Capelli bianchi e pensieri sparsi

Written on 11:21 PM by my blog

Stamattina, mentre viaggiavo verso l'ufficio, ancora un pò assonnato e leggermente stordito dal ritorno alla normale routine settimanale, controllavo che non mi fossi tagliato facendo la barba.
Di colpo mentre guardavo attentamente ho notato un particolare che mi era sfuggito fino a quel momento: la mia tempia destra è ormai invasa dai capelli bianchi e la sinistra sta tranquillamente seguendo a poca distanza.
Non sto parlando di un paio di capelli, ma di un gruppo abbastanza folto e indipendente che mi sputa in faccia la triste verità: sto invecchiando.
Credo che sia una triste evidenza, che coincide in modo incredibile con il mio 30° compleanno. Già fra meno di un mese compirò trent'anni. Normalmente non do peso a questi traguardi, ma determinate circostanze comportano inevitabilmente delle riflessioni. Non mi riferisco tanto all'età  ma al passaggio verso nuove responsabilità.
Personalmente non noto troppe differenze, tranne in alcuni casi. Ad esempio non reggo più le serate brave con gli amici, per smaltire l'alcool impiego sempre più tempo e ho cominciato a limitare queste esperienze. Sono più riflessivo e meno impulsivo di un tempo ( sto diventando saggio).
Non è il caso di fare un dramma per un pò di capelli bianchi, ma fa specie, forse per un minuto ci pensi ma poi ti disturba una giornata al punto di scriverci un post.
Quello che conta è solo accettare che avviene e capire che è un semplice percorso del proprio fisico, solo questo.


Il potere della luna

Written on 9:04 PM by my blog

E' estramente complicato spiegare con poche parole le sensazioni che determinati momenti possono trasmerterti.
In tutta onestà è difficile trovare le cause scatenanti  che trasformano in modo irreale una normale serata di inizio marzo. Un sabato fuori con gli amici come tanti altri, ma magico per qualche motivo perverso.
Penso che tutto dipenda dal momento che si passa, da come si resta travolti dagli eventi, dalle sorprese, dalle emozioni, dalla possibilità che tutto possa finalmente vivere, cambiare, trasformare quella banale routine che chiamiamo vita.
La radio trasmetteva una vecchia compilation, forse di quatro anni fa, ma le canzoni risalivano a molto tempo prima. Non so se succede anche a voi, ma ci sono musiche che si intrecciano con il periodo storico in cui le si ascolta. Questa magica fusione rapisce, in modo del tutto incontrollato, l'ascoltatore di turno.
Le immagini proiettate sono quelle in bianco e nero di qualche anno prima, le sensazioni provate sono le stesse salvate nella memoria, quasi fossero "taggate".
Ti rapiscono, ti portano indietro nel tempo, ti mettono di buon umore.
Tutto inizia a scorrere leggero e mentre viaggio vicino alla spiaggia, sulla statale che porta a casa mia, con il mio amico guida e racconta chissà che cosa, vengo rapino dalla luna piena ( quasi) che si specchia sul mare piatto.  La luce si riflette e illumina fino alla linea dell'orizzonte, i contorni del golfo sono visibili per molti chilometri.
Sarà stato per l'effetto del bacardi 8, della luna, della musica. Non lo so, ma ieri sera ho provato emozioni che da tanto tempo non sentivo.
Forse anche a causa di ritorni improvvisi, di persone che perdi per molto tempo, che poi di colpo appaiono di nuovo, innocentemente, come se non fosse successo nulla e incredibilmente ti portano una certa felicità.
Ora non sono ancora in grado di capire, probabilmente non voglio, vivo quel momento che mette ordine nella confusione di questi mesi.
I ricordi, quelle immagini riflesse della mia vita passata, mi fanno solo capire che ce la posso fare ancora una volta.

