso della vita da angolature diverse ogni volta. In questi quadri-temporali viene impresso un punto di vista personale che serve a valutare, a posteriori, la visione di quel preciso momento.
Il succo di tutta questa attività è la ricerca di un confronto su tutto quello che mi accade. In fondo cerco di pervenire ad una spiegazione più o meno fattibile della realtà con il confronto che ho in questo luogo. In verità non è l'unico mezzo a disposizione, ma è quello nuovo, inesplorato, con grandi potenzialità.
Il mio stato attuale è pervaso da una profonda voglia di cambiamento, desiderio di vivere quello che mi sta capitando in modo profondo, approfittandone per migliorare la mia vita e soprattutto cambiarla. Il desiderio di una profonda abnegazione lavorativa, di immergermi in un progetto che considero fondamentale, mi spinge a chiudere i contatti con qualsiasi altra forma di realizzazione personale.
In questi giorni mi sto scoprendo più egoista, ho solo il desiderio di dare tanto a me stesso, evitando quelle forme di marcato buonismo che mi hanno sempre contraddistinto.
Mi sono allontanato con estrema semplicità da una persona che consideravo importante, cosciente del fatto che cercare in modo continuo una persona speciale ti distrae dal vivere la vita in modo degno. Non trovo, oggi, una motivazione reale per cercare una persona da amare, in questo momento conta solo quello che riesco a realizzare, progettare, immaginare.
Resto sempre un convinto assertore del vivere profondamente lo stato emozionale della vita, di succhiare l'anima di quei momenti che ti fanno arrivare il cuore in gola, e un giorno credo che rivivrò queste emozioni.
La vita merita di essere vissuta per le sue profonde contraddizioni, per il costante alternarsi di stati felici e tristi, per la ricerca dell'impossibile nella banalità della stessa.
Un manifesto esteriore del mio profondo desiderio di essere allo stesso tempo soldato e genarale, comandante supremo di un destino che rimane spesso solo immaginario e frustante.
Lo stesso scorrere leggero delle parole sulla tastiera del pc, la velocità dei pensieri e la loro immediata realizzazione visiva in frasi dirette e concrete, mi fa pensare di essere in uno stato di profonda sicurezza personale.
Non mi interessa nulla di quello che succederà, l'ansia è svanita nel momento stesso in cui ho deciso di pensare solo a me stesso.
Sapete è strano che nel momento stesso in cui ci innamoriamo, o meglio la nostra attenzione si sposta verso un'altra persona, diventiamo più insicuri e meno razionali, più tristi e ansiosi che mai, come se nell'altra persona ci fosse il succo della vita stessa.
In parte questo è vero, ma non vedo il motivo per cui perdere sonno e speranze, di idolatrare quella persona, quando alla fine quello che conta è il senso che quei momenti ti danno.
Oggi, immerso nei desideri di un uomo e non più di un bambino, capisco finalmente che l'unica cosa che conta per essere felici è quella di realizzare tappe intermedie e di consarvare di esse un buon ricordo. Tanto nel momento stesso della realizzazione, il tutto perde il significato immaginato e si lotterà per qualcosa di nuovo e di maggiore importanza.
L'amore, quel senso unico di corrispondenza emozionale fra due individui, non è una ricerca razionale, da affidare a statistiche personale o a esternazioni mentali, è solo il fascino di immaginare che realmente un'altra persona si riconosca in te.
Ma quanto questo sia vero e si possa effettivamente realizzare, sinceramente va oltre qualsiasi forma di giudizio, e l'amore socialmente inteso non è altro che una forma di felicità imposta, la cui irrealizzazione provoca una frustante solitudine e metri di paragone troppo netti, per chi, come me, in questo momento non ne vede la necessità.
Il confronto con gli altri è sempre motivo di riflessioni, una giustificata esaltazione per sentirsi più o meno migliori, solo un paventato cinismo per non mostrarsi realmente.

Buona domenica.

Appunti sul viaggio

Written on 11:03 AM by my blog


Le mie due settimane di corso sono finite. Ieri sera verso le 20 ho lasciato Taranto immersa nel buio della notte e sono partito alla volta della Calabria. Il mio viaggio di ritorno è stato un pò triste e soprattutto solitario. Il freddo dell'inverno appena arrivato, la musica della radio fissa sulle stazioni preferite, Radiodj e Rtl 102.5, e la sigaretta che di tanto in tanto allietava il sapore di una giornata leggera e fantastica.
A dire il vero il raffreddore mi ha colpito in modo netto, ormai il mio naso gocciola di continuo, ma che ci posso fare, devo solo aspettare che passi.
Sono state due settimane piene e fantastiche, mi hanno dato la possibilità di conoscere realmente il mio lavoro e ho capito come organizzarmi, lunedì affronterò una serie di novità, di situazioni nuove che al solo pensiero mi vengono i brividi, le farfalle allo stomaco, non vedo l'ora di immergermi in questo lavoro, non mi era mai capitato prima e credo che questo sia un buon segno.
Le persone che ho conosciuto in queste settimane mi hanno positivamente sorpreso, il bello di trovarti in un posto sconosciuto è quello di capire e conoscere una realtà che prima ignoravi. Tante persone e situazioni diverse, storie di vita, volti nuovi e segnati, occhi vivaci e capelli mossi, sorrisi marcati e pensieri urlati.
La prima settimana mi sembrava tutto un pò assurdo, ma questa mi sono sentito a casa, come se facessi parte di quella città, di quel mondo così lontano dal mio.
Quando sono andato via mi sono sentito triste, avrei voluto rimanere e lavorare con loro, conoscerli meglio, lottare ogni giorno per portare a casa risultati migliori. Sono certo che mi mancheranno, ma allo stesso tempo ho la consapevolezza che mi saranno sempre vicini.
Un pensiero particolare va alla mia collega praticante, mi sono trovato benissimo con lei, al punto che siamo diventati amici quasi subito, ci siamo confessati cose di noi che normalmente non si dicono, siamo stati inseparabili per tutto il tempo. Lei è una ragazza dolce e profonda, un pò contraddittoria, ma con una dolcezza d'animo incredibile, è stato veramente importante conoscerla, davvero. In cuor mio so che è nata una bella amicizia.
Sul fronte del cuore vi devo confessare che la mia telenovela personale si è conclusa, dopo un pò di tempo ho deciso di non sentirla più e ho chiuso con lei tutti i contatti. La cosa mi rattrista ma sinceramente non avevo scelta e va bene così. Per fortuna sono stato tutto il tempo impegnato e non c'ho pensato più di tanto.
Questa confessione che vi faccio deriva dal fatto che sono convinto della situazione e che parlarne non mi fa nessuno effetto, anche se non scenderò mai nei dettagli, quelli rimangono personali e come tali non verranno mai resi noti.
Alla fine di questo lungo post non posso non trasmettere la mia felicità per avere trascorso due belle settimane con delle persone particolari e fantastiche, che mi hanno accolto benissimo, mi hanno trattato come uno di loro, cosa che non succede spesso.
Questo post è dedicato ai miei amici di viaggio, alle persone che mi mancheranno, a quelle a cui penserò con un sorriso stampato e il cuore leggero.

