un lunedi' diverso

Written on 8:47 PM by my blog



L'inizio della settimana lavorativa di solito è davvero traumatico.
Dopo le belle dormite di sabato e domenica, i momenti spensierati, si ricomincia con la solita routine.
Stamattina sapevo che mi sarebbe toccato un bel viaggio verso Crotone. Di norma ci vuole quasi un'ora e mezza. Tutta colpa di una strada statale sempre strapiena, che passa nei paesini, dove è impossibile superare qualsiasi mezzo che lentamente decide di godersi il paesaggio.
Stamattina sono stato fortunato: ho selezionato la giusta colonna sonora.
Con l'ultimo album di ligabue( La raccolta dei suoi successi "Primo Tempo")a palla in macchina, mi sono lanciato verso un lungo viaggio noioso e solitario.
E' stato un pò come tornare dietro nel tempo. Ho conosciuto Ligabue duranti i primi anni del liceo, quando praticamente ha cominciato ad avere successo con "Buon compleanno Elvis". Da allora è stato la colonna sonora e delle serate passate con gli amici a cantare, con un pò di birra in corpo, ma tanta voglia di urlare al mondo la nostra indipendenza. Lo sapete che cosa si pensa quando si è adolescenti.Ci si sente un pò speciali, dotati di grandi aspettattive, confondendo spesso i sogni e la realtà.
Ho rivisto i miei amici di allora, alcuni lo sono ancora adesso, ma altri si sono persi un pò per strada, come è normale che sia. Ho rivisto i momenti divertenti delle gite degli ultimi anni del liceo.
Non è stato un malinconico ritorno al passato, ma uno sguardo curioso sul tempo trascorso. Sapete in quei momenti mille pensieri ti passano per la testa, mille sensazioni, mille ricordi.
E poi quando è partita Bambolina e barracuda l'estasi è arrivata all'apice. Credo che gli altri automobilisti mi hanno preso per un folle. I finestrini erano chiusi, ma immaginate di vedere un pazzo che muove velocemente la bocca, alza le mani, batte il tempo.
Adoro questa canzone, da un senso a quelle che possono essere i diversi aspetti della passione fra due persone. E poi a seguire la magia di Non è tempo per noi, quello che era quasi un inno per noi in quegli anni.Potrei continuare per molto, ma mi basta ricordare queste due.
Ricordare quei momenti, mi ha fatto pensare a com'ero allora e cosa cercavo.Non è cambiato molto da allora. Ho fatto molti errori, e cambiato strada più volte, ma non cambierei nulla di quello che ho vissuto. Gli errori, i sogni, le illusioni, le delusioni, gli amori, le lacrime, il diploma, la laurea, il lavoro.
Non si può capire la felicità senza essere stati male e aver lottato a lungo per cercarla. Ha ragione il mio amore, cerchiamo sempre di essere felici e quando raggiungiamo questo status, capita che ci scappi di mano. Ma non ci arrendiamo mai, la ricerchiamo di nuovo. Ma ogni volta che la ritroviamo la viviamo con maggior intensità e maturità. Non smetteremo mai di voler essere felici. Ma per esserlo dovremmo per forza lottare e stare male. Questa è la vita. Buon ascolto.

Un viaggio

Written on 7:12 PM by my blog


Molte volte la musica riesce ad enfatizzare le nostre più profonde emozioni.
Rimaniamo, spesso, colpiti da una melodia particolare, trascinati dal ritmo, affascinati dalle parole.
Ma più che le parole, la musica riesce ad evocare immagini, posti, persone, situazioni.
Spesso quello che riusciamo a immaginare non è direttamente collegato alle parole della canzone. Non so come spiegarlo, ma ci sono delle canzoni che riescono ad evocare della fantasie nascoste dentro di noi.E' come quando un avvenimento particolare e improvviso riesce ad emozionarci, a farci trascendere la maschera irreale che ci portiamo dietro e a farci rivivere le atmosfere di bambino.
Il video che posterò parla di una guerra assurda, di una tragedia troppe volte ignorata, quella del Darfur.
Ma stasera non voglio parlare di questo, ma vorrei rendere omaggio a questa terra meravigliosa,che ha veramente tanto da insegnarci, persone che lottano, vivono, muoiono, ma che non perdono la capacità di emozionarci.


Una strada stretta. Su entrambi i lati le bancarelle dei mercanti.
I colori intensi, i profumi inebrianti, le spezie, la facce, gli animali liberi.
Le case basse e colorate, la polvere che si alza, le mura bruciate e secche.
Tu che danzi davanti a me.
Mi Guardi. I tuoi occhi grandi sembrano misteriosi e felici.
Le urla dei mercanti fanno da colonna sonora.
Mi stingi, balli intorno a me.
I tuoi capelli creano un vertice di colori.
Il tuo profumo intenso mi inebria.
Parto con te, mi unisco al tuo corpo.
Siamo un'unica cosa, in un solo vortice voliamo sopra le case colorate e basse.
Il caldo, le oasi, il deserto,
la vita, tutto intorno sa di mistico e misterioso.
La tua anima, la mia, confuse,
si fondono in un gioco di luce e colori.
Voliamo lontani,
liberi di essere noi,
in un paese finalmente libero.







Finalmente

Written on 1:02 PM by my blog


E' complicato scrivere di nuovo sul mio blog, dopo essere stato assente ormai per molti mesi.
Ci sono persone che invano sono passate, che non rotorneranno più, ce ne sono altre che hanno scritto, ma alle quali non ho risposto. Mi dispiace non averlo fatto, ma in determinati momenti le parole sembrano contare veramente poco.
Stamattina la persona protagonista dei miei ultimi scritti mi ha fatto notare che dovevo scrivere di noi, per fare capire che l'amore non è sola sofferenza, o sogni, ma soprattutto è fatto di cose concrete di attimi che non finiscono mai, di una storia che nonostante le difficoltà va avanti e si evolve.
In questi ultimi due mesi sono successe veramente tante cose, molte davvero inaspettate. Pensavo di avere perso l'unica persona che mi stava facendo uscire da un momento tormentato, invece l'ho trovata ancora di più.
Tutto quello che è successo fra di noi è stato magico: i baci,gli abbracci, il ritrovarsi, il vivere momenti unici.
Tutto. Neanche nel sogno più idealizzato avrei immaginato di viverla così.
Non avrei immaginato di trovare una persona che riuscisse a capirmi in tutte le mie paure, che riuscisse enfatizzasse le mie sicurezze.
Se dovessi in poche parole descrivervi quello che provo, mi troverei, sinceramente, in difficoltà. Questo perchè lei è reale, l'amore che provo, che proviamo, supera quello che le parole possono esprimere semplicemente.Perchè c'è quella corrispondenza di sentimenti, di sogni, che rende tutto fantastico.
In tutta onestà non mi capitava da tanto tempo di innamorarmi così, e per quanto molte volte fa paura darsi completamente ad una persona, è necessario questo piccolo rischio per amare concretamente.
Non ci si rende molte volte conto delle difficoltà che si devono superare per essere felici, ma bastano gli occhi di Rosa, i suoi baci, la sua voce allegra,per rendere la mia giornata migliore.
Non scegliamo la persona di cui innamorarci. Ci innamoriamo e basta, la vita non è uguale per tutti, e non siamo felici tutti allo stesso modo. Magari in mondo ideale la linearità degli eventi rende tutto più semplice. Ma nella vita reale non è così. Questo per dirvi che noi due stiamo vivendo una storia fantastica, ma le difficoltà che ogni giorno dobbiamo superare sono veramente tante. Prima fra tutte la distanza, che molte volte, rende tutto terribbilmente complicato e non ti fa vivere quei momenti che vorresti, magari una semplice passeggiata in centro.
Non so cosa sarà di noi in futuro, ma siceramente credo che adesso conti poco.
Perchè vivere l'amore vuol dire costruire pian piano tutto, avendo paura di sbagliare, di scegliere, di farsi male. Ma senza rinuciare a vivere quella persona che ti rende unica la vita.
Adesso ve la presento con i miei occhi, il nome l'avete già letto, Rosa:

Due occhi incredibilmente grandi,
i suoi capelli sempre così perfetti,
il naso piccolo e dolce.
Un sorriso sempre pronto,
la sua allegria nel raccontare la giornata.
Pronta sempre a stupirmi,
a mostrarmi il suo amore,
a indicarmi la strada del suo cuore,
Insicura, certe volte,
testona molte altre,
il suo accento particolare,
il suo essere un pò narcisa.
Pronta a risolvere i miei dubbi,
ad abbracciarmi quando sono giù,
a fare complotto con mio fratello
per prendermi in giro.
Se dovessi descriverla in un sogno,
direi semplicemente che è una farfalla dai mille colori,
che leggera vola lontano,
e porta con sè una scia vita
che colora inesorabilmente le piante che sfiora.
Se dovessi descriverla con delle parole,
direi semplicemente che è il mio amore.



Questo di oggi è un inno a Rosa, all'amore che proviamo l'uno per l'altra. Semplicemente una testimonianza che si può essere felici solo quando lo si desidera davvero. Superando mille ostacoli, ma seguendo la legge del cuore.

in questo momento.

Written on 10:32 PM by my blog



Sarebbe inutile e patetico fare finta di nulla, nascondersi dietro gli impegni quotidiani, dietro le scuse inutili dettate dal momento. Probabilmente alla fine non importa a nessuno il perchè di questa mia assenza, quindi per quale motivo cercare una valida scusa a questo silenzio.
Che vogliate credermi o no, tutto è dovuto a tante emozioni che ho vissuto, e che sto vivendo, in questi mesi. Forse è solo come guardarsi allo specchio e cercare se stessi, guardare un'immagine riflessa di stessi e vederci solo quello che sentiamo in quel determinato momento.
Tanto tempo è passato, amici miei, e mi scuso con tutti. Mi dispiace se non ho risposto ad alcuni commenti, vi prometto che lo farò dedicando un post per ogni argomento.
Vi lascio un'immagine di quello che sono, ritornerò a pieno ritmo appena riesco a mettere a fuoco determinate circostanze.
Scusatemi soprattutto voi che vi siete allontanati.