Un pò di applicazioni gratutite e testate per nokia E71

Written on 4:41 PM by my blog

Dato che la mia macchina ha deciso di prendersi una giornata di ferie senza alcun preavviso e mentre che attendo che si faccia l'ora per andarmela a riprendere, ho deciso di passare il pomeriggio facendo una lista delle applicazioni gratuite per Nokia E71.
Ho comprato questo telefonino da quasi quattro mesi e penso che sia veramente un ottimo device ( come dicono quelli che fanno le recensioni sul web). Ha la possibilità ( come tutti gli ultimi modelli) di essere personalizzato con diverse applicazioni gratuite o a pagamento che lo rendono ancora più piacevole. Certo non raggiunge i livelli dell'iphone e di qualche applicazione si sente la mancanza, ma sono convinto che il nokia market riuscirà a colmare questa differenza.
Procediamo con la lista:

Google Maps: Non credo che abbia bisogno di alcuna descrizione, funziona perfettamente, però vi consiglio di farvi una tariffa flat per la navigazione.
Nokia Conversation: trasforma tutti gli sms arrivati in una specie di chat, ordinata per numero telefonico, è possibile personalizzare gli utenti con le foto.
Mobbler: Client Last.fm. Applicazione veramente ben fatta, per funzionare ha bisogno di linea Wi-fi, ma è un piacere ascoltare la musica dal telefonino e scrivere questo post.
Wefi: Trova le reti wifi, ti segnala quelle disponibili e si connette automaticamente alle preferite.
Nokia Internet Radio: ti fa ascoltare la musica trasmessa in rete.
Multiscanner: applicazione nativa per fare scansioni di testi o biglietti da visita.
Image Exchange: per condividere tutte le tue foto con i tuoi amici, sinceramente la uso come album fotografico, dato che nokia non ha fornito nulla di eccezionale da questo punto di vista, la trovo molto utile e veloce.
Opera Mini: nessun commento, lo conoscono tutti.
Twin: è un buon client per twitter, il migliore al momento.
Amaze: è un navigatore Gps gratuito, si collega con il gps interno e in poco tempo fa il fix dei satelliti disponibili, attenzione le mappe le scarica da internet sul momento. Personalmente lo trovo molto comodo e davvero molto preciso.
Radiobee: è un'altra applicazione per ascoltare la musica trasmessa online attraverso il formato mp3.
Nimbuzz: Istant messaging multi protocollo. Supporta Msn, Gtalk,Facebook, Icq. Lo trovo lento.
Ebuddy: ecco è il migliore istant mesaging multi-protocollo per symbian, leggero, veloce,molto immediato. Unico neo, consuma la batteria in poco tempo.
Yahoo!Go : è un client per accedere a tutti i servizi offerti dal famoso portale.
Gmail:  le vostre mail direttamente sul cellulare.
Andiamo al cinema: se devi andare al cinema sai cosa proiettano e la trama del film. Comodo.
Snaptu: è un'applicazione che in una sola schermata ti permette di vedere Facebook, il calendario di google, le partite di serie a in diretta, picasa album.
Widset: ha la stessa funzione di Snaptu, ma è personalizzabile con moltissimi applicazioni, peccato che sia lentissima.
Pronto Treno: sembra stano ma le ferrovie italiane hanno fatto qualcosa di utile, veramente utile per chi usa il treno, si possono addirittura acquistare i bliglietti.
Sport Tracker: per chi ama tenere sotto controllo le proprie evoluzioni sportive.
Nokia Messaging: il push- mail di Nokia, ti permette di configurare 10 indirizzi mail, non funziona assolutamente con vodafone, ma una volta collegato alla rete wireless le comunicazioni sono istantanee.

Per il momento mi sembra che possa bastare, vi ricordo che sono tutte applicazioni gratuite, non ho messo alcun link perchè sono facilmente rintracciabili.
Sto aspettando con ansia un buon client per Facebook  e Twitter, quelli attuali sono veramente poca cosa.
Non ho inserito nell'elenco i giochi, le applicazioni native e i temi.

Vorrei...ma non riesco...

Written on 6:16 PM by my blog

Avrei voglia di trasmettere quello che sento in questo momento attraverso le parole, ma come speso accade trovo il loro suono finale abbastanza inconsistente e poco originale.
Nella vita capitano momenti confusi che non ti danno immediatamente il senso della trasformazione che sta avvenendo. Mi scopro nervoso e pieno di dubbi a girare per una stanza buia nella vana speranza di trovare un senso alla mia paranoia.
Molte volte le parole non riescono a descrivere la complessità dei sentimenti, è come quando alla fine di un discorso importante si capisce di non avere trasmesso quello che si doveva.
Troppo spesso si viene fraintesi solo perchè le esigenze non coincidono, solo perchè vorremmo qualcosa che non può realmente esistere.
I sogni di un uomo si trasmettono nelle sue azioni, si sviluppano nelle sue idee e trasformano lentamente la realtà che lo circonda. Ma fino al momento in cui questo cambiamento non avviene totalmente la sua frustrazione continua a mischiarsi con i segni di un tempo ancora acerbo e privo di quella vitalità a cui aspira.
Vi lascio con il testo di una canzone, che non so per quale motivo, sento molto vicono, in questo momento.
Un vero capolavoro di Samuele Bersani, che non ha bisogno di alcun commento.