Una domenica pesante con i sintomi di un'influenza , un giorno senza lodi

Written on 8:37 PM by my blog


Una domenica lunga e faticosa. La sveglia involontaria già alle 9.00, la solita routine settimanale della colazione, assopito vicino al caldo camino.
Ecco, è cominciata così la mia domenica. Di norma è il giorno che dedichiamo al riposo e che ci serve per preparare al meglio la settimana che segue.
Non ho mai molte aspettative dal fine settimana, memore degli insegnamenti di leopardiana memoria, dedico questo giorno a non fare niente di particolare. Di solito è il giorno di ripresa dalle baldorie di sabato, ma ieri sera, causa stanchezza settimanale e primi sintomi d'influenza,ho declinato alcuni inviti.
Già perchè al ritorno da Taranto ho trovato mio fratello con la febbre, la tosse e tutte le manifestazioni tipiche.
La conseguenza di tutto è stato che stasera ho dovuto fare ricorso a qualcosa di effervescente e di amaro, sperando che domani mattina mi senta meglio.
Domani mattina sveglia alle 5.00 per arrivare presto a Taranto, prevedo una dose massiccia di caffè, credo che tre tazze basteranno. Partirò con il buio e vi confesso che adoro viaggiare, guardare come la luce del mattina cambia i contorni dei paesaggi. E' un aspetto romantico che mi fa sentire speciale, l'idea di trovarmi a scorrazzare e percorrere quasi tutta la mia regione, per poi passarne altre due è una sensazione piacevole.
L'idea di incontrare e conoscere nuovi aspetti della vita che mi possano arricchire e stimolare mi fa sentire come in vortice di emozioni infantili quando davanti all'ignoto mi ritrovavo spesso a fantasticare e ad emozionarmi.
Il bello della vita è questo, quando ormai credi che nulla possa cambiare, si presenta con aspetti nuovi e risvolti positivi, con le facce di persone sconosciute e amabili, con gli occhi persi che cercano nuovi lidi emozionali.
Di conseguenza questa settimana sarò di nuovo latitante, non potrò postare nulla e in fondo mi dispiace, ma una volta di ritorno vi racconterò un'altra storia della mia vita.
Certo non potrò in poche righe mettere tutto quello che ho provato in 5 giorni, ma credetemi cercherò di essere più comunicativo che mai.
A tutti voi, amici miei, auguro una favolosa settimana, a presto.

di ritorno....

Written on 1:02 PM by my blog


Eccomi di ritorno dopo una settimana di formazione a Taranto. Il corso è stato davvero duro, tutte le mattine sveglia alle 6.00, colazione veloce e poi di corsa a vedere le varie attività che dovrò coordinare una volta che sarò operativo.
Da un certo punto di vista è stato tutto molto stimolante, cominciare un'avventura ti da sempre gli giusti stimoli e le motivazioni adeguate per essere efficiente e lavorare nonostante la stanchezza e il poco sonno.
La città di Taranto è molto bella, il lungomare fantastico, la citta vecchia il ponte girevole, sono luoghi che lasciano senza fiato. Poi le persone sono accoglienti e molto ben disposte, anche se a dirla tutta non ho capito molto del loro dialetto: avete presente Lino Banfi, beh in quel caso è dialetto barese, bene quello di Taranto è caratterizzato da vocali chiuse, i primi giorni è stato un vero rebus, ma alla fine qualcosa la riuscivo a capire.
Ho alloggiato in un hotel 4 stelle con piscina, ma niente bagno ho dimenticato il costume, con una collega di Lecce molto simpatica. Solo il maitre dell'albergo lasciava a desiderare, non mi degnava di alcuna attenzione si preoccupava solo della collega. Direte che è normale, ma che cavolo anche io ero un ospite e per tanto degno di attenzione, ma lasciamo perdere.
La settimana è stata caratterizzata da un caldo pazzesco, sembrava di essere quasi in estate, certo che questo inverno è davvero strano.
Vedere il mare calmo, brillante quasi specchio alla luce del sole, passeggiare con la sola camicia, ti fa venire voglia di distenderti su una spiaggia, di rosolare un pò e poi tuffarti nelle acque calde e accoglienti del mar Ionio.
Vi devo confessare che lunedì avevo un pò paura per l'incertezza di cosa mi aspettasse, per il luogo, per le persone che avrei incontrato.
Le prime ore sono state allucintanti( in senso positivo)ma grazie al senso di ambientamento e alla mia capacità di essere "pagliaccio", cioè di sdrammatizzare tutto, di fare battute con gli altri, di entrare subito in sintonia, tutto è filato per il verso giusto.
Se c'è una caratteristica di me che adoro è quella della forte socializzazione, per intenderci riesco a diventare parte di un ambiente in poco tempo, mi intrego facilmente, mi trovo a parlare con persone sconosciute senza rendermene conto.
A dire la verità il primo giorno sto sempre un pò a guardare, poi mi tuffo in modo sconsiderato nelle conoscenze.
Questo è uno dei motivi perchè ho scelto di fare un tipo di attività commerciale, cioè per conoscere persone nuove, per affilare le mie tecniche di comunicazione, per aumentare la mia capacità di capire gli altri, di conoscere nuove realtà.
Ieri sera verso le 18.00 il Capo mi ha comunicato che la prossima settimana starò di nuovo a Taranto, il corso prosegue per approfondiere aspetti del campo commerciale e istruttorio, quindi avrò un'altra settimana per conoscere Taranto, fare delle foto e postarle sul blog e sul mio album on line.
A proposito da una settimana sulla sinistra del blog trovate una foto e il titolo " guardate il mio album fotografico on-line", basta cliccare sulla foto e accederete alla pagina che ne contine altre 40 circa. Sono foto fatte da me e da amici e sono dedicate a posti straordinari da noi visitati. Lo spazio è offerto da Picasa, il software di Google per le immagini che vi consiglio per la semplicità e la leggerezza. Questa delle foto on-line è un nuovo servizio che si evolverà con il tempo, che ho scelto perchè si integra bene con il blog.
A proposito questo posto mi è mancato, e mi sono mancate le parole di chi passa spesso e lascia un ricordo. Anche la prossima settimana starò via, ma per voi avrò sempre un pensiero, spero che la vostra settimana sia andata bene e mi vi auguro che il fine settimana sia piacevole e straordinario. Il mio sarà tutto relax e forse qualche sorpresa, speriamo.