Eccoti finalmente:
i tuoi capelli biondi, la tua pelle bianca,
i tuoi occhi grandi.
Sorridi, fai una giravolta,
ed in attimo sei con me.
Mi abbracci forte, quasi perdo il fiato,
le tue labbra si incollano alle mie.
Il tuo sapore, la tua pelle leggermente ambrata,
il tuo odore di cocco,
le nostre lacrime di gioia.
Non ridere del mio imbarazzo,
dei miei occhi che si perdono nei tuoi,
delle nostre mani che, intensamente, si cercano.
Un attimo,
due corpi che si fondono,
un momento che dura in eterno.
Il piacere che segna i nostro ricordi,
le paure che si allontanano,
esistiamo solo noi adesso, per sempre.
La notte scende,
e mentre ti stringo e ti bacio,
so che sarai mia per sempre.


Creative Commons License


Questo/a opera è pubblicato sotto una
Licenza Creative Commons.

un pò di sano e meritato riposo

Written on 9:15 AM by my blog


Dopo una lunga settimana di lavoro, complicata al massimo, in cui non ho avuto neanche il tempo di accedere al blog e postare qualcosa, mi ritrovo domenica mattina presto davanti allo schermo del pc per fare un piccolo resoconto.
Ieri mattina sono stato al mare, l'immagine inserita è il tratto di spiaggia da me preferito. Si trova in un posto un pò nascosto e difficile da raggiungere. Un tratto dove la costa forma un piccolo golfo naturale. Intorno la natura è ancora incontaminata, con tutte piante selvatiche tipo canneti, graminacee, e qua e là qualche lembo di terra coltivato con le primizie estive.
La spiaggia sarà larga una ventina di metri, non è regolare, non viene curata, e alcuni pazzi con le jeep la rovinano continuamente. Ma è un posto rilassante, ideale per riprendere fiato dopo una lunga settimana di lavoro.
Disteso sulla spiaggia non penso a nulla, quasi quasi mi addormento, ancora non c'è la folla di fine luglio e di agosto.
Adoro il mare, la sabbia calda, il rumore delle onde, il vento che accarezza la mia pelle, il sole che svetta in alto e che lentamente colora la mia pelle.
In effetti ormai sono nero, incredibilmente scuro, e sono bastati solo due giorni, o meglio poche ore. Mi piace questo colore, non lo so perchè, forse mi piace l'idea di vedere cambiare il mio viso di tanto in tanto, forse è solo vanità, credo.
Approfitto di questa mattinata per spiegare meglio i post precedenti.
Molte volte nella vita si va alla ricerca di quelle emozioni che ti danno la possibilità di sognare, che ti creano l'illusione di poter realizzare i propri sogni.
Magari tutto parte in sordina e poi con il passare del tempo diventa qualcosa di irrinunciabile.
Credo di essermi innamorato di una ragazza, ma non ne sono completamente sicuro, non so se fa parte solo della voglia di non stare solo, o se è proprio amore.
Poi sinceramente è un pò complicato a dirsi perchè lei abita lontano e quindi lo capirò solo in seguito, per il momento è importante che ci sia una persona che mi faccia sentire unico.
La paura di amare è un senso di inadeguatezza che ti colpisce nel momento di maggiore sicurezza personale, il ricordo di vecchie storie, la paura folle di donarsi completamente ed essere di conseguenza troppo vulnerabile alle naturali complicazioni di un rapporto a distanza.
Ecco perchè alla fine, nonostante un sentimento sia bello e sincero, in alcuni momento bisogna lottare con i propri dubbi.
Credo che quello che conta è il sentimento che si prova e non importa tanto cosa succederà in futuro. E' bello svegliarsi e trovare un suo messaggio, è bello coricarsi ed avere lei come ultimo pensiero.
Comunque vada a finire quello che conta è amare e cercare di mettere da parte tutte le paure del passato per godersi di più il presente.

Buona domenica a tutti.

Tracce di sè

Written on 9:41 PM by my blog


Dopo lo sfogo dell'altro giorno, in cui è emersa una parte della mia attuale sofferenza, mi è venuto da pensare al passato.
Non ho pensato ai momenti complicati ne a quelli felici, semplicemente ho cercato di rivivere le emozioni di determinati periodi per capire questo momento.
Davvero stanno succedendo tante cose, la confusione quindi è tanta, ma la voglia di fare, di superare gli ostacoli rende finalmente tutto molto eccitante.
In questa è normale, penso, che ci siano dei momenti difficili, dei giorni in cui l'unica soluzione sembra mollare tutto e scappare lontano, magari in un posto sperduto dove i ritmi della vita siano un pochettino più blandi e le priorità altre.
Per descrivere questo momento ho inserito un'immagine che dice tutto, non voglio aggiungere altro, vi lascio con una domanda: bastano le tracce di sè per capire da dove si viene e soprattutto per immaginare dove si sta andando? o agiamo in modo inconsapevole, reagendo di riflesso a quello che ci accade?

Buona serata, amici.

Vortice emotivo

Written on 1:42 PM by my blog


Stretto in una morsa di sentimenti contrastanti, mi ritrovo a lottare contro i denomi del passato.
Contro quelle paure, quegli stati d'ansia, che non mi hanno mai abbandonato completamente. Il cuore che batte impaziente di trovare pace, quei battiti che scemano a ritmo alterno per poi improvvisamente aumentare di intensità.
La paura di amare, di esporsi troppo, di dare se stesso per poi trovarsi ancora una volta solo.
Avevo giurato, spergiurato che non l'avrei fatto più. Mi ero ripromesso di stare attento, di andare sempre con i piedi di piombo in qualsiasi storia, in qualsiasi stanza accogliente e calda.
Ma non ci riesco. Non posso stare lontano da quella voglia di amare, da quel desiderio di tornare a casa e parlare con una persona pronta ad ascoltarti, disposta a cullarti in un abbraccio che mi protegga dalla forza devastante di questo mondo.
Ed eccomi lì, al centro di una stanza buia, mentre odio me stesso e le lacrime, che lentamente solcano il viso scuro, sembrano il retaggio di una vita passata a sognare e disilludersi continuamente.
La voglia di urlare al mondo la mia rabbia mi trattiene dal chiudermi in un pianto soffocante.
E' solo quella maledetta paura di amare di restare solo a piangere me stesso che mi costringe a lottare contro l'idea di essere felice.
No, non posso esserlo, ogni volta, ogni cosa, ogni storia, tutto sembra destinato a rimanere costante per sempre.

Le lacrime di un uomo solo,
di una donna triste,
che scaldano le notti solitarie,
non placano quell'insanabile voglia
di vita, di amore,
di vedersi riflesso negli occhi di un altro.
Mentre la notte abbandona la sua sede,
quando il sole già scalda la spiaggia deserta,
il timore di una giornata già vissuta
tormenta il cuore di chi desidera meraviglia.
Il lento scorrere del giorno
maledice un attimo di felicità,
faticosamente atteso.

Ma....che bella giornata di sole

Written on 1:50 PM by my blog



La mattinata era cominciata come al solito.
I tre caffè di routine, nel giro di un'ora appena. Il viaggio in macchina fino all'ufficio ascoltando il cd appena masterizzato, cantando, come un pazzo, torno subito di Max Pezzali, Il destino di un amore di Alex Baroni. Le macchine mi sfrecciavano accanto senza scalfire il senso della mia serenità mattutina.
Tutto sembrava prospettare una giornata deliziosa e leggera. Il sole finalmente si era degnato di scaldare un pò l'aria, il vento, con violenza, piegava la fitta vegetazione. Non sto parlando di alberi, ma di macchia mediterranea, tipica delle zone di fiumara, della costa Ionica della Calabria. Sicuramente chi ha avuto la possibilità di passare dalla mie zone sa di cosa sto parlando.
Poi in questo periodo lo spettacolo è assicurato. Le graminacee selvatiche, l'avena per internderci, assumono quel caratteristico colore giallo oro, gli alberi di ulivo sono carichi ancora dei fiori che piano piano lasciano il posto ai frutti, le cicale in lontanza fanno il solito concertino, che tirano per tutta la giornata.
Beh direte voi, che fortuna che hai a lavorare in un posto che ti permette di vivere a contatto con la natura, a tal punto da apprezzarne le più piccole differenze.
Avete ragione in questo sono fortunato, e la giornata sembrava correre via liscia come l'olio, fin quando un gruppo di manifestanti non ha bloccato le strade principali della città.
Non so neanche per cosa manifestassero, problemi con la regione sembra.
Ma in tutto quel caos, la mia giornata è cambiata.
Un pulman non ha visto la mia macchina e si è tirato via mezza portiera.
Mamma mia che rabbia, questo non ha voluto farmi l'assicurazione, quindi si andrà avanti con l'autodenuncia. La Polizia non è voluta intervenire, minacciandoci che se l'avesse fatto rischiavamo il verbale, la Polizia Municipale non ne parliamo, alla fine ho potuto solo prendere i dati del mezzo.
Ma che bella giornata, sono proprio felice. Beh spero che almeno l'assicurazione non mi dia problemi e che mi riparino al più presto la macchina, visto che lo specchietto non c'è più e che il vetro è rimasto bloccato, e non parliamo della portiera.
Sicuramente qualche evento positivo compenserà questa sfiga con la macchina, perchè mi vengono sempre addosso, non è la prima volta. Almeno voi che potete, fatevi quattro sane risate.