Troppo cerebrale per capire che si può star bene senza
complicare il pane
ci si spalma sopra un bel giretto di parole vuote ma doppiate
Mangiati le bolle di sapone intorno al mondo e quando dormo
taglia bene l'aquilone, togli la ragione e lasciami sognare, lasciami
sognare in pace
Liberi com'eravamo ieri, dei centimetri di libri sotto i piedi
per tirare la maniglia della porta e andare fuori come Mastroianni
anni fa,
come la voce guida la pubblicità
ci sono stati dei momenti intensi ma li ho persi già
Troppo cerebrale per capire che si può star bene senza
calpestare il cuore
ci si passa sopra almeno due o tre volte i piedi come sulle aiuole
Leviamo via il tappeto e poi mettiamoci dei pattini
per scivolare meglio sopra l'odio
Torre di controllo, aiuto, sto finendo l'aria dentro al serbatoio
Potrei ma non voglio fidarmi di te
io non ti conosco e in fondo non c'è
in quello che dici qualcosa che pensi
sei solo la copia di mille riassunti
Leggera leggera si bagna la fiamma
rimane la cera e non ci sei più...
Vuoti di memoria, non c'è posto per tenere insieme tutte le
puntate di una storia
piccolissimo particolare, ti ho perduto senza cattiveria
Mangiati le bolle di sapone intorno al mondo e quando dormo
taglia bene l'aquilone
togli la ragione e lasciami sognare, lasciami sognare in pace
Libero com'ero stato ieri ho dei centimetri di cielo sotto ai piedi
adesso tiro la maniglia della porta e vado fuori
come Mastroianni anni fa, sono una nuvola, fra poco pioverà
e non c'è niente che mi sposta o vento che mi sposterà
Potrei ma non voglio fidarmi di te
io non ti conosco e in fondo non c'è
in quello che dici qualcosa che pensi
sei solo la copia di mille riassunti
Leggera leggera si bagna la fiamma
rimane la cera e non ci sei più, non ci sei più, non ci sei...

Camminando ......