Torno subito...credo.....

Written on 3:15 PM by my blog


Stamattina, mentre ero seduto sulla poltrona del barbiere, mi sono guradato allo specchio. Non è che non lo faccia tutte le mattine, ma certe volte si è più riflessivi di altre, o meglio si è maggiormante propensi verso un'analisi di se, dell'immagine riflessa in quello specchio, che come una verità scomoda, non puoi evitare, tanto ce l'hai fissa davanti a te. Non ti resta che fissarti negli occhi e accedere al vuoto dei pensieri.
Guardo tranquillamente quei lineamenti familiari, quel viso che col tempo è cambiato, che lentamente ha assunto una certa familiarità con quello che sono adesso.
I capelli sono cortissimi, e pensare che 4 anni fa li portavo lunghi fino alle spalle e mentre i miei coetani lottano con la calvizia, io lotto con i miei che crescono in modo impressionante, ma non me ne lamento, anzi.
Ma non ho visto solo questo: nel mio viso, nei miei occhi, nel colore della mia pelle, nella barba un pò più folta, nelle basette che non cresceranno mai, nella pancetta che ogni inverno spunta per poi scomparire in primavera, negli occhi sognanti e segnati dalle borse, ho visto il mio viso mutare con gli anni.
E' stato un flashback continuo,come se mi vedessi partire dall'adolescenza fino ad adesso, in quel frangente ho capito quanto gli avvenimaneti mi hanno segnato. Mi sono rivisto meno spavaldo di una volta, più razionale e mediatore, più propenso al compromesso che alla lotta.
Il tempo, ne parlavano con Elys, inevitabilmente ci provoca ansia, tensione, ci fa capire che per quello che vogliamo realizzare bisogna aspettare, ti fornisce una misura errata di tutto ciò che desideri essere.
Siamo troppo spesso imprigionati in schematiche procedure di felicità, fai questo e otterai quest'altro, ci ritroviamo un giorno davanti ad uno specchio, e soffermandoci su quello che siamo non ci riconosciamo, o meglio troviamo deluse le apsettavive del passato.
Dal viso, dagli occhi, dai capelli, dalle mani, riusciamo a percepire il nostro senso attuale, è un viaggio intimo e particolare. Certo quando abbiamo la certezza di quello che siamo, la percezione del nostro spazio, la reltà si confronta con il desiderio di essere, con il sogno che volevamo realizzare.
Capirsi, accettarsi e crescere sono tappe fondamentali e non scontate, forse ogni tanto, al dispetto di un tempo che scorre inesorabile, ci dovremmo fermare e capire a che punto siamo arrivati.
Vi garantisco che le sorprese sono davvero tante. Oggi mi sono rivisto con gli occhi di un diciottenne, quando sognavo di cambiare il mondo, e per certi versi ho provato compansione per quella parte di me che ha smesso di sognare.
Ma questo non vuol che la prossima volta che sarò seduto sulla poltrona del mio barbiere non rivedrò quell'anima combattiva rinata e pronta a cambiare almeno il mio di mondo.
Sinceramente qualche volta mi capita di sentirne la forza e di seguirne le pulsioni: è come se mi trovassi immerso in uno spazio parallelo e mi vedessi compiere i passi che ho sempre voluto fare.



Comunicazione di servizio:

Il blog resterà chiuso fino a sabato prossimo a causa del corso di formazione che lunedì comincerò a Taranto. Non credo che avrò modo di postare e scusate se non passerò dai vostri blog. In fin dei conti credo che una pausa ci voleva davvero, questo posto sta diventando importante per me, un luogo di confronto e di analisi, ma anche una valvola di sfogo eccezionale.
Vi auguro una settimana fantastica, mi mancarete, mi mancerà questo posto.