Finalmente a casa

Written on 9:18 PM by my blog



Con una certa emozione sfioro la tastiera del computer.
Se solo penso a quanto tempo è passato dall'ultima volta che ho scritto sul blog mi rattristo, mi vergogno, mi sento abbastanza misero. Non so perchè per oltre due mesi ho evitato di postare i miei pensieri, forse pensavo che fossero tutti banali e scontati. Vedevo negli articoli scritti un'immagine riflessa di me, che troppo spesso non riconoscevo.
Probabilmente, quando si vivono periodi complessi della propria esistenza si arriva a vivere un'idea contorta di quello che si voleva essere: le speranze troppo spesso si mischiano ai sogni, i sentimenti evolvono, si confondono, spariscono.
Molte volte mi hanno detto che fosse un blog triste, personale, troppo chiuso, intimistico. Ma questo luogo , anche con i suoi inevitabili difetti, per lungo tempo mi ha permesso di gridare al mondo la mia rabbia, mi ha dato la possibilità di coltivare i miei sogni, di conoscere persone nuove,care amiche di un lungo viaggio.
Appunto vorrei scusarmi con tutti quelli che sono passati dal blog ed hanno visto un posto immobile, abbandonato a se stesso, lasciato nell'angolo, tra le cose da fare. Quelle che ti riprometti di riprendere giorno dopo giorno e che poi puntualmente non fai mai.
Mi dispiace davvero se per questi mesi sono sparito, ma ne avevo bisogno, ero pervaso da quella voglia di fare impulsiva, dall'idea di cancellare tutta quella routine che mi ricordava un periodo confuso e poco gratificante.
Adesso ritorno in sordina, non so quanti compagni di viaggio ho perso, quanti torneranno a trovarmi, quanti nuovi si affacceranno, so solo che con più continuità e convinzione coltiverò questa mia piccola passione.
Avevo in mente tante cose da dire, ma come se mi trovassi davanti ad amici che non vedo da tempo, basta uno sguardo complice e felice per capire di essere finalmente a casa. Vi garantisco che quest'immagine rende bene l'idea di come mi sento in questo momento.
A presto.

l'uomo solo

Written on 1:59 PM by my blog


Il mare agitanto che urla vicino, le gocce di sale che inzuppano il maglione, le orme pesanti e profonde sulla sabbia bagnata e compatta.
Gli occhi tristi che non guardano l'orizzonte, la testa china, le mani nelle tasche, l'andamento deciso e perso.
I pensieri si affollano nella sua testa, ricorda i giorni in cui tutto sembrava meno brutale, quando in nome di un sogno era capace di affrontare qualsiasi ostacolo, quando perso nei fumi di una gioventù affamata di gloria urlava sotto i palazzi del potere.
Quanto tempo era passato da allora, quante cose aveva fatto. Una moglie, ormai ex, due figli ventenni, un cane, una casa di proprietà, la macchina appena cambiata, un posto fisso in banca, le solite faccie che si alternavano di giorno in giorno. Il caffè, la sigaretta, la sveglia presto, il fine settimana dai suoi, le liti serali con quella che doveva essere il suo amore, e poi un giorno una bravata, un attimo di debolezza ha distrutto tutto quello che avevano costruito.
Il cielo cupo, il vento che aumenta, i pochi capelli che volano a disegnare traettorie improbabili, le macchine che sfrecciano sulla statale. Niente lo distrae, un uomo solo, chiuso nella sua tristezza, con occhi persi, pensa che niente sarà come prima.
La consepevolezza della sua vita, i brividi che attraversano il corpo come scariche elettriche, le lacrime che si confondono con gli spruzzi di mare.
Guarda l'orizzonte blu scuro, si appogia sulla sabbia, piange e ride, alla fine che importa troverà il modo di ridere ancora, ha un debito di riconoscenza verso i sogni di bambino che non l'abbandono mai.
Prende il telefonino dalla tasca, digita velocemente un numero, il telefono suona, una voce femminile all'improvviso: " cara, nonostante tutto, ti amo, sei l'unica ragione di tutto quello che ho fatto e che farò"
Il silenzio dall'altro capo, rotto da un pianto incessante " torna a casa, mi manchi....ti amo".
Lentamente abbandona la spiaggia, la pioggia adesso è intensa, ma non importa, col viso al cielo, ride e urla la sua felicità.



Liberamente tratto dalla fantasia e dall'immagine di un uomo che passeggiava ieri solo sulla apiaggia.

Di nuovo blog.......

Written on 10:58 AM by my blog


Eccomi nuovamente a scrivere sul mio blog dopo una pausa molto lunga. Effettivamente non mi sono reso conto del tempo che è passato dall'ultima volta che ho postato qualcosa, soltanto ieri sera passando di qua ho capito che era il momento di rimettere mano a questo posto.
Sinceramente mi era venuta voglia di chiuderlo, sospendere l'attività per un pò di tempo in attesa di una nuova voglia scrivere, di parlare delle mie emozioni e stati d'animo. Avevo già immaginato i titoloni di sospesa attività, ma poi mi sono reso conto che a questo posto devo tanto, è riuscito nei momenti difficili ad essere la valvola di sfogo delle mie paure,ed ora che tutto sembra essere più lineare non merita una chiusura ma un'evoluzione.
Le ultime due settimane sono state troppo intense sul lavoro, sono state introdotte tante novità a livello operativo e non ho avuto tempo per parlare di quello che stava accadendo nella mia vita, volevo sinceramente evitare qualsiasi forma di banalizzazione della routine lavorativa, magari annoiandovi con le tensioni dell'ufficio, oppure raccontandovi di storie di amore che non nascono mai e si arrampicano sugli specchi senza trovare uno sfogo preciso.
Già, perchè nonostante mi sbatto tanto nell'essere me stesso, non riesco a capire il motivo dell'indecisione femminile, sempre pronte a nascondersi dietro la paura di essere prese in giro dagli uomini, quando in realtà, la verità è che vogliono essere ingannate, illuse e lasciate macerare nel loro complesso mondo fatto di scuse e tanti se.
Con questo non voglio generalizzare le donne, non lo farei mai, certo sono attratto da ragazze che hanno una personalità molto forte, mi piace la loro indipendenza, la loro corazza di protezione da abbattere ogni volta, il loro senso di praticità.
Non c'è solo un'immagine per me, una donna mi deve coinvolgere per la sua intelligenza, per il suo modo di essere unica.
Mi rendo conto del fatto che è molto complicato gestire una ragazza così, ma non ci posso fare nulla, sono attratto dalle donne con una certa forza.


"Due occhi verdi e grandi illuminano la sala,
una sottile linea fra noi che non si stacca mai,
i miei occhi si riflettono senza paura nei suoi,
le sue smorfie, il suo sorriso,
i suoi racconti, il suo imbarazzo.
Una leggera dolcezza scalfisce la sua sicurezza,
una mano a sorreggere il suo viso,
la consapevolezza che un attimo può non finire mai,
vive e rinasce nell'immagini che restano,
che lottano nella testa per non perdere contatto con i sogni."

Dopo tanto silenzio

Written on 1:59 PM by my blog


In piena crisi di idee originali, di fatti importanti, di avventure straordinarie mi avvicino al blog un pò nervoso. E' veramente tanto che non scrivo qualcosa, è da un pò di tempo che non riesco ad essere regolare, chissà se prendo lo yogurt della Marcuzzi riesco ad essere costante anche nel pubblicare.
Sarà per i ritmi del lavoro, lo stress delle mattinate in giro in macchina, molte volte perso nel traffico caotico di una grande città con quattro strade.
Sarà per una certa avversione da parte mia a dare sfogo alle parole che mi girano in testa, solo per la paura di dovere essere di nuovo contraddetto dai fatti.
Sarà che un report sulla mia routine giornaliera non è cosa mia, perchè da distratto quale sono, molte volte non apprezzo, o non capisco, quello che mi capita.
Poco importa, amici, ora sono in ufficio durante la solita pausa pranzo, dopo avere mangiato il consueto panino caldo e bevuto il mio solito caffè amaro, con il gusto violento leggermente invigorito da una boccata di fumo di una maledetta rossa.
Gli occhi stanchi e i capelli appena fatti, uno specchio irreale appare nello schermo del pc e mi rendo conto del tempo che inesorabilmente sta trascorrendo, volando su dei binari che non so dove portano.
Può sembrare la classica retorica fatalista di un megalomane incallito, ma è la triste osservazione di una ragazzo normale, che guarda alla vita con la fiducia che merita, che ricerca delle viscerali emozioni, alle quali quasi mai riesce a trovare il giusto sbocco.
Distratto al punto che un'eclissi lunare, causa forse cattivo tempo o mia personale indifferenza, è passata senza lasciare alcun tipo di segno, una volta eventi del genere mi avrebbero preso totalmente, probabilmente avrei anche postato un pezzo sull'argomento, ma adesso l'unica osservazione che mi è venuta in mente è stata quella del tempo. Mi spiego meglio ho solo pensato al fatto che si verificherà di nuovo fra 21 anni, e io allora dove sarò, che cosa avrò fatto, avrò una famiglia o sarò solo, rassegnato alla mia impossibile ricerca di una persona unica, come staranno i mei amici, la mia famiglia.
Ecco che cosa ci vorrebbe, una macchina del tempo che serva solo a dare una guardatina al tuo futuro per capire se vale la pena ammazzarsi o è meglio seguire la corrente.
Mah che dubbio! forse è proprio questo il bello della vita: credere senza alcun ripensamento che quello che verrà sarà solo il frutto del nostro impegno, il che presuppone che noi siamo più forti del destino, che possiamo di volta in volta trovare le giuste soluzioni che ci aiutano a vincere e vivere meglio.
Ma ne siamo proprio sicuri e i fattori esterni quanto valgono, quanti ci portano fuori dai binari da noi immaginati.
A proposito, un paio di mesi fa mi sono madato una mail che mi dovrebbe arrivare nel 2020. Nella lettera descrivevo la situazione del momento, le mie paure, i miei obiettivi. Chissà quante grasse risate farò nel momento in cui nel futuro la leggerò, sempre se arriva, e sono sicuro che un sorriso triste accompagnerà quel momento, e rivivrò questo periodo chissà con quale stato.
Adesso vi lascio, vado a lavorare, e a commettere forse un errore relazionale, a gustarmi questa giornata cominciata col sole del mattina, finita nel cielo coperto di questa città che non capisco.