Written on 2:31 PM by my blog

Avete presente cosa significa passare due ore in una città sconosciuta e deserta, a causa del maltempo. Si ha quella tremenda sensazione che il tempo non passi mai.
Mentre mi sono fermato ai margini della statale, dopo avere pranzato in una fastidiosa tavola calda, la pioggia continua ha coperto il parabrezza della macchina e ho l'impressione di trovarmi in una bolla isolata, che mi ripara e mi opprime allo stesso tempo.
Credo che sia normale che momenti del genere favoriscano pensieri intimi e persistenti, è come fermarsi e dare ascolto alla propria coscienza, un modo inconscio di trovare risposte a domande mai poste realmente.
Mi capita di guardare al passato e di chiedermi se sono diventato quello che avrei voluto essere, se ho fatto tutto quello che immaginavo, se ho ancora sogni oppure sono caduto nella classica routine "azione-reazione"senza un progetto da portare avanti.
Di sicuro, non avrei mai pensato di fare questo lavoro. Appena finito l'università pensavo di voler lavoro nel settore statale,ma più facevo le domande per i concorsi più mi accorgevo che sarei scappato da una simile vita. Ho provato a fare il giornalista, ma non ho resistito all'idea di dover fare pratica per due anni (mi sembra) e dovere andare a trovare il politico di turno che sponsorizzava il giornale che mi aveva scelto.
Dopo le prime resistenze, ho compreso che quello che mi viene semplice è conoscere persone, ho sviluppato questa mia capacità empatica col passare degli anni e mi rendo conto che non riuscirei a farne a meno. L'unico problema è che il fine settimana devo letteralmente staccare altrimenti sarebbe impossibile discernere le mie esigenze da quelle degli altri.
Senza dubbio una bella trasformazione.
Si è vero, avrei voluto sfruttare questa capacità nella politica o nella comunicazione. Tuttavia sono contento di non averlo fatto, perché oggi non mi riconosco in questo modo scontato di fare politica. Ma dove sono finiti i leaders capaci di dare spazio concreto agli ideali di un popolo, soprattutto in grado di progettare una visione della società civile diversa dalle logiche di clientelismo, una società diversa da quella immaginata da hobbes, più concreta e vicina alle esigenze primarie.
Sono contento di lavorare solo grazie alle mie capacità e di non avere implorato alcun politico o faccendiere per farlo ( qua da noi è un bel traguardo, solo la settimana scorsa sono venuto a conoscenza di un giro virtuoso di spartizione politica di posti di lavoro).
Se penso alla mia vita, mi rendo conto che l'unica cosa che mi manca è l'amore. Cioè, non riesco completamente ad abbandonarmi a questo sentimento. Per quanto ne sento l'esigenza tutti i giorni, come se fossi incompleto, ho paura di innamorarmi. Forse le esperienze passate non aiutano, ma quando sento qualcosa per una donna cerco, in modo razionale, di sfuggire a quel complesso sistema di sentimenti contraddittori che è l'amore. Si sa, l'amore non va a braccetto con la logica.
Probabilmente è solo una questione di tempo e di coraggio, voglia di affrontare le mie paure per qualcosa di più importante.
Il tempo, solo lui, mi darà quelle risposte che cerco. Il discorso sarebbe molto più complesso e lungo e le domande tante.
Una in particolare mi affascina: ma basta veramente essere se stessi nel complesso mondo delle relazioni uomo-donna, o bisogna ogni volta scendere a compromessi pur di risultare interessanti.
Gli occhi di un uomo o di una donna che cercano conferme sono mondi di infinita bellezza, per chi ha la fortuna di scoprirli.

Segnali

Written on 2:27 PM by my blog

Centro commerciale vuoto e silenzioso, neanche tutti i cartelli dei saldi in corso riescono a richiamare l'attenzione delle persone. Parcheggio deserto, un'atmosfera quasi irreale.
Rimango spesso stupito da quanto la percezione dell'ambiente circostante sia influenzata dal mio stato d'animo.
Mi domando se non sia effettivamente una mia interpretazione dovuta al momento e se in un'altro momento lo stesso posto, con caratteristiche simili non sia interpretato, da me, in un modo diverso.
Quel magone che non mi spiego continua a contagiare la mia giornata, a tratti non capisco se sia dovuto ad elementi negativi o positivi.
Ho sempre pensato che la crisi avrebbe investito anche la società per cui lavoro ed ogni giorno che passa i segnali si fanno allarmanti. D'altra parte il momento non fa presagire un miglioramento nel breve periodo. L'idea di aprire una mia società, accettando la proposta fatta da un mio amico, si fa sempre più reale. Il dubbio è che si tratti del solito passo lungo e in questo caso gli effetti potrebbero essere catastrofici. Mi piacerebbe, non lo nego, ma sono pronto ad affrontare questa sfida? Non lo so, non lo posso sapere. Purtroppo sono convinto del fatto che una scelta la dovrò fare fra breve. È' come sentirsi, all'improvviso, senza certezze. Ma non sarò l'unico in questo periodo, quindi niente paranoie.
Non so perché, forse è un insieme di fattori che diabolicamente coincidono, questa sembra una giornata che deve solo finire.
Ma che strano il centro commerciale comincia a popolarsi, sono l'unico scemo con la sciarpa quando fuori ci sono 20 gradi, mannaggia, ma è così calda, mi fa sentire protetto.
Da inguaribile ottimista, l'idea di poter cambiare le cose non mi abbandona mai, il pensiero che qualcosa mi possa travolgere mi fa affrontare il periodo con rabbia e determinazione.
Beh è ora di andare a lavorare, portiamo a casa questa giornata.

E' solo pioggia....