Oggi non mi va nulla

Written on 8:55 PM by my blog

Stasera non mi va di scrivere niente. La giornata è passata quasi inutilmente e fra il nervosismo generale. Mi sono alzato stamattna ed ero già strano annoiato, poi tutto il pomeriggio in ufficio non ha fatto che aumentare il mio desiderio di stare isolato per un pò.
Arrivo a questo fine settimana con il fiato corto, con l'acido lattico alle stelle, con tutto quello che volete, ma voglio solo respirare e riposare.
Vi lascio con questa canzone, gustatevi il video, perchè mi risuona in testa da stamattina, quindi non ho avuto scampo, la dovevo postare sul blog.
Oggi manifesto anche io contro non lo so, facciamo tutto,così non lascio nulla. Buon ascolto.



P.S. : Dato vedrete partire ( un pò confuso all'inizio) un live della Bandabardò tengo a sottolineare che è una cover di Daniele Silvestri, almeno credo, sono ben accette precisazioni a riguardo, ma video di Silvestri non ne ho trovati. In tutta sincerità la versione della Bandabardò non dipiace, anzi con loro ho riscoperto questa canzone.

mercato di paese e casa

Written on 5:45 PM by my blog


Non ho mai sopportato i mercati che si tengono nei paesini durante la settimana. Il perchè di questo mio odio verso le bancarelle non lo so, forse non ci trovo nulla di interessante, forse perchè da piccolo non ci sono mai andato, e se escludiamo quello che si tiene in onore del Santo del mio paese non vado mai al mecato. Fatto sta che non amo quel tipo di marasma, non sono un misantropo, solo non riesco a scegliere nulla in quella confusione.
Le persone ti sbattono addosso, si spingono per vedere la merce, gli ambulanti urlano per attirare l'attenzione, le signore ne approfittano per fare conversione e spettegolare sui poveri malcapitati di turno.
Se ci penso bene la mia riluttanza potrebbe trovare una spiegazione logica in qualche disavventura avuta da bambino, mi immagino la scena: io nel passeggino e mia madre ferma a parlare con qualcuna delle sue amiche, un piccolo bambino intimorito da tutte quelle urla e dimenticato vicino alla bancarella dell'ambulante di intimo: mutande, calzini, reggiseni, e così via.
Almeno sono ancora caratteristici e hanno qualcosa di antico, ancora puoi trovare il fabbro, il contadino e il calzolaio, che vendono i frutti del loro lavoro. Questo sicuramente rappresenta un bell'aspetto, il ricordo di quello che eravamo.
La bancarella che non capisco è quella della mucica, dove si vendono cassette vecchie e contraffatte ( fragandosene della legge) compilation della "calabrisella", Nino d'angelo, Mario Merola, e tanti altri.
Ma in un periodo in cui tutta la musica è a disposizione( legalmente o meno) sulla rete, che senso ha tutto questo? Si capisco che è un'altra forma di divulgazione della stessa, ma non cambia mai, che mi ricordi è sempre quella, non c'è il rischio di rimanere legati ad un vecchio modo di comunicare.
E' vero che non si deve mai dimenticare da dove si viene, ma esagerare nel voler tramandare solo quello senza la prospettiva di un'evoluzione è una forzatura fuori da ogni logica.
Oggi ho deciso dove andrò ad abitare, se il lavoro andrà bene cercherò una casa in paese vicino al mio attuale ufficio. Il paese si affaccia sul mare ionio, è fantastica l'idea di svegliarsi la mattina è guardare il mare, sentirne il profumo deciso, carpire il suo umore dal colore delle onde, fare una passeggiata sulla spiaggia e buttarsi nelle sue acque appena il tempo lo consente, trovare un pescatore di fiducia e la sera preparare un pò di pesce bagnato da un bicchiere di vino bianco, addommentarsi con rumore delle onde e del vento che rischia di spaccare i vetri, sedersi sulla spiaggia una notte di luna piena con al tuo fianco la persona adatta, e non pensare a nulla se non a noi immersi in quel posto.
Stamattina, mentre il vento mi avvolgeva e a tratti quasi mi spostava, pensavo a tutto questo, mi pregustavo la mia dolce libertà in una casa sulla spiaggia ( grazie alle case abusive tutto ciò è possibile), la possibilità di impostare la propria vita seguendo i ritmi personali.
Oggi guardando la spiaggia ho avuto la netta sensazione di capire il significato della canzone " mare d'inverno", ripetevo a mente le parole e ne ascoltavo la musica. Nonostante il sole e il clima primaverile ( 22° gradi vi sembrano una temperatura invernale, ed erano solo le 9.30) la malinconia che si respirava sul quel lungomare faceva una coppia perfetta con il umore stranito e nostalgico: è stato amore a prima vista, un colpo di fulmine per un posto che sento adatto per vivere, dove poter rriprovare emozioni a lungo desiderate.

Una frase del maestro: un pensiero prima di dormire

Written on 8:44 PM by my blog






"La persiana sbattè con violenza contro il muro e

Montalbano di scatto si susì a mezzo del letto, gli occhi sgriddrati dallo spavento, persuaso, nel fumo del sonno che ancora l'avvolgeva, che qualcuno gli avesse sparato. In un vìdiri e svìdiri il tempo era cangiato, un vento freddo e umido faceva onde dalla scumazza gialligna, il cielo era interamente coperto di nuvole che amminazzavano pioggia"
Tratto da "Il ladro di merendine" di Andrea Camilleri