Se tutto fosse solo un gioco

Written on 10:07 PM by my blog


Devo cominciare questo post con il chiedere scusa ad Elys, Spratz e Johannes, scusatemi se non ho partecipato in questi giorni alla discussione sulla felicità, o meglio su come si può essere felici.
Devo dire che un argomento molto combattuto poiché è molto complicato stabilire a priori cosa serve per essere felici.
Dai commenti è emerso che la felicità è uno stato personale e varia a secondo delle persone, del momento, delle nostre aspettative. Qualsiasi definizione proviamo a dare di esse non riusciamo a non evidenziare che si tratta comunque di una percezione individuale del momento che si vive.
In ogni caso, personalmente non riesco, nei momenti difficili, a pensare a periodi felici del passato, ma sono fatto così, mi fa rabbia pensare a determinate cose.
La felicità è solo la ricerca della semplicità, evitando di volere cose impossibili, mettendo da parte paragoni esistenziali troppo importanti.
Vivere cercando di essere se stessi, sapendo che un momento felice ne porta un altro difficle, affrontando la vita cose se fosse solo un gioco, con la giusta leggerezza e importanza, meravigliandosi sempre di uno sguardo ricambiato, di una risata spontanea, e magari ognuno nel suo piccolo guarderà a quella mole di ricordi felici per sentirsi pronto a volare nuovamente.
Per chi come me vede nel passato un modo per volere altro, per chi come me dopo un sorriso per un ricordo la rabbia lo assale, forse il momento per essere felici è molto lontano, dopotutto forse è solo una parola che va di moda, il cui senso è troppo lontano e complesso per essere vissuto pienamente.

P.S.: Mi scuso di nuovo se non riesco ad essere costante come vorrei, ma prometto di impegnarmi d'ora in poi.
Ho trovato una gattina mi date una mano a trovarle un nome?
Si accettano consigli sia sulla gattina che sulla felicità
Buona nottata e buon mercoledì.

Che giornata!!!

Written on 8:06 AM by my blog


Sono da poco passate le 8 e sono già in ufficio da un bel pò. La mattinata è cominciata male, mi sono alzato presto per essere in anticipo a lavoro, ma colpa del tempo ho dovuto rinunciare all'attività programmata. Così mi ritrovo solo ad ascoltare la pioggia che cade incessante, i tuoni continui e il rumore dell'acqua mossa dalle macchine di passaggio sulla strada.
Normalmente sarei già di malumore per la mattinata persa ma che ci devo fare, accendo un'altra sigaretta e aspetto che si faccia un orario più decente per uscire dall'ufficio.
Perchè, già, nonostante il brutto tempo mi dovrò bagnare un pò stamattina, andrò in giro a conoscere posti nuovi e non sarò tormentato dalle maschere, che con questa pioggia col cavolo che escono fuori ad imbrattarmi la macchina come hanno fatto ieri.
Ieri sera mentre tormavo a casa, sintonizzato su radiodj, ho sentito vik parlare dell'uomo più felice del mondo, secondo una ricerca di una famosa università.
La cosa che mi ha colpito è che secondo questa persona felice, quasi beata, un metodo semplice per superare i momenti difficili è quello di pensare ai periodi felici passati.
Ma se dovessi pensare a quei momenti mi verrebbe voglia di spaccare tutto e mi sentirei ancora più misero, non credo che funzioni così. Facciamo un esempio: stai vivendo un momento tremendo con la tua ragazza e pensi a quando vi siete innamorati, non ti viene naturale deprimerti?
Mah lasciamo perdere, la felicità è solo uno stato intermedio, un momento di calma e di reale soddisfazione, che è destinato a passare ed essere dimenticato, certo che però non sarebbe male, ogni tanto pensare che siamo tutti capaci di essere felici, che lamentarsi non serve a nulla, che l'importante è prendere questa vita nella giusta considerazione, evitanto le false morali, cercando di vivere pienamente quello che ci sembra giusto, lasciando da parte i rimpianti e quello che poteva essere.
Buona giornata a tutti.

Immagini reali

Written on 6:53 PM by my blog


Mentre scorrono velocemente le immagini di una giornata vissuta leggermente, ascolto le giuste melodie del mio cuore, cerco senza vaneggiare di scrivere qualcosa dopo una lunga attesa.
Per primo vi vorrei rendere partecipi del fatto che questo è il 201° post del mio blog.
Un'avventura cominciata un anno e mezzo fa, che fra alterne vicende continua ad essere parte della mia vita. Ancora sicuramente non ha trovato la sua forma completa e non gli ho assegnato il ruolo che deve svolgere affinchè sia propedeutico a qualcosa, ma trovo piacevole ogni tanto lasciare un pensiero e sfogarmi.
In questo periodo non riesco ad essere costante nel pubblicare, la sera quando torno da lavoro sono stanco e con poche idee e troppi pensieri per poter scrivere qualcosa di interessante.
A dire la verità neache oggi ne avevo voglia, ma poi ascoltando delle canzoni e guardando delle immagini il mio lato malinconico ha prevalso.
Vi avviso quello che segue protebbe non avere senso, cerco solo di mettere insieme delle sensazioni, emozioni e delle immagini circoscritte della mia anima.
Mentre il concerto live dei red hot scorre leggero e inesorabile, mentre Snow, dont'forget me, i could have lied, dani california e can't stop fanno da colonna sonora al mio viaggio, le immagini reali di faccie conosciute mi indicano la strada da percorrere. Persone che prima avevo amato, poi odiato e adesso dimenticato, sorridenti e indifferenti mi accarezzano il volto e cedono il passo.
I pensieri lentamente si affollano, si fanno intensi, ma non dicono nulla, perdono sapore,svaniscono nella memoria di un tempo legato ad una canzone.
Adesso ripeto a memoria le atmosfere di un tempo e nella suonata di Stadium Arcadium lentamente mi perdo: i luoghi che visito, i brividi che provo sono solo il frutto di una fantasia reale.
Niente, solo la musica riesce a rendere reale i sogni, nessuna parola, niente paranoie, solo musica, immagini, ricordi e brividi.
Buon ascolto.
Eccovi la mia playlist:

dont'forget me
i could have lied
can't stop
Snow
e per finire Stadium Arcadium

la mia libertà

Written on 10:46 PM by my blog


Prima di andare a dormire vi lascio un pensiero. Stamattina mentre scendevo per la strada, che da casa mi porta a lavoro, sono rimasto affascinato dal mare molto mosso che c'era. Da una distanza di 10 km si poteva immaginare la forza di quelle onde, il colore a tratti bianco con delle pezze interne marrone chiaro.
Mi sono immaginato là, sulla spiaggia, ad osservare, come ho fatto alcune volte, quasi impaurito quello spettacolo. La faccia e i vestiti pieni di goccioline, la lingua che scopre sulle labbra un sapore amaro, gli occhi lucidi per via della salsedine, i capelli mossi, la mente lontana.
Appena è stata chiara, in me, questa visione avrei voluto con tutto me stesso urlare, gridare al mondo la mia rabbia, la mia forza, uccidere tutte le mie paure nascoste e buttarmi in quelle acque, con la speranza di dominarle.
Quel senso di forza, quella libertà che viene fuori dal rabbioso movimento delle onde, ti fa sentire capace di ogni impresa, ed eccomi in quelle acque fredde e un pò sporche che domino Nettuno, che lo sfido a torso nudo sul suo terreno.
La mia libertà di vivere questa vita per quello che voglio è come la forza delle onde del mare in tempesta che brutalmente distruggono tutto, ecco per un giorno la mia vita deve essere così.
Come un urlo veloce e intenso, profondo e fuggente, il pensiero di me che sfido il mare a fine giornata lentamente svanisce, ma l'emozione, la visione di me su quella spiaggia culla dolcemente i sogni di una notte ancora lunga, la lingua ancora trova un certo sapore di mare sulle mie labbra.

La ricerca della Felicità

Written on 4:14 PM by my blog


Sono qui, di domenica pomeriggio, davanti al pc che tento di accedere,molto volte invano, a blogger, per poter postare qualcosa che non sia banale, per potervi dare un'idea delle immagini, dei pensieri che affollano la mia testa.
Sono un paio di giorni che non scrivo, non per mancanza di idee, quelle ci sono, ma per mancanza di lucidità espressiva. Devo fare ancora abitudine ai ritmi del nuovo lavoro, non è fisicamente massacrante, ma mentalmente, a causa di tutte le aspettive sta diventando davvero pesante.
Ma adesso non sono qui per questo, in questo lavoro mi sto divertendo, e che abbia bisogno di un giorno per staccare non mi sembra poi un grande sacrificio.
Con il titolo del post non voglio rifarmi al film di Muccino, che ho pure visto , che nonostante la sua insostenibile lentezza, ho apprezzato per la visione inconsueta della felicità stessa, non più vista come trionfo sugli altri, ma come momento di vittoria personale.
Oggi più che mai sono sempre più convinto che la felicità è un sentimento che stimola la sua stessa ricerca, che ci porta ad investire tempo e speranza in persone, cose, lavori solo per immaginarsi alla fine di un percorso, e sentirsi banalmente arrivati.
Già la felicità è il più leopardiano dei sentimenti, momento di appagamento personale da vivere in fasi intermedie dell'esistenza, inevitebile tensione dell'essere verso momenti meno reali e sempre più fuggenti.
Essere felici significa solo avere la capacità di cambiare, avere l'intuzione stessa del cambiamento e viverlo di conseguenza profondamente in ogni suo istante. Le tensioni verso la sua realizzazioni sono momenti da assaporare, da vivere, da sentire come essenza stessa della felicità.
Ecco come mi sento in questi giorni, o meglio da un pò di tempo. Ho raggiunto una tale serenità, sicurezza in me stesso, che come dicevo ad un'amica, mi trovo ad essere, in un modo tutto nuovo per me, un pò narcisista, un pò megalomane, convinto di poter raggiungere i miei obiettivi. Mi scopro piacente e molte volte inutilmente banale nei discorsi.
Certo che di cambiamenti ne sto vivendo, e mai come adesso ho capito che se desidero cambiare qualcosa sono io che devo credere in questo, un tempo avrei aspettato che tutto succedesse da sè, che fossero gli altri a determinare per me gli obiettivi.
Oggi non è più così, non mi importa se domani dovrò ricostruire tutto e se le cose della vita, che inesorabilmete ti segnano, mi costringeranno a fermarmi un pò, sono convinto dei miei mezzi e non tornerò a quello che ero un pò di tempo fa.
Mentre scorrono lentamente le parole di scar tissue dei red hot chili peppers, il mio ricordo va all'estate del 1999, quando di ritorno dal primo fallimentare anno universitario mi preparavo a vivere con i miei amici un'estate meravigliosa, puntando dritto verso una nuova avventura che avrei portato a termine.
Il video scorre nella mia mente, la macchina che attraversa il deserto, il caldo di napoli, gli esami passati e quelli andati male, gliamici di Ercolano.
Un turbinio di emozioni che mi fa apprezzare tutto quello che ho fatto e che sono.
Oggi di domenica pomeriggio sarei potuto uscire e spassarmela con i miei amici, ma non so come spiegarvelo, sento la necessità di godermi la quieta prima della tempesta, perchè sono sicuro del fatto che quello che scriverà fra un pò di mesi qua sarà una persona con ambizioni e stimoli diversi, che non dimenticherà il suo passato.
Volevo che oggi questo post non fosse solo un elenco sterile dei motivi del mio stato d'animo, desideravo che diventasse un momento di riflessione, di comunicazione estrema.
Non so se questa è felicità, in verità ancora gli manca qualcosa, lo scena finale del film di Muccino, lui che esce in strada felice fra gli indiferenza di tutti, un'inesorabile momento che sia la partenza di un nuovo modo di vivere, più completo, senza drammi, senza gli inutili tentativi di salvaguardia oltre ogni ragionevole dubbio. Quel vivere intenso verso cui inevitabilmento tendo, quella gioa di conoscere che mi ha da sempre affascinato.