Written on 2:25 PM by my blog

Solitamente non tratto argomenti di cronaca, no perchè non li considero importanti, ma semplicemente non mi sento in grado di affrontarli. Fatti del genere avrebbero bisogno di un'analisi oggettiva e spensierata, meriterebbero una freddezza intellettuale che non mi è propria.Ma ho bisogno di sfogarmi, quindi qualsiasi opinione espressa di seguito è strettamente personale e non ha alcuna presunzione di verità

Caso Alitalia:
Nasce oggi la nuova compagnia nazionale. La Cai si trasforma nella nuova Alitalia e dopo un tira e molla lunghissimo sapete chi è il partner di maggioranza con il 25% delle quote ( se non sbaglio, mi rompe cercare) Air-France- Klm. Ma che senso ha avuto tutta questa storia se già poco prima di cadere il governo Prodi aveva trovato un accordo con monsieur Spinetta? L'italianità è salva: una cordata di bravi imprenditori hanno avuto la bontà d'animo di credere nel progetto e assumersi precise responsabilità. Per tre anni dovranno tenere la compagnia e poi la potranno vendere ( indovinate a chi?).
Mi sorge un dubbio: chi paga questo periodo di transizione?
Noi, ma in nome della bandiera questo e altro.
Ancora oggi non capisco perchè non l'abbiamo venduta. Lasciamo perdere.

La Sinistra:
Non mi viene molto da scrivere, tranne che i suoi dirigenti ne stanno decretando la fine. Le lotte intestine, la voglia di potere, i progetti inutili, le alleanze improbabili non hanno fatto che aumentare il distacco fra i cittadini e Pd. Veltroni che parte come l'Obama italiano e si trasforma ( ahime) col tempo in un misterioso e quanto mai inconsistente "portavoce". Il problema è grave perchè non esiste neanche una figura simbolo che possa fare ripartire le speranze. Addio bipolarismo ( se mai è esistito), addio ad un cambiamento politico reale.
E mister sorriso non fa altro che brindare nella sua Arcore, vantarsi delle sue prestazione sessuali ( che sei vecchio, il viagra va preso con moderazione) e prendere qualche altro vecchietto per il suo milan.


I politici:
Un rimpasto generazionale urge ogni giorno che passa, proporrei un'abolizione immediata delle interviste concordate e per alcuni un corso immediato  di retorica del 21° secolo. Non so voi, ma quando li sento parlare cambio canale. Le castronerie pronunciate, quell'enfasi falsa e la retorica spicciola non fanno che aumentare il malumore. Ma cazzo questi li paghiamo un sacco di soldi. Sono stanco di trasmissioni politiche urlate, dove destra, sinistra e centro sembrano volere le stesse cose. Ma qualcuno di loro si sente responsabile delle cazzate che spara.

Il premier:
Capisco che è importante che lui faccia finta di nulla, che inciti continuamente a spendere e tutto il resto. Ma sinceramente queste sue esortazioni danno fastidio, ma si rende conto o no che siamo in recessione tecnica e che probabilmente l'anno che verrà sarà uno dei più complessi degli ultimi decenni. Si l'economia deve girare, ma cerchiamo di intervenire con qualcosa di più strutturale. Ah la riforma della giustizia fatela per abbassare i tempi che sono veramente da paese del terzo mondo, non per eliminare le intercettazioni. Magari fate in modo che non vengano pubblicate, d'altra parte non me ne fatto nulla che il principe di Savoia vada a puttane, se ha fatto degli illeciti arrestatelo, ma non rendiamo pubbliche le telefonate.

Gli argomenti potrebbero essere molti, ma la pausa pranzo è finita.
Alla fine è solo colpa della pioggia, si sempre lei, solo lei. Ma in giornate del genere basta una goccia per fare scattare quella rabbia dimenticata.
Si, è solo pioggia.

piccoli dubbi del pre-partita e prima che finisca la giornata lavorativa

Written on 2:27 PM by my blog

Non mi piace argomentare per luoghi comuni, perché quanto siano passaggi semplici e comprensibili rischiano di non dare il giusto rilievo alla discussione. Ma stavolta sono costretto a farlo: possibile che la Calabria che ha dei posti fantastici e invidiabile da più punti vista ( non ultimo il clima, nel resto d'italia si muore dal freddo, qua in alcuni posti si respira quasi aria di primavera, dove mi trovo ci sono 20 gradi e un sole meraviglioso che si specchia nel mare limpido, che spettacolo fossi almeno bravo a fare fotografie) ma nