La ricerca della Felicità

Written on 4:14 PM by my blog


Sono qui, di domenica pomeriggio, davanti al pc che tento di accedere,molto volte invano, a blogger, per poter postare qualcosa che non sia banale, per potervi dare un'idea delle immagini, dei pensieri che affollano la mia testa.
Sono un paio di giorni che non scrivo, non per mancanza di idee, quelle ci sono, ma per mancanza di lucidità espressiva. Devo fare ancora abitudine ai ritmi del nuovo lavoro, non è fisicamente massacrante, ma mentalmente, a causa di tutte le aspettive sta diventando davvero pesante.
Ma adesso non sono qui per questo, in questo lavoro mi sto divertendo, e che abbia bisogno di un giorno per staccare non mi sembra poi un grande sacrificio.
Con il titolo del post non voglio rifarmi al film di Muccino, che ho pure visto , che nonostante la sua insostenibile lentezza, ho apprezzato per la visione inconsueta della felicità stessa, non più vista come trionfo sugli altri, ma come momento di vittoria personale.
Oggi più che mai sono sempre più convinto che la felicità è un sentimento che stimola la sua stessa ricerca, che ci porta ad investire tempo e speranza in persone, cose, lavori solo per immaginarsi alla fine di un percorso, e sentirsi banalmente arrivati.
Già la felicità è il più leopardiano dei sentimenti, momento di appagamento personale da vivere in fasi intermedie dell'esistenza, inevitebile tensione dell'essere verso momenti meno reali e sempre più fuggenti.
Essere felici significa solo avere la capacità di cambiare, avere l'intuzione stessa del cambiamento e viverlo di conseguenza profondamente in ogni suo istante. Le tensioni verso la sua realizzazioni sono momenti da assaporare, da vivere, da sentire come essenza stessa della felicità.
Ecco come mi sento in questi giorni, o meglio da un pò di tempo. Ho raggiunto una tale serenità, sicurezza in me stesso, che come dicevo ad un'amica, mi trovo ad essere, in un modo tutto nuovo per me, un pò narcisista, un pò megalomane, convinto di poter raggiungere i miei obiettivi. Mi scopro piacente e molte volte inutilmente banale nei discorsi.
Certo che di cambiamenti ne sto vivendo, e mai come adesso ho capito che se desidero cambiare qualcosa sono io che devo credere in questo, un tempo avrei aspettato che tutto succedesse da sè, che fossero gli altri a determinare per me gli obiettivi.
Oggi non è più così, non mi importa se domani dovrò ricostruire tutto e se le cose della vita, che inesorabilmete ti segnano, mi costringeranno a fermarmi un pò, sono convinto dei miei mezzi e non tornerò a quello che ero un pò di tempo fa.
Mentre scorrono lentamente le parole di scar tissue dei red hot chili peppers, il mio ricordo va all'estate del 1999, quando di ritorno dal primo fallimentare anno universitario mi preparavo a vivere con i miei amici un'estate meravigliosa, puntando dritto verso una nuova avventura che avrei portato a termine.
Il video scorre nella mia mente, la macchina che attraversa il deserto, il caldo di napoli, gli esami passati e quelli andati male, gliamici di Ercolano.
Un turbinio di emozioni che mi fa apprezzare tutto quello che ho fatto e che sono.
Oggi di domenica pomeriggio sarei potuto uscire e spassarmela con i miei amici, ma non so come spiegarvelo, sento la necessità di godermi la quieta prima della tempesta, perchè sono sicuro del fatto che quello che scriverà fra un pò di mesi qua sarà una persona con ambizioni e stimoli diversi, che non dimenticherà il suo passato.
Volevo che oggi questo post non fosse solo un elenco sterile dei motivi del mio stato d'animo, desideravo che diventasse un momento di riflessione, di comunicazione estrema.
Non so se questa è felicità, in verità ancora gli manca qualcosa, lo scena finale del film di Muccino, lui che esce in strada felice fra gli indiferenza di tutti, un'inesorabile momento che sia la partenza di un nuovo modo di vivere, più completo, senza drammi, senza gli inutili tentativi di salvaguardia oltre ogni ragionevole dubbio. Quel vivere intenso verso cui inevitabilmento tendo, quella gioa di conoscere che mi ha da sempre affascinato.

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