A proposito......

Written on 6:07 PM by my blog

Il colore della sera nella stanza,
smorzato dalla luce tenue della tv,
fissa su un canale a caso,
triste segnale di una lunga domenica.
Fuori il vento che soffia fra gli alberi,
freddo e intenso e malinconico,
le foglie ancora rimaste disegnano vortici,
e dopo una lunga danza si depositano in un angolo nascosto.
Le colline intorno stanno ormai sparendo,
lentamente le luci delle case si accendono,
si riesce ancora ad intravedere il fumo dei camini,
unico gesto che richiama sapori lontani.
La montagna è ormai avvolta dalla notte e dalla nebbia.
Inutilmente cerco pace e rifugio,
il senso di quello che sono sfugge lontano,
e la mia volgia di non essere nulla,
di non esistere mai più,
tristemente mi spinge a sfuggire, immaginare,
ad evitare il colpo di coda di una mostruosa paura.
Paura di sbagliare ancora,
di illudersi per poi ritrovarsi senza niente.
Paura di deludere le persone che mi amano,
di parlare con loro dei miei timori.
Paura di essere solo,
di non essere capace a portare avanti lunghi rapporti,
sarà per la noia che ne deriva o per il carico di reponsabilità.
Paura di gettare in pasto alle fiamme tutto quello che ho ottenuto,
senza curarmi dei dettagli e delle antiche promesse.
Raccontetemi tutto,
ma non venire a dirmi che questa vita e questo mondo vi piacciono,
perchè se avessi saputo tutto questo avrei preferito non nascere affatto,
almeno avrei limitato il mio interessamento,
ed avrei optato per una vita tranquilla,
senza ripercussioni mentali.
La sera mi sarei consolato con una bottiglia di vino,
avrei acceso il fuoco e non avrei pensato a nulla se non al lavoro,
alla famiglia, alle serata con gli amici, alla mia ragazza che mi aspettava.
Invece no,
maledettamente ho scelto, incoscentemente direi,
di migliorarmi, di portare sulle mie spalle un riscatto sociale che non avverrà,
e la sensibilità e le frustazioni che ne derivano,
non possono certo essere colmate con una bottiglia,
o qualche hobby che serva a non farti pensare alla tua inutilità.
L'unica cosa che so,
è che non trovo alcuna degna conclusione
a un disocrso domenicale,irritante e distruttivo,
che non sfoci nella banalità di una lagna personale.
Il rischio di volere essere obiettivi è di non perdersi sul serio,
di non credere a quello che si dice,
di convincersi spesso che la soluzione migliore sia mollare,
fare altro, non fare nulla.

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