"Nottata persa e figlia femmina"

Written on 7:43 PM by my blog


Quando una giornata non ha senso lo si capisce da subito. Ti alzi come tutte le mattine, ti prepari in modo meticoloso ad affrontare tutte le sfide che sai che ti aspettano, analizzi in modo minuzioso tutto il percorso che dovrai svolgere, ma in te c'è qualcosa che non torna: è come un sottilissimo filo di fumo che lentamente sale nella stanza che ti avverte del fatto che non andrà come previsto. I percorsi dell'anima, si sa, sono oscuri e nascosti, troppe volte non ci si rende conto della vita che stiamo vivendo.
Mi sono trovato oggi a vivere una giornata senza senso alcuno, il lavoro, i programmi, che avevo in testa sono falliti misaramente. Questo perché il tempo ha fatto le bizze, perché i compromessi a cui devi cedere sono tanti, perché stanotte ho fatto un sogno che mi ha cambiato la giornata.
Ho sognato una persona che non vedo da molto tempo ormai, quasi due anni, con lei ho avuto una relazione importante ma poi una volta finita ci siamo persi di vista.
E' stato emozionante rivederla nel sogno, non ricordo il motivo del nostro incontro e non ricordo di cosa abbiamo parlato.
La cosa che mi impressione di più è che nonostante tutto il male che mi ha fatto, e vi assicuro che me ne ha fatto parecchio, ho provato un certo piacere nel rivederla. Non so adesso cosa fa, spero per lei che sia felice e che sia diventata una persona migliore e soprattutto matura, che abbia superato quegli ostacoli mentali di chiusura, che la bloccavano e la rendevano molte volte pesante e antipatica.
Nella vita, certi giorni, capita che un sottile filo di fumo sale nella stanza e senza neanche accorgersene tutto viene invaso dall'odore intenso e dal colore grigio, un flash improvviso che ti cambia la giornata e non sai il perché.
La nostra mente è un gioco di emozioni remote che lentamente lasciano il passo a nuove sensazioni, a nuove realtà, ma quelle lontane prima di andare via, di essere cancellate del tutto, bussano alla porta e lasciano un segno: il ricordo di quello che abbiamo vissuto.
"Nottata persa e figlia femmina" come direbbe il grande Camilleri commentando questa giornata.

sono stanco....

Written on 7:54 PM by my blog

Durante la settimana è difficile per me postare qualcosa sul blog, veramente complicato credetemi. Arrivo a casa la sera e sono stremato, stanco sia fisicamente che mentalente. Di solito verso le 11 sono già letto che dormo tranquillo e beato. Il lavoro mi sta stremando, ma ci voleva, ho per le mani un grande progetto e se sono barvo ne avrò molti vantaggi sia economici che personalì.
Per questo mi trovo molte volte ad impormi con altri, certe volte con intransingenza, e nn è da me, pur di potere fare andare il lavoro come ho progettato.
La sera quando torno a casa nn mi rendo conto di molto, mi rilasso un pò al pc, ma le idee sono poche quindi preferisco non lasciare nulla e rimando al fine settimana.
Aspetto come uno scemo che il cellulare suoni ( fra poco pubblico il numero così forse qualcuno lo farà suonare), attendo da buon romantico pasticcione che qualche novità accada, sono così solo per il fatto che non ho veramente tempo di cercare nessuna.
Ma arriverà, suonerà, è solo il fatto che in queste sere di inverno un contatto, anche lontano, ti coccola, ti riscalda.
Come spesso ho fatto negli utlimi tempi vi lascio un video. Dato che la nuova pubblicità della Fiat mi ha così condizionato che non smetto di cantare "Meravigliosa creatura" di Gianna Nannini, non posso evitare di farlo.
La canzone mi è sempre piaciuta, ma in questi giorni è diventata un tormentone, veramente una pubblicità ben fatta.
La lascio con una dedica particolare: la dedico a quella persona che non ho ancora incontrato, per la quale sarò in grado di superare mille ostacoli pur di averla, la dedico a quella bocca che allieterà la mia vita, a quella fonte, che un giorno, mi darà emozioni e sogni.

Il mitico Paolino

Written on 11:43 AM by my blog

Stamattina ho voglia di lasciarvi tre video, sperando che li andrete a gustare pienamente. Il motivo di questi video deriva dalla notizia che ho appreso un pò di giorni fa dai telegiornali, cioè che Paolo Rossi ( il comico ) farà, al festival di Sanremo, un pezzo inedito di Rino Gaetano, il grande cantautore calabrese scomparso nei primi anni ottanta.
Siccome adoro entrambi, la notizia mi ha fatto piacere, perchè Rino Gaetano è stato un grande e le sue canzoni riescono ad essere attuali anche a distanza di tempo, vi invito a scoprirlo se non lo conoscete, e Paolino rimane uno dei migliori comici in circolazione, un comico vecchio stampo che riesce con grande semplicità ad arrivare al cuore di ogni cosa.
Fatevi un pò di risate, riflettendo su aspetti della nostra società, che nonostante lo scorrere del tempo rimangono invariati.
Buona Visione.












immaginazione

Written on 9:52 AM by my blog


Leggendo il blog di Elys stamattina sono stato catturato da un pensiero estivo, ho assaporato la calda atmosfera dell'estate e mi sono perso dentro i sogni di una domenica mattina fredda e invernale.
Mentre scrivo Dani California dei Red hot chili peppers mi ricorda l'estate appena trascorsa, quando con lo stereo a palla giravo per le strade per incontrare persone nuove e potenziali clienti.
L'immaginazione è un'arma a doppio taglio, da un lato ti fa sembrare possibili traguardi lontani, dall'altro il senso di frustazione che deriva dalla disattesa realiazzione degli stessi ti fa ripiombare nella realtà cruda e dura.

Il finestrino abbassato, l'aria calda che entra nell'abitacolo, i colori chiari e sfuocati dell'ambiente, il mare piatto e pieno di gente, i rumori della natura assopiti nella calura di luglio, la voglia di mare, di acqua salata che entra in bocca, il dolce riposo sulla spiaggia.

Mi scopro a volere scappare dal freddo dell'inverno, a nascondermi dietro la speranza che tutto passi in fretta, a vedermi proiettato in altri luoghi, con nuove prospettive.

Le case bianche e basse, il silenzio dei vicoli stretti e freschi, le urla dei ragazzi che giocano sulla spiaggia, i gatti che dormono al fresco, una tavola piena di frutta, un uomo che dorme con un cappello di paglia abbassato sugli occhi, che di volta in volta alza la visiera per controllare che tutto sia tranquillo.

Mentre vago con immaginazione, mettendo insieme i luoghi comuni aumentati nel corso degli anni, mi perdo nelle emozioni che la visione d'insieme mi provoca.
Un senso di pace si impossessa di me, un'irrefrenabile desiderio di vita prende comando della mia mente.
Grazie Elys per l'ispirazione.
Buona Domenica a tutti

Che giornata

Written on 8:41 PM by my blog


Come sono stanco stasera. Sono arrivato a fine serata lavorativa con il fiato corto.
La giornata è trascorsa nella solita routine di sempre, ma ancora non ho preso l'abitudine a destreggiarmi nel traffico di una città che sfida qualsiasi legge di base dell'urbanistica moderna, anzi è crudelmente divisa dai suoi ponti e si mostra altezzosa e soprattutto indifferente.
La giornata era poi veramente primaverile, davvero quasi 20 gradi, al punto che stamattina sono andato in giro senza cappotto, e si stava benissimo. Mentre mi trovavo da una responsabile di un'azienda di trasporti, ho sentito la sua telefonata con la cugina milanese che si lamentava della nebbia, più tardi ne ho avuto la conferma da linus e nicola savino su radiodj. Dovete venire qua sembra di essere quasi in estate.
Di questo non mi lamento, amo il sole, il caldo, il brutto tempo mi deprime, mi incupisce, non ci posso fare nulla nelle giornate invernali buie e fredde aumenta la probabilità che io sia intrattabile e soprattutto mutanghero.
Solo una cosa ha rovinato l'umore della giornata: ho letto delle mail che volevo cancellare, e mi sono reso conto di avere dato troppo ancora una volta, con poco o nulla in cambio. Pazienza, sono sicuro che tutto cambierà( cosi fa il ritornello dell'ultima hit di Neffa, vero??).
Adeso vi lascio, le parole sono stanche, a stento le mie dita scorrono sulla tastiera e troppe volte schiacciano tasti sbagliati, la stanchezza fisica pretende una meritata notte di riposo.
Che domani sia una giornata piena di belle sorprese per tutti, ma belle, anche per me.

Un pensiero prima di dormire

Written on 9:53 PM by my blog


Stasera a dire il vero non avrei molta voglia di scrivere. Non dipende dal fatto che la giornata è stata piatta dal punto di vista dell'ispirazioni e dai pensieri, affatto. Tutto è dovuto alla stanchezza che stasera sento. Ho passato la mattinata a scappare e soffrire nel traffico di una città caotica, a sentire un caldo bestiale solo perchè oggi c'erano forse 20 gradi e ieri si moriva dal freddo, vacci a capire qualcosa poi.
Mi fanno male le gambe per quanto ho camminato, non trovando un parcheggio decente mi sono dovuto accontentare di lasciare la macchina a km di distanza, sempre con la paura che un carrattrezzi la portasse via in chissà quale deposito sperduto. Mi sono fatto quasi 12 piani di scale di ospedale per non contare quelli di altri enti.
Ma tutto sommato sto bene, mi sento , e non so il perchè, felice senza ossessioni e ansie, se tutto va come deve andare mi libero di una serie di inofortuni che mi sono capitati in questi anni.
Dalla foto forse avete già capito il pensiero che vi lascierò, il concetto che stasera mi sta tormentando è la relatività. Mi affascina pensare che le cose cambino aspetto a secondo della prospettiva da cui le si guarda, che cambino sapore in base ai momenti che stiamo vivendo. Tutta una questione di punti di vista, grazie ai quali non è possibile arrivare ad una soluzione veritiera e assoluta. Una sorte di giustificazione pronta e servile, ma non è solo questo.
Non voglio addentrarmi nella questione filosofica della materia, ma vi invito ad analizzare i percorsi della vostra vita, i vostri ricordi belli o brutti che siano, tenendo in considerazione che tutto dipende, e che guardando con nuovi occhi, a distanza di tempo, pensieri, fatti, parole, perdono il significato di allora e ne assumono uno nuovo.
Insomma tutto dipende, una fortuita questione di punti di vista, mista al concetto della relatività delle cose. Che pensieri profondi direte, ma no, è solo colpa di una canzone che mi ronza in testa da stasera, e siccome adoro i jarabe da palo, vi dedico il video della canzone, dove con semplici parole esprimono un concetto di difficile spiegazione.
Inoltre mi ricorda un'estate bellissima, uno di quei momenti messi da parte nei cassetti della memoria, che vivono lì stretti tra le emozioni, che aspettano solo di essere rivissuti, ed io non vedo l'ora di accontentarli.
Buon video, buona notte, buon mercoledì a tutti.

Personaggi dal passato

Written on 8:21 PM by my blog


Non so se vi è mai capitato di incontrare, durante la giornata, delle persone che ti viene spontaneo associare a qualche figura del passato. Mi spiego meglio, con l'elevato numero di immigrati nel nostro paese è molto probabile incontrare dei personaggi misteriosi e caratteristici, che già a prima vista risvegliano in noi un senso di conosciuto, di già visto e assaporato. La fantasia mista alla storia che conosciamo dei loro paesi sviluppa un'innaturale visione della persona che abbiamo dinnanzi.
Pomeriggio, mentre stavo facendo la mia brava attività di promozione e controllo, un mio amico mi ha presentato un volantinatore alle sue dipendenze, dicendomi che era stato maresciallo ( o qualcosa del genere) nell'armata russa.
Mi è venuto subito da pensare al servizio segreto russo( Kgb), e si suoi modi di fare all'interno dell'azienda ospedaliera, il suo modo di parlare e di essere indifferente e preciso, con gli occhi di ghiaccio, la pelle chiara, non hanno fatto che avvolare questa mia fantasia.
Anche se pensandoci bene era troppo basso e magro per avere fatto parte di un servizio così importante, forse era un infiltrato.
Che ne so, tanto non importa, quello che mi affascina è la mia capacità di immaginare delle storie dal nulla, di tracciare una poco realistica storia personale dell'individuo che ho davanti.
Non se capita anche a voi, ma personalmente trovo affascinante mettere insieme tutte le conoscenze storiche di un posto, anche un bel pò di luoghi comuni perchè no, fino al punto di creare un figura netta che va oltre l'entità fisica che ho davanti.
Un tocco di fantasia, di troppa immaginazione, ma è come vivere vite che non sono le tue, è come immaginare di assaporare i ricordi e il passato di gente lontana, triste e forte.
Per il resto la giornata è filata liscia, tranne il vento è stato veramente fastidioso, e se devi salire e scendere dalla macchina ecco spiegato perchè il raffreddore, che sembrava sconfitto, sta tornando in modo impetuoso.
Se avete un ex dipendente del kgb che voglia fare del volantinaggio fatemelo sapere, mi serve un pò di spionaggio nel campo.
Buona notte.

Un pò di musica

Written on 4:39 PM by my blog

La verità è che oggi pomeriggio, frastornato dal raffreddore, dal mal di testa, mi sento un pò triste. Mi è mancata la solita telefonata, forse più degli altri giorni, la prassi di una comunicazione ovvia e per certi versi spontanea si è fatta sentire.
Una mia amica mi aveva detto che me ne sarei accorto solo nel momento in cui avrei fatto le stesse cose di una volta, solo in questi momenti mi sarei reso conto della mancanza o meno di lei.
Non fa nulla, si vive lo stesso e forse si vive meglio, l'importante è non lasciarsi trascinare nel vortice malinconico dei ricordi.
A tal proposito vi metto un video che ho rivisto dopo un pò di tempo, Musica di Tricarico.
La musica molte volte è la migliore compagnia, una sorte di compagna fedele, che un sorriso complice e smaliziato rende migliori certe giornate stanche e tristi.
Quante volte, seduto sopra il letto, una canzone è riuscita a darmi quelle emozioni che cercavo, che immaginavo, che pretendevo. Quante notti coccolato da un canto amico ho lasciato per sempre un mondo troppo stretto e vago.
La sola cosa che importa è vivere intensamente gli attimi, i giorni, i mesi, che ti separano da un momento felice ad un altro. L'attesa è sempre lo stimolo migliore, perchè è inevitabilmente ricca di aspettative e sogni.

La verità è che l’amore mi ha bruciato
quand’ero piccolo l’amore mi ha scottato
e me ne stavo seduto sul mio prato a guardare le stelle nel cielo
la verità è che l’amore mi ha bruciato
quand’ero piccolo l’amore mi ha scottato
E ora sono seduto sul mio prato a guardare una rosa che cresce

La verità è che io non ho amato
quand’ero piccolo io non ho amato
E ora starò da solo a guardare l’aria del mare senza più tornare
e fermerò il tempo e lo spazio e con lo sguardo attento guarderò lontano niente



pensieri e parole la domenica mattina

Written on 9:54 AM by my blog


Prendete una domenica mattina come tante, quando avvolti dal tepore delle lenzuola, un casino ti sveglia, ti mette in agitazione, manda a quel paese quell'attimo di pace settimanale, solo perchè in casa hanno deciso di svegliarsi presto.
Allora giù dal letto, un pò irritato e poco propenso alle discussioni, chiuso in un bozzolo di rabbia e sonno ho vagato per casa per quasi un'ora.
Ho deciso di approfittare di questa sveglia per parlare un pò con voi, con il mio immaginario pubblico, che passando da questo luogo, ogni tanto si ferma per capire come sto vivendo determinati momenti della mia vita.
I post possono essere paragonati a dei quadri della realtà, dei punti di vista soggettivi, che danno il senso della vita da angolature diverse ogni volta. In questi quadri-temporali viene impresso un punto di vista personale che serve a valutare, a posteriori, la visione di quel preciso momento.
Il succo di tutta questa attività è la ricerca di un confronto su tutto quello che mi accade. In fondo cerco di pervenire ad una spiegazione più o meno fattibile della realtà con il confronto che ho in questo luogo. In verità non è l'unico mezzo a disposizione, ma è quello nuovo, inesplorato, con grandi potenzialità.
Il mio stato attuale è pervaso da una profonda voglia di cambiamento, desiderio di vivere quello che mi sta capitando in modo profondo, approfittandone per migliorare la mia vita e soprattutto cambiarla. Il desiderio di una profonda abnegazione lavorativa, di immergermi in un progetto che considero fondamentale, mi spinge a chiudere i contatti con qualsiasi altra forma di realizzazione personale.
In questi giorni mi sto scoprendo più egoista, ho solo il desiderio di dare tanto a me stesso, evitando quelle forme di marcato buonismo che mi hanno sempre contraddistinto.
Mi sono allontanato con estrema semplicità da una persona che consideravo importante, cosciente del fatto che cercare in modo continuo una persona speciale ti distrae dal vivere la vita in modo degno. Non trovo, oggi, una motivazione reale per cercare una persona da amare, in questo momento conta solo quello che riesco a realizzare, progettare, immaginare.
Resto sempre un convinto assertore del vivere profondamente lo stato emozionale della vita, di succhiare l'anima di quei momenti che ti fanno arrivare il cuore in gola, e un giorno credo che rivivrò queste emozioni.
La vita merita di essere vissuta per le sue profonde contraddizioni, per il costante alternarsi di stati felici e tristi, per la ricerca dell'impossibile nella banalità della stessa.
Un manifesto esteriore del mio profondo desiderio di essere allo stesso tempo soldato e genarale, comandante supremo di un destino che rimane spesso solo immaginario e frustante.
Lo stesso scorrere leggero delle parole sulla tastiera del pc, la velocità dei pensieri e la loro immediata realizzazione visiva in frasi dirette e concrete, mi fa pensare di essere in uno stato di profonda sicurezza personale.
Non mi interessa nulla di quello che succederà, l'ansia è svanita nel momento stesso in cui ho deciso di pensare solo a me stesso.
Sapete è strano che nel momento stesso in cui ci innamoriamo, o meglio la nostra attenzione si sposta verso un'altra persona, diventiamo più insicuri e meno razionali, più tristi e ansiosi che mai, come se nell'altra persona ci fosse il succo della vita stessa.
In parte questo è vero, ma non vedo il motivo per cui perdere sonno e speranze, di idolatrare quella persona, quando alla fine quello che conta è il senso che quei momenti ti danno.
Oggi, immerso nei desideri di un uomo e non più di un bambino, capisco finalmente che l'unica cosa che conta per essere felici è quella di realizzare tappe intermedie e di consarvare di esse un buon ricordo. Tanto nel momento stesso della realizzazione, il tutto perde il significato immaginato e si lotterà per qualcosa di nuovo e di maggiore importanza.
L'amore, quel senso unico di corrispondenza emozionale fra due individui, non è una ricerca razionale, da affidare a statistiche personale o a esternazioni mentali, è solo il fascino di immaginare che realmente un'altra persona si riconosca in te.
Ma quanto questo sia vero e si possa effettivamente realizzare, sinceramente va oltre qualsiasi forma di giudizio, e l'amore socialmente inteso non è altro che una forma di felicità imposta, la cui irrealizzazione provoca una frustante solitudine e metri di paragone troppo netti, per chi, come me, in questo momento non ne vede la necessità.
Il confronto con gli altri è sempre motivo di riflessioni, una giustificata esaltazione per sentirsi più o meno migliori, solo un paventato cinismo per non mostrarsi realmente.