Una strana, ma dolce giornata

Written on 8:36 PM by my blog


Ufficio ore 15.00 .
Stamattina, appena sveglio, ho avuto la sensazione di cominciare una giornata già vissuta. L'impressione era quella di trovarsi immerso in un insieme di colori, profumi, abitudini che facevano parte di un ricordo lontano. Preso da questa atmosfera tutto è cominciato a scorrere a rallentatore: il viaggio in autostrada verso il lavoro, la musica che faceva da colonna sonora, il freddo, la pioggia, la stanchezza.
Non ho capito bene perchè ho avuto questa sensazione, forse qualche sogno fatto nella notte e che ora non ricordo, forse perchè la routine della vita ti riporta a provare sempre le stesse cose, ma in cuor mio so che non è solo questo.
Mi sono trovato verso le 12 in un posto di mare bellissimo. Affacciato sul lungomare lo spettacolo era da infarto: il mare era calmo, bellissimo, suscitava una reazione smodata, buttarsi senza motivo, senza vestiti, nelle sue gelide acque, ascoltare, immersi, il rumore di sottofondo. Si vedevano alcuni pescatori sulla riva e tanti gabbiani, che in colonie più o meno numerose, occupavano gran parte della spiaggia. Avrei voluto fare una foto, ma ho preferito raccontarvela, mi sarebbe piaciuto fermarmi là per un pò, ma ho solo avuto il tempo di una sigaretta e sono partito.
Adesso in ufficcio, mentre scrivo queste righe che pubblicherò stasera, ripenso a quello che ho provato stamattina, e che tutt'ora non mi ha abbandona.
Non riesco a capire il motivo di questa agitazione, di questo peso sullo stomaco, ma non è qualcosa di negativo, sento che deve succedere qualcosa e in un certo senso è come se avessi già vissuto questa situazione.
Forse risulterà complicato da capire, me è così, molte volte quando mi deve succedere qualcosa, inconsapevolmente la comincio a vivere prima che questa accada. Mi preparo ad accoglierla dentro la mia vita.
Le sensazioni frutto del nostro vivere quotidiano creano una sorte di sistema ricettivo alle novità, che basta veramente poco perchè queste diventino subito parte di noi.
Una sorte di dejà-vu che non ti lascia scampo, ma allo steso è sintomatico del fatto che viviamo speso le stesse emozioni magari negli stessi periodi dell'anno, ma di volta in volta cambia sempre qualcosa, ma l'impressione di averlo vissuto è così forte che per un momento rimani immobile.
La giornata si sta conludendo, e stasera tornando a casa pensavo a tutto questo, a quante volte mi capita di sentirmi così,a quante cose inconsapevolmente diamo risposta, vivendo senza capire le conseguenze di quello che desideriamo.

Il vecchio ubriacone

Written on 6:44 PM by my blog


Stasera non mi va di scrivere, quindi vi lascio dei pezzi tratti da un libro di un autore ( già trattato) che in certi casi riesce ( o meglio riusciva) ad essere diretto e brutale, ma allo stesso tempo essenziale e fantastico. Ve li dedico con la speranza che vi stimolino una sorta di reazione creativa, che sia in grado di farvi guardare le cose da un altro punto di vista. Buona lettura.


"...L'amore è una forma di pregiudizio. Si ama quello di cui si ha bisogno, quello che ci fa stare bene, quello che ci fa comodo. Come fai a dire che ami una persona, quando al mondo ci sono migliaia di persone che potresti amare di più, se solo le incontrassi? il fatto è che non le incontri..."
Tratto da Colpi a vuoto in Musica per organi caldi
di Charles Bukowski



" ... Comincio a sentire una poesia quando ancora è lontana. Mi si avvicina come il gatto su un tappeto. Delicatamente ma senza alterigia. Ci mette sette o otto giorni ad arrivare. Io vengo presa da una piacevole agitazione, da una sorte di eccitazione. E' una sensazione tutta particolare. So che è lì. Poi tutt'a un tratto si impradonisce di me ed è facile, così facile. La gioia di creare una poesia è un sentimento regale, sublime!..."
Tratto da L'intervista in Musica per organi caldi
di Charles Bukowski

Una serata sul filo del rasoio

Written on 12:01 PM by my blog


Ormai, giocare a carte nel periodo natalizio, è una tradizione consolidata. Un gruppo di amici che si ritrova intorno ad un tavolo, con un mazzo di carte al centro, un pò di moneta, lasigaretta pronta, il rum&coca a portata ti mano: l'atmosfera che ti da l'impressione di trovarti in un film americano, dove si va avanti a colpi di bluff e di minacce.
Vi devo dire che è piacevole confrontarsi in questa situazione, mostrare le proprie capacità di gestire gli altri e tornate in cui non ti arriva una carta, è davvero cosa di non poco conto. D'altra parte non è possibile fare bluff poichè ci sono dei giocatori inconsapevoli che a dispetto delle carte uscite e delle puntate altrui vanno lo stesso fino alla fine. Quante risate e che confusione, a metà nottato avevo un mal di testa impressionante, la stanza ormai era piena di fumo, mancavano solo i sigari, le belle donne di contorno e sarebbe stata una nottata tipo Las Vegas.
Non facciamo puntate altissime, è solo un modo di stare insieme e di farsi quattro risate, certo che se non si sta attenti si finisce col perdere un sacco di soldi, almeno per quanto mi riguarda perdere 50 euro al gioco è troppo, non lo concepisco.
Alla fine la nottata si è chiusa con un guadagno di 5 euro, poco ma le vincite non sono state elevate, segno di equilibrio e di poche pazzie.
Quando alle 5 abbiamo deciso di smettere gli occhi ormai erano rossi, la testa viaggiava verso il dolce riposo, la notte era fredda con un cielo stellato e una bellissima luna, con una luce che senmbrava fosse giorno, l'erba sul ciglio della strada era bianca. L'ultima notte di gioco d'azzardo è finita in una cornice quasi romantica.
Buona giornata.

