La fine

Written on 1:09 PM by my blog

Una frenesia incontrollata,
lo sguardo fisso verso il passato recente,
un sorriso lentamente si accende.
Il fondo appena toccato,
la crosta appena mangiata,
il suo sapore amaro e il suo profumo intenso.
Gli occhi vivi, intensi, trasparenti,
i desideri improvvisi, latenti, necessari.
Ecco siamo alla fine di un triste viaggio,
ho camminato solo, per troppo tempo,
la musica mi stringe in un vortice emotivo,
le tue parole mi mettono spalle al muro.
La verità, il suo suono, la sua responsabilità,
la sua necessaria schiettezza,
il riconoscimento di quello sei,
la leggerezza di un animo complesso e vulnerabile.
Non sprecherò tempo a tessere le tue lodi,
sei stata necessaria per rinascere,
certo una mattina mi sono svegliato
e tu eri lì,
nel mio letto che dormivi,
il tuo corpo, i tuoi capelli, tutto insomma.
Ma se ti riconosco troppo importanza sarà la mia fine,
ti osserverò, ti amerò, ti accetterò,
ma le parole saranno poche,
dovrai capirmi, accettarmi, volermi.
E mentre ripenso al mio purgatorio,
all'inferno direi, che ho passato in questi lunghi anni,
mi viene da ridere.
Un ridere triste, beffardo, consapevole:
un giorno penserò a quei giorni, ne farò tesoro,
ho raschiato il fondo del barile,
ho mangiato merda,
respirato solo odio e paura.
Alla fine credo che serviranno,
almeno mentre ti osservo,
penso proprio che siano serviti per averti, per conquistarti, per viverti.

If you enjoyed this post Subscribe to our feed

No Comment

Posta un commento