Buona domenica.

Appunti sul viaggio

Written on 11:03 AM by my blog


Le mie due settimane di corso sono finite. Ieri sera verso le 20 ho lasciato Taranto immersa nel buio della notte e sono partito alla volta della Calabria. Il mio viaggio di ritorno è stato un pò triste e soprattutto solitario. Il freddo dell'inverno appena arrivato, la musica della radio fissa sulle stazioni preferite, Radiodj e Rtl 102.5, e la sigaretta che di tanto in tanto allietava il sapore di una giornata leggera e fantastica.
A dire il vero il raffreddore mi ha colpito in modo netto, ormai il mio naso gocciola di continuo, ma che ci posso fare, devo solo aspettare che passi.
Sono state due settimane piene e fantastiche, mi hanno dato la possibilità di conoscere realmente il mio lavoro e ho capito come organizzarmi, lunedì affronterò una serie di novità, di situazioni nuove che al solo pensiero mi vengono i brividi, le farfalle allo stomaco, non vedo l'ora di immergermi in questo lavoro, non mi era mai capitato prima e credo che questo sia un buon segno.
Le persone che ho conosciuto in queste settimane mi hanno positivamente sorpreso, il bello di trovarti in un posto sconosciuto è quello di capire e conoscere una realtà che prima ignoravi. Tante persone e situazioni diverse, storie di vita, volti nuovi e segnati, occhi vivaci e capelli mossi, sorrisi marcati e pensieri urlati.
La prima settimana mi sembrava tutto un pò assurdo, ma questa mi sono sentito a casa, come se facessi parte di quella città, di quel mondo così lontano dal mio.
Quando sono andato via mi sono sentito triste, avrei voluto rimanere e lavorare con loro, conoscerli meglio, lottare ogni giorno per portare a casa risultati migliori. Sono certo che mi mancheranno, ma allo stesso tempo ho la consapevolezza che mi saranno sempre vicini.
Un pensiero particolare va alla mia collega praticante, mi sono trovato benissimo con lei, al punto che siamo diventati amici quasi subito, ci siamo confessati cose di noi che normalmente non si dicono, siamo stati inseparabili per tutto il tempo. Lei è una ragazza dolce e profonda, un pò contraddittoria, ma con una dolcezza d'animo incredibile, è stato veramente importante conoscerla, davvero. In cuor mio so che è nata una bella amicizia.
Sul fronte del cuore vi devo confessare che la mia telenovela personale si è conclusa, dopo un pò di tempo ho deciso di non sentirla più e ho chiuso con lei tutti i contatti. La cosa mi rattrista ma sinceramente non avevo scelta e va bene così. Per fortuna sono stato tutto il tempo impegnato e non c'ho pensato più di tanto.
Questa confessione che vi faccio deriva dal fatto che sono convinto della situazione e che parlarne non mi fa nessuno effetto, anche se non scenderò mai nei dettagli, quelli rimangono personali e come tali non verranno mai resi noti.
Alla fine di questo lungo post non posso non trasmettere la mia felicità per avere trascorso due belle settimane con delle persone particolari e fantastiche, che mi hanno accolto benissimo, mi hanno trattato come uno di loro, cosa che non succede spesso.
Questo post è dedicato ai miei amici di viaggio, alle persone che mi mancheranno, a quelle a cui penserò con un sorriso stampato e il cuore leggero.

Una domenica pesante con i sintomi di un'influenza , un giorno senza lodi

Written on 8:37 PM by my blog


Una domenica lunga e faticosa. La sveglia involontaria già alle 9.00, la solita routine settimanale della colazione, assopito vicino al caldo camino.
Ecco, è cominciata così la mia domenica. Di norma è il giorno che dedichiamo al riposo e che ci serve per preparare al meglio la settimana che segue.
Non ho mai molte aspettative dal fine settimana, memore degli insegnamenti di leopardiana memoria, dedico questo giorno a non fare niente di particolare. Di solito è il giorno di ripresa dalle baldorie di sabato, ma ieri sera, causa stanchezza settimanale e primi sintomi d'influenza,ho declinato alcuni inviti.
Già perchè al ritorno da Taranto ho trovato mio fratello con la febbre, la tosse e tutte le manifestazioni tipiche.
La conseguenza di tutto è stato che stasera ho dovuto fare ricorso a qualcosa di effervescente e di amaro, sperando che domani mattina mi senta meglio.
Domani mattina sveglia alle 5.00 per arrivare presto a Taranto, prevedo una dose massiccia di caffè, credo che tre tazze basteranno. Partirò con il buio e vi confesso che adoro viaggiare, guardare come la luce del mattina cambia i contorni dei paesaggi. E' un aspetto romantico che mi fa sentire speciale, l'idea di trovarmi a scorrazzare e percorrere quasi tutta la mia regione, per poi passarne altre due è una sensazione piacevole.
L'idea di incontrare e conoscere nuovi aspetti della vita che mi possano arricchire e stimolare mi fa sentire come in vortice di emozioni infantili quando davanti all'ignoto mi ritrovavo spesso a fantasticare e ad emozionarmi.
Il bello della vita è questo, quando ormai credi che nulla possa cambiare, si presenta con aspetti nuovi e risvolti positivi, con le facce di persone sconosciute e amabili, con gli occhi persi che cercano nuovi lidi emozionali.
Di conseguenza questa settimana sarò di nuovo latitante, non potrò postare nulla e in fondo mi dispiace, ma una volta di ritorno vi racconterò un'altra storia della mia vita.
Certo non potrò in poche righe mettere tutto quello che ho provato in 5 giorni, ma credetemi cercherò di essere più comunicativo che mai.
A tutti voi, amici miei, auguro una favolosa settimana, a presto.

di ritorno....

Written on 1:02 PM by my blog


Eccomi di ritorno dopo una settimana di formazione a Taranto. Il corso è stato davvero duro, tutte le mattine sveglia alle 6.00, colazione veloce e poi di corsa a vedere le varie attività che dovrò coordinare una volta che sarò operativo.
Da un certo punto di vista è stato tutto molto stimolante, cominciare un'avventura ti da sempre gli giusti stimoli e le motivazioni adeguate per essere efficiente e lavorare nonostante la stanchezza e il poco sonno.
La città di Taranto è molto bella, il lungomare fantastico, la citta vecchia il ponte girevole, sono luoghi che lasciano senza fiato. Poi le persone sono accoglienti e molto ben disposte, anche se a dirla tutta non ho capito molto del loro dialetto: avete presente Lino Banfi, beh in quel caso è dialetto barese, bene quello di Taranto è caratterizzato da vocali chiuse, i primi giorni è stato un vero rebus, ma alla fine qualcosa la riuscivo a capire.
Ho alloggiato in un hotel 4 stelle con piscina, ma niente bagno ho dimenticato il costume, con una collega di Lecce molto simpatica. Solo il maitre dell'albergo lasciava a desiderare, non mi degnava di alcuna attenzione si preoccupava solo della collega. Direte che è normale, ma che cavolo anche io ero un ospite e per tanto degno di attenzione, ma lasciamo perdere.
La settimana è stata caratterizzata da un caldo pazzesco, sembrava di essere quasi in estate, certo che questo inverno è davvero strano.
Vedere il mare calmo, brillante quasi specchio alla luce del sole, passeggiare con la sola camicia, ti fa venire voglia di distenderti su una spiaggia, di rosolare un pò e poi tuffarti nelle acque calde e accoglienti del mar Ionio.
Vi devo confessare che lunedì avevo un pò paura per l'incertezza di cosa mi aspettasse, per il luogo, per le persone che avrei incontrato.
Le prime ore sono state allucintanti( in senso positivo)ma grazie al senso di ambientamento e alla mia capacità di essere "pagliaccio", cioè di sdrammatizzare tutto, di fare battute con gli altri, di entrare subito in sintonia, tutto è filato per il verso giusto.
Se c'è una caratteristica di me che adoro è quella della forte socializzazione, per intenderci riesco a diventare parte di un ambiente in poco tempo, mi intrego facilmente, mi trovo a parlare con persone sconosciute senza rendermene conto.
A dire la verità il primo giorno sto sempre un pò a guardare, poi mi tuffo in modo sconsiderato nelle conoscenze.
Questo è uno dei motivi perchè ho scelto di fare un tipo di attività commerciale, cioè per conoscere persone nuove, per affilare le mie tecniche di comunicazione, per aumentare la mia capacità di capire gli altri, di conoscere nuove realtà.
Ieri sera verso le 18.00 il Capo mi ha comunicato che la prossima settimana starò di nuovo a Taranto, il corso prosegue per approfondiere aspetti del campo commerciale e istruttorio, quindi avrò un'altra settimana per conoscere Taranto, fare delle foto e postarle sul blog e sul mio album on line.
A proposito da una settimana sulla sinistra del blog trovate una foto e il titolo " guardate il mio album fotografico on-line", basta cliccare sulla foto e accederete alla pagina che ne contine altre 40 circa. Sono foto fatte da me e da amici e sono dedicate a posti straordinari da noi visitati. Lo spazio è offerto da Picasa, il software di Google per le immagini che vi consiglio per la semplicità e la leggerezza. Questa delle foto on-line è un nuovo servizio che si evolverà con il tempo, che ho scelto perchè si integra bene con il blog.
A proposito questo posto mi è mancato, e mi sono mancate le parole di chi passa spesso e lascia un ricordo. Anche la prossima settimana starò via, ma per voi avrò sempre un pensiero, spero che la vostra settimana sia andata bene e mi vi auguro che il fine settimana sia piacevole e straordinario. Il mio sarà tutto relax e forse qualche sorpresa, speriamo.