un giorno, per caso

Written on 7:44 PM by my blog


Un giorno capirò tutto quello che mi sta succedendo. Probabilmente quando vivi un momento di grandi cambiamenti non ti rendi conto della direzione che stai prendendo.
In cuor mio spero che quella direzione rispetti la mia idea di vita, ma sarà solo il punto di arrivo a darmi un'immagine precisa e tangibile.
I cambiamenti riguardano me e soprattutto le persone che mi circondano. Mi sento piccolo davanti a questo scenario e molte volte non riesco ad essere razionale per quanto vorrei. Il lavoro è stato un bel passo avanti, se considero che un mese fa giravo per l'Italia a fare selezioni, oggi mi trovo davanti a un lavoro a tempo indeterminato e mi sento sollevato e stimolato. Mosso dalla volontà di stupire me stesso e gli altri, di avere, per una volta, l'opportunità di fare vedere chi sono. La formazione, sia umana che tecnica, l'ho avuta con il mio precedente lavoro, mi ha permesso di capire le mie potenzialità, mi ha fornito i giusti mezzi per essere sicuro.
L'anno scorso, passando da questo blog, avreste visto una facciata completamente diversa della mia vita, forse perchè non riuscivo ad immaginare bene il mio futuro, in questo momento riesco a dare un senso maggiore a quello che faccio, e cosa importante, migliore a quello che verrà. Sicuramente sono meno fatalista e non accetto più di buon grado quello che mi capita, ma preferisco lottare per cambiarlo.
I momenti difficili ci saranno sempre, ma li accoglierò come occasione per migliorarmi, per crescere.
Di conseguenza questo posto avrà, col passare del tempo, un'importanza maggiore, dovuta ad una maggiore voglia di comunicare, di trasmettere positività.
Vi confesso una cosa, stamattina avevo deciso di chiudere per un paio di settimane il blog per il semplice fatto che mi mancavano delle idee originali, per la paura di essere ripetitivo. Mentalmente sentivo il bisogno di una pausa lunga, ma non ci sono riuscito, la giornata è stata troppo stimolante, ancora una volta ho affrontato direttamente le mie perplessità e le ho risolte, solo in parte vero, ma le ho esposte con la giusta determinazione.
Un giorno, ne sono sicuro, guarderò questo momento, questi 15 giorni ( da natale all'epifania 2006/07)e per caso mi renderò conto di quanto sia stato importante per il mio futuro.
La sicurezza dipende dal fatto che davvero molte cose stanno cambiando, che mi sento meglio io, più determinato e determinate nella mia vita.
Alla fine non conta essere bravi o migliori, l'importante è avere dei risultati. Anzi, nella vita, quello che conta è avere un'idea pe cui vivere, poche persone per cui daresti la vita, una persona a cui dai te stesso.

Written on 12:17 PM by my blog

Il futuro

Written on 8:14 PM by my blog


La prima settima di lavoro è ormai finita. Dopo un'inizio sottotono ho conosciuto meglio la mia collega, mi ha racconato un pò di cose sull'attività e sulla società e dopo un confronto di un paio di ore arrivo a questo fine settimana con più chiarezza e sicurezza. Il corso a Taranto è rimandato all'altra settimana, per problemi dovuti alle feste non sono riusciti ad organizzare nulla, ma va bene lo stesso continuerò a fare quello che ho fatto in questi giorni.
Per quanto riguarda il resto, ho deciso di prendermi una pausa di riflessione: e se fosse il fatto di uscire da un periodo orribile che mi scambiare lucciole per lanterne.
Poi è giusto andare oltre,cercare argomenti per capire, se la situazione è in stasi?
Penso di no, mi fermerò un attimo, in fondo mi devo proteggere da qualsiasi colpo di coda, altrimenti le ipotesi di alcuni chiaroveggenti( ahhahahh) diverranno realtà.
Mi immagino riflesso in quella sfera di mettallo lucido, mentre parlo e invento scuse, intento a fumare una sigaretta, e lei che mi guarda e con certezza definisce il mio destino.
Alla fine di una settimana troppo pesante, il riposo riesce sempre a delineare nuove prospettive.
Riamango nell'attesa di una calza strapiena, di dolci invitanti, di una giornata che non finisca mai.

