Il ritorno....che strazio

Written on 1:44 PM by my blog

Dopo quasi due settimane di vacanze, oggi si è celebrato il triste rito del ritorno a lavoro.
Quella maledetta sveglia che suona sempre al solito orario, il freddo provato appena ho messo il primo piede fuori dalle coperte, la solita corsa in bagno, dopo essermi reso conto di avere fatto tardi.
E non ho neanche la fortuna di svegliarmi e trovarmi sotto 20 cm di soffice neve, che sarebbe stata un'ottima scusa per spostare questo momento. No, qua al sud non sappiamo neanche cosa sia la neve. Forse un'invenzione dell'industria cinematrografica, per rendere più commoventi alcuni film con poca trama e nulla di importante da dire.
Primo giorno, ma vecchia vita di sempre. Appuntamento a 200km di distanza, 2 ore e mezza di viaggio a causa del traffico e di una statale, famosa più per la sua pericolosità che per i paesaggi d'ammirare.
Mi toccava riparare un errore fatto l'ultimo giorno di lavoro, quando dopo avere fatto tutto il viaggio, sceso dalla macchina per prendere la borsa con i contratti, mi sono reso conto di averla lasciata a casa.
Non vi dico come ci sono rimasto di sasso. Una cosa del genere non mi era mai successa. Ho inventato una scusa al cliente e sono tornato mestamente in ufficio.
Allora avevo bisogno di ferie, non riuscivo a concentrarmi e di conseguenza a concludere molto.
Questo periodo è letteralmente volato, fra le tante cose da fare e le abbuffate con gli amici e la famiglia. L'unico errore commesso è stato quello di non staccare il cellulare aziendale, che ha continuato a squillare in queste vacanze, di conseguenza non ho staccato del tutto dal lavoro.
Sono fatto così, cerco di dare massima disponibilità. E poi l'anno che verrà si preannuccia ricco di novità, mi stanno corteggiando con diverse offerte, sia all'interno dell'attuale società che altri. Mi auguro solo che arrivi l'offerta che aspetto e che sia concreta, avrei davvero voglia di cambiare ufficio e zona. Questo per migliorare la mia esperienza e soprattutto per vedere riconosciuti diversi sacrifici fatti. E poi dopo due anni che vedi le stesse facce, sento la necessità di ricominciare. E' stimolante partire da zero, in un posto nuovo.
Altra considerazione importante di questa giornata pesante è che sto invecchiando. Mi spiego.
Nonostante non abbia ancora 30 anni ( solo fra 4 mesi esatti varcherò la soglia, con tanta felicità dei miei) mi sono reso conto di essere più maturo. Ieri, infatti, ero invitato al battesimo della prima figlia di un mio caro amico. Non vi dico quanto è durata la festa, dalla mattina a notte tarda. Ecco erano tutti ubriachi persi, ho sentito discorsi incredibili, assistito a danze improbabili. Ma io no. La cosa strana è che di solito in queste feste mi butto incosapevole dei pericoli e dell'alcool. Non perdo occasione insomma per farmi una bella bevuta, giustificata dalla ricorrenza.
Ecco ieri, mi sono fermato e anzi sapendo come sarebbe andata a finire sono rientrato pure prima. Lo stesso è successo a Natale e a Capodanno. Non dico di non avere bevuto, ma non ho superato il mio limite. Cosa nuova per me.
Forse è successo perchè mi rendo conto di non riuscire più a smaltire come una volta. Quando succede sto male per due giorni, troppo sinceramente anche per me.
L'età avanza inesorabilmente. Forse è giunta l'ora di rispettare la massima di un amico, pronunciata un paio di mesi fa, e che per tanto tempo ha echeggiato nella mia testa, senza trovare una valida risposta.
" E giunta l'ora che tu ti assumi le tue responsabilità"
"Emh cosa? ma non ho fatto nulla di male, almeno credo. Ma stai bene, sei veramente il mio amico?"
Ancora oggi non so a che si riferisse, ma si lega perfettamente a questa presa di coscienza. Non trovate?

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