Torno subito...credo.....

Written on 3:15 PM by my blog


Stamattina, mentre ero seduto sulla poltrona del barbiere, mi sono guradato allo specchio. Non è che non lo faccia tutte le mattine, ma certe volte si è più riflessivi di altre, o meglio si è maggiormante propensi verso un'analisi di se, dell'immagine riflessa in quello specchio, che come una verità scomoda, non puoi evitare, tanto ce l'hai fissa davanti a te. Non ti resta che fissarti negli occhi e accedere al vuoto dei pensieri.
Guardo tranquillamente quei lineamenti familiari, quel viso che col tempo è cambiato, che lentamente ha assunto una certa familiarità con quello che sono adesso.
I capelli sono cortissimi, e pensare che 4 anni fa li portavo lunghi fino alle spalle e mentre i miei coetani lottano con la calvizia, io lotto con i miei che crescono in modo impressionante, ma non me ne lamento, anzi.
Ma non ho visto solo questo: nel mio viso, nei miei occhi, nel colore della mia pelle, nella barba un pò più folta, nelle basette che non cresceranno mai, nella pancetta che ogni inverno spunta per poi scomparire in primavera, negli occhi sognanti e segnati dalle borse, ho visto il mio viso mutare con gli anni.
E' stato un flashback continuo,come se mi vedessi partire dall'adolescenza fino ad adesso, in quel frangente ho capito quanto gli avvenimaneti mi hanno segnato. Mi sono rivisto meno spavaldo di una volta, più razionale e mediatore, più propenso al compromesso che alla lotta.
Il tempo, ne parlavano con Elys, inevitabilmente ci provoca ansia, tensione, ci fa capire che per quello che vogliamo realizzare bisogna aspettare, ti fornisce una misura errata di tutto ciò che desideri essere.
Siamo troppo spesso imprigionati in schematiche procedure di felicità, fai questo e otterai quest'altro, ci ritroviamo un giorno davanti ad uno specchio, e soffermandoci su quello che siamo non ci riconosciamo, o meglio troviamo deluse le apsettavive del passato.
Dal viso, dagli occhi, dai capelli, dalle mani, riusciamo a percepire il nostro senso attuale, è un viaggio intimo e particolare. Certo quando abbiamo la certezza di quello che siamo, la percezione del nostro spazio, la reltà si confronta con il desiderio di essere, con il sogno che volevamo realizzare.
Capirsi, accettarsi e crescere sono tappe fondamentali e non scontate, forse ogni tanto, al dispetto di un tempo che scorre inesorabile, ci dovremmo fermare e capire a che punto siamo arrivati.
Vi garantisco che le sorprese sono davvero tante. Oggi mi sono rivisto con gli occhi di un diciottenne, quando sognavo di cambiare il mondo, e per certi versi ho provato compansione per quella parte di me che ha smesso di sognare.
Ma questo non vuol che la prossima volta che sarò seduto sulla poltrona del mio barbiere non rivedrò quell'anima combattiva rinata e pronta a cambiare almeno il mio di mondo.
Sinceramente qualche volta mi capita di sentirne la forza e di seguirne le pulsioni: è come se mi trovassi immerso in uno spazio parallelo e mi vedessi compiere i passi che ho sempre voluto fare.



Comunicazione di servizio:

Il blog resterà chiuso fino a sabato prossimo a causa del corso di formazione che lunedì comincerò a Taranto. Non credo che avrò modo di postare e scusate se non passerò dai vostri blog. In fin dei conti credo che una pausa ci voleva davvero, questo posto sta diventando importante per me, un luogo di confronto e di analisi, ma anche una valvola di sfogo eccezionale.
Vi auguro una settimana fantastica, mi mancarete, mi mancerà questo posto.

Oggi non mi va nulla

Written on 8:55 PM by my blog

Stasera non mi va di scrivere niente. La giornata è passata quasi inutilmente e fra il nervosismo generale. Mi sono alzato stamattna ed ero già strano annoiato, poi tutto il pomeriggio in ufficio non ha fatto che aumentare il mio desiderio di stare isolato per un pò.
Arrivo a questo fine settimana con il fiato corto, con l'acido lattico alle stelle, con tutto quello che volete, ma voglio solo respirare e riposare.
Vi lascio con questa canzone, gustatevi il video, perchè mi risuona in testa da stamattina, quindi non ho avuto scampo, la dovevo postare sul blog.
Oggi manifesto anche io contro non lo so, facciamo tutto,così non lascio nulla. Buon ascolto.



P.S. : Dato vedrete partire ( un pò confuso all'inizio) un live della Bandabardò tengo a sottolineare che è una cover di Daniele Silvestri, almeno credo, sono ben accette precisazioni a riguardo, ma video di Silvestri non ne ho trovati. In tutta sincerità la versione della Bandabardò non dipiace, anzi con loro ho riscoperto questa canzone.

mercato di paese e casa

Written on 5:45 PM by my blog


Non ho mai sopportato i mercati che si tengono nei paesini durante la settimana. Il perchè di questo mio odio verso le bancarelle non lo so, forse non ci trovo nulla di interessante, forse perchè da piccolo non ci sono mai andato, e se escludiamo quello che si tiene in onore del Santo del mio paese non vado mai al mecato. Fatto sta che non amo quel tipo di marasma, non sono un misantropo, solo non riesco a scegliere nulla in quella confusione.
Le persone ti sbattono addosso, si spingono per vedere la merce, gli ambulanti urlano per attirare l'attenzione, le signore ne approfittano per fare conversione e spettegolare sui poveri malcapitati di turno.
Se ci penso bene la mia riluttanza potrebbe trovare una spiegazione logica in qualche disavventura avuta da bambino, mi immagino la scena: io nel passeggino e mia madre ferma a parlare con qualcuna delle sue amiche, un piccolo bambino intimorito da tutte quelle urla e dimenticato vicino alla bancarella dell'ambulante di intimo: mutande, calzini, reggiseni, e così via.
Almeno sono ancora caratteristici e hanno qualcosa di antico, ancora puoi trovare il fabbro, il contadino e il calzolaio, che vendono i frutti del loro lavoro. Questo sicuramente rappresenta un bell'aspetto, il ricordo di quello che eravamo.
La bancarella che non capisco è quella della mucica, dove si vendono cassette vecchie e contraffatte ( fragandosene della legge) compilation della "calabrisella", Nino d'angelo, Mario Merola, e tanti altri.
Ma in un periodo in cui tutta la musica è a disposizione( legalmente o meno) sulla rete, che senso ha tutto questo? Si capisco che è un'altra forma di divulgazione della stessa, ma non cambia mai, che mi ricordi è sempre quella, non c'è il rischio di rimanere legati ad un vecchio modo di comunicare.
E' vero che non si deve mai dimenticare da dove si viene, ma esagerare nel voler tramandare solo quello senza la prospettiva di un'evoluzione è una forzatura fuori da ogni logica.
Oggi ho deciso dove andrò ad abitare, se il lavoro andrà bene cercherò una casa in paese vicino al mio attuale ufficio. Il paese si affaccia sul mare ionio, è fantastica l'idea di svegliarsi la mattina è guardare il mare, sentirne il profumo deciso, carpire il suo umore dal colore delle onde, fare una passeggiata sulla spiaggia e buttarsi nelle sue acque appena il tempo lo consente, trovare un pescatore di fiducia e la sera preparare un pò di pesce bagnato da un bicchiere di vino bianco, addommentarsi con rumore delle onde e del vento che rischia di spaccare i vetri, sedersi sulla spiaggia una notte di luna piena con al tuo fianco la persona adatta, e non pensare a nulla se non a noi immersi in quel posto.
Stamattina, mentre il vento mi avvolgeva e a tratti quasi mi spostava, pensavo a tutto questo, mi pregustavo la mia dolce libertà in una casa sulla spiaggia ( grazie alle case abusive tutto ciò è possibile), la possibilità di impostare la propria vita seguendo i ritmi personali.
Oggi guardando la spiaggia ho avuto la netta sensazione di capire il significato della canzone " mare d'inverno", ripetevo a mente le parole e ne ascoltavo la musica. Nonostante il sole e il clima primaverile ( 22° gradi vi sembrano una temperatura invernale, ed erano solo le 9.30) la malinconia che si respirava sul quel lungomare faceva una coppia perfetta con il umore stranito e nostalgico: è stato amore a prima vista, un colpo di fulmine per un posto che sento adatto per vivere, dove poter rriprovare emozioni a lungo desiderate.

Una frase del maestro: un pensiero prima di dormire

Written on 8:44 PM by my blog






"La persiana sbattè con violenza contro il muro e

Montalbano di scatto si susì a mezzo del letto, gli occhi sgriddrati dallo spavento, persuaso, nel fumo del sonno che ancora l'avvolgeva, che qualcuno gli avesse sparato. In un vìdiri e svìdiri il tempo era cangiato, un vento freddo e umido faceva onde dalla scumazza gialligna, il cielo era interamente coperto di nuvole che amminazzavano pioggia"
Tratto da "Il ladro di merendine" di Andrea Camilleri