Chiave di lettura

Written on 8:05 PM by my blog


Ancora una volta mi ritrovo a qualificare la funzione di questo blog. In teoria non avrei alcun tipo di obbligo nel fare queste precisazioni, ma ritengo che sia importante specificare alcuni dei caratteri fondamentali di questo luogo.
Nasce con la funzione di essere il posto dove mettere tutte le cose che scrivo, dato che sono un disordinato cronico, tendo a perdere tutto quello che metto su carta, quindi quando mi è stato offerta questa possibilità ne ho approfittato subito. Infatti amo rileggere quello che scrivo, per capire dove sbaglio, dove posso migliorare, oppure semplicemente per ricordare un detrminato momento della mia vita. Non riusciamo a ricordare tutto quello che proviamo, ma basta qualcosa di tangilbile per evocare dei momenti. Inoltre avevo bisogno di urlare la mia rabbia senza chiedere il permesso e senza per questo passare per pazzo.
Inoltre dobbiamo sempre considerare che qualunque cosa esprimiamo è il frutto della vita, dei momenti che passiamo, e questo posto è il luogo dove riporto le mie angosce, le mie gioie, i miei dubbi e miei sogni.
Non sono un pessimista nato, ma se passi un brutto momento è molto probabile che non scrivi un inno alla gioia o alla vita, in quel caso sarei stato un incoscente, mi sarei preso in giro da solo.
E' vero per molto tempo questo luogo è stato palloso, pesante, inopportuno, banale e quant'altro, ma era il riflesso di come mi sentivo e non lo rinnego. Volendo avrei potuto cancellare tutto, ma sarebbe stato come dimenticare un parte di me.
Ma da un mese è tutto cambiato, mi sono reso conto di ciò, e il blog è evoluto con me. I fatti della vita mi hanno dato ragione, qualcosa è cambiato, io sono meno intimistico rispetto a una volta.
Molte volte posso sembrare un sognatore, un idealista, un coglione, tutto quello che vi pare, ma è solo una percezione dovuta al momento stesso della comunicazione.
Ognuno di noi, d'altra parte, si differenzia rispetto ad un altro (magari alcuni riescono ad essere più simili) sostanzialmente per le esperienze vissute, per i sogni che coltivano, per la volontà che hanno di comunicare con gli altri e per altri mille motivi.
Spesso, troppo spesso, si arriva a generalizzare, a credere di conoscere con troppa semplicità: i giudizi, signori miei, possono essere un ottimo mezzo per arrivare a conclusioni scontate e ovvie, ma sono inutili al fine di capire. Giudicare è una forma di negazione della realtà, poichè si assiste all'omissione parziale della stessa.
Un'ultima cosa: chi scrive un blog si sente un pò speciale, se questo è egocentrismo o mania di protagonismo non lo so, ma alla fine non fa male a nessuno, si parla di sè, ci si confronta con gli altri, semplicemente si comunica al mondo, che si evolve, la propria esistenza.
Questa lunga precisazione nasce dalla volontà di riaffermare il valore di questo luogo davanti a giudizi troppo parziali.
Il problema è il solito, quello che siamo si scontra con la percezione che gli altri hanno di noi, ma mentre nella vita reale questo può essere un problema legato alla scarsa capacità di comunicare di un determinato soggetto, mi trovo di nuovo a sottolineare che questo luogo è un evento parziale è non totale della mia vita. Per quanto mi forzi non può apparire realmente quello che sono da qui, sarà sempre parzziale e limitato alle esperienze trascritte. Certamente ci sono delle linee comuni che ben delineano il mio carattere, ma i giudizi finali lasciamoli fare a chi di competenza. Prendete questo blog per quello che è: il contenitore dei miei pensieri, un rifugio, un posto dove parlare con amici.
L'intervento in tel senso era doveroso, anche se non ero obbligato a farlo, spero di essere stato chiaro, soprattutto per chi ne è stta la causa.

Un sogno, forse un incubo direi...

Written on 5:54 PM by my blog


Non so se vi è mai capitato di alzarvi la mattina di pessimo umore, di cercare di realizzare, ancora sotto le coperte, il motivo di quello stato.
Mentre ti rigidi fra le calde lenzuola, sentendo fuori il vento che urla, ti ricordi del sogno notturno, o meglio metti insieme alcuni fotogrammi che ti sono rimasti impressi, quelli che poi determinano la giornata nera.
Li ripassi decine di volte cercando il motivo profondo per cui quella bestia di inconscio avrebbe dovuto farti pensare a determinate situazioni o persone.
Ecco stamattina, con la faccia segnata dal cuscino,i capelli sconvolti, gli occhi ancora chiusi, ho pensato per alcuni minuti al sogno che avevo appena fatto.
In verità, mi ricordo solo due momenti, due episodi, ma entrambi mi hanno dato un fastidio incredibile. Ho rivisto persone che non pensavo, che mi hanno fatto del male, una è responsabile di uno dei periodi più complicati della mia vita.
Il fatto di averla vista felice nel sogno mi ha fatto innervosire.
Ma è possibile che mi deve rompere le scatole anche quando dormo?
Di conseguenza per un paio di ore sono stato intrattabile, meno male che viaggiando ho limitato i contatti con le persone. In effetti me la potevo prendere solo con la radio, ma pippo pelo, su radio kisskiss sa tirarti su, ve lo garantisco.
Ho sempre pensato che ricodare i sogni che si fanno durante il sonno sia una sensazione particolare, è come se vivessi in un universo parallelo, dove continua una vita diversa, dove si realizzano quasi le stesse cose della realtà, ma con meccaniche e significati differenti.
L'agente Mulder( quello di X-files), in una puntata della serie, ha detto una massima che mi è rimasta impressa e che mi piace ricordare quando non capisco i sogni:

"... i sogni sono le risposte alle domande che ancora non ci siamo fatti..."

Sarà vero o no, ma preferisco pensare di avere in anticipo le risposte da dare, sarebbe bello anticipare la vita. Alemno eviterei di fare spiacevoli incontri, come in quell'incubo notturno.

udite, udite

Written on 8:16 PM by my blog

Primo giorno di lavoro

Written on 6:18 PM by my blog


Eccomi di ritorno dal mio primo giorno di lavoro. In verità non è che ho fatto molto, anzi nula, questa settimana serve per ambientarmi, per comprendere l'attività stessa.
Non è una sorpresa ne ero a conoscenza, il vero lavoro comincierà dalla settimana prossima quando farò un corso intensivo a Taranto, per capire come si svolgerà nei dettagli la mia futura vita lavorativa.
Ho conosciuto la collega che mi affiancherà, siamo solo noi due a reggere un'agenzia su un territorio molto vasto. Questo da un lato mi spaventa, dall'altro mi esalta: potrò dimostrare le mie capacità e se me ne danno l'opportunità far crescere la stessa agenzia.
Questo lavoro rappresenta sicuramente un passo importante per la mia neonata carriera, se riesco a fare sviluppare l'attività potrò in futuro vantare pretese maggiori e aspirare a ruoli più complessi. Veramente anche questo è complicato, se ci penso mi rendo conto che ho scelto un altro lavoro che mi metterà a dura prova, mi metterò di nuovo in discussione. Immaginate di dover tutti i giorni promuovere la propria attività, di incontrare persone scontanti e nervose, ma è il bello di questo lavoro, o del commerciale in genere. Di contro, molto spesso si incontrano persone interessanti e stimolanti.
Le mie aspettative, come vedete sono alte, ma sono convinto che se riesco a fare questo potrò un giorno avere la giusta competenza e conoscenza per creare qualcosa di mio.
Inoltre, cosa importante, questo lavoro mi serve tantissimo: alla fine ruscirò a realizzare quello che mi sono proposto, e guarderò la faccia di chi mi ha scartato ritendomi un perdente mentre si contorce in una smorfia di incredulità e paura.
Se vuoi qualcosa la realizzi, ne sono convinto.

