Segnali

Written on 2:27 PM by my blog

Centro commerciale vuoto e silenzioso, neanche tutti i cartelli dei saldi in corso riescono a richiamare l'attenzione delle persone. Parcheggio deserto, un'atmosfera quasi irreale.
Rimango spesso stupito da quanto la percezione dell'ambiente circostante sia influenzata dal mio stato d'animo.
Mi domando se non sia effettivamente una mia interpretazione dovuta al momento e se in un'altro momento lo stesso posto, con caratteristiche simili non sia interpretato, da me, in un modo diverso.
Quel magone che non mi spiego continua a contagiare la mia giornata, a tratti non capisco se sia dovuto ad elementi negativi o positivi.
Ho sempre pensato che la crisi avrebbe investito anche la società per cui lavoro ed ogni giorno che passa i segnali si fanno allarmanti. D'altra parte il momento non fa presagire un miglioramento nel breve periodo. L'idea di aprire una mia società, accettando la proposta fatta da un mio amico, si fa sempre più reale. Il dubbio è che si tratti del solito passo lungo e in questo caso gli effetti potrebbero essere catastrofici. Mi piacerebbe, non lo nego, ma sono pronto ad affrontare questa sfida? Non lo so, non lo posso sapere. Purtroppo sono convinto del fatto che una scelta la dovrò fare fra breve. È' come sentirsi, all'improvviso, senza certezze. Ma non sarò l'unico in questo periodo, quindi niente paranoie.
Non so perché, forse è un insieme di fattori che diabolicamente coincidono, questa sembra una giornata che deve solo finire.
Ma che strano il centro commerciale comincia a popolarsi, sono l'unico scemo con la sciarpa quando fuori ci sono 20 gradi, mannaggia, ma è così calda, mi fa sentire protetto.
Da inguaribile ottimista, l'idea di poter cambiare le cose non mi abbandona mai, il pensiero che qualcosa mi possa travolgere mi fa affrontare il periodo con rabbia e determinazione.
Beh è ora di andare a lavorare, portiamo a casa questa giornata.

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