un pensiero per me

Written on 6:06 PM by my blog


Finalmente domani comincio il mio nuovo lavoro. Vi garantisco che non vedo l'ora di iniziare quest'avventura, di alzarmi la mattina presto e tornare la sera tardi, di incontrare persone gradevoli e altre antipatiche.
Diversamente avrei imprecato per il fatto di iniziare a lavorare quando gli altri sono ancora in ferie, ma adesso ho troppa voglia di mettermi in gioco, di imparare una nuova attivita, di portare con me la mia epserienza precedente.
Le prossime due settimane saranno di studio, probabilemnte mi troverò da solo in ufficio, affiancato di volta in volta da qualche responsabile, e cercherò di capire come funziona.
Quest'offerta è arrivata nel momento in cui stavo per partire per Milano, non lo so è stata quasi una possibilità insperata che mi apre orizzonti più certi e sicuramente meno solitari.
Il lavoro, oltre ad essere necessario per il naturale sostentamento, diventa fondamentale per capire chi sei, per scoprire i tuoi limiti e i punti forti.
Porto con me l'esperienza fatta in precedenza perchè mi ha insegnato a lottare e a risolvere le situazioni. Mi ha dato i giusti mezzi per trattare con le persone, per risolvere le loro problematiche. Forse è quetsa la caratteristica del mio vecchio lavoro che mi manca di più: conoscere sempre nuove persone, instaurare con loro un rapporto di stima. Immaginatevi di parlare per 30 minuti con persone che non conosci che hai contatto per proporgli dei servizi, persone inizialmente diffidenti che diventavano rispettabili clienti.
Il lavoro che andrò a fare mi permetterà lo stesso di conoscere nuove persone e di sviluppare il lato commerciale dell'offerta( che mi affascina sempre di più) ma per il momento è un pò oscuro.
Domani mattina, giacca e cravatta, barba appena fatta, sarò pronto a rimettermi in gioco. Fatemi gli auguri.

sono sveglio

Written on 4:19 PM by my blog


Adesso che sono sveglio, dopo che gli effetti dei brindisi notturni sono quasi svaniti, vi racconto il mio capodanno. Sinceramente stamattina non ci riuscivo, ve ne sarete accorti dal post. Ma quello che conta è il pensiero: volevo fare gli auguri.
La serata è cominciata con il classico cenone, ricco di infinite portate, che poi non si capisce perchè ci si riduce a mangiare così tanto. In famiglia ovviamente. In tutto 15 persone.
Abbiamo scherzato, mangiato, bevuto, festeggiato, insomma il classico cenone in famiglia.
Ma il meglio doveva arrivare. Infatti verso l'una saluto tutti e mi diriggo al locale del mio amico, chiuso per l'occasione. Abbiamo organizzato un piccolo veglione fra amici, con tanto di deejay, luci, casse.
Da lì in poi è stato una nottata fantastica: si è ballato per tutta la notte, ridendo come scemi per ogni cosa, contenti di aver organizzato qualcosa di unico per festeggiare il nuovo anno, per brindare all'amicizia.
Probabilmente abbiamo bevuto un pò, ma senza esagerare, senza degenerare nei classici effetti della sbronza.
Alle 5.00, sudati persi e stanchi, a gruppi ci siamo messi a giocare. Alcuni hanno optato per il mercante in fiera, ma dato che non c'era la gatta nera ho preferito non partecipare. Invece ho giocato per 2 ore a Stop ( alcuni lo chiamano 55, si gioca con le carte napoletane e l'obiettivo è quello di totalizzare 55 con tre carte dello stesso segno, seguendo i valore che le carte hanno a scopa). Ho cominciato subito a perdere, in 1 ora ero sotto di 25 euro, ma ci stava perchè venivo da tre serate fortunate ( in tutto avevo vinto 100 euro) ed ero consapevole che prima o poi avrei pagato quella fortuna.
Ma Stop è un gioco imprevedibile, infatti alle fine( alle 7.00) ho perso solo 5 euro, quindi nella seconda ora ho vinto 20 euro, non male direi.
Appena usciti dal locale ci siamo accorti che era giorno, che bella sensazione, il cielo era coperto e pioveva, ma si stava bene. Un'ultima chiaccherata e poi a casa.
Lungo la strada verso casa, ho pensato alle persone che non erano potute venire a festeggiare con noi, ho pensato a quella che mi sta facendo esaurire, con un sorriso
, al suo mex, al mio desiderio di sentirla.
Arrivato a casa non avevo voglia di dormire, ero stanco, ma avevo l'esigenza di stare sveglio come se fosse necessario, non vi so spiegare. Avevo solo voglia che questa giornata non finisse mai.
Questo credo che sia il segno di quanto sia stata bella questa notte. Molte volte basta la semplicità dei luoghi, la magia delle persone per rendere una notte indimenticabile.

Buon 2007

Written on 12:44 PM by my blog


Buon anno a tutti cari amici che passate da questo piccolo blog. Con la testa ancora stordita dai festeggiamenti di stanotte, dal fatto che sono tornato alle 7.30 del mattino e mi sono appena alzato, dai troppi brindisi fatti in nome del nuovo anno.
Ma nonostante tutto questo non potevo non dedicare un pensiero a tutti voi. Spero che per tutti sia un anno speciale, ricco di meravigliose sorprese, di attimi intensi che tolgono il respiro.
Dopo tutti questi festeggiamenti è giusto fermarsi un pò, con la faccia distrutta e il mal di testa, la pancetta e tutti i dolci rimasti sotto l'albero, e prepararsi ad affrontare di nuovo la routine di sempre.
Auguri di nuovo, buon 2007 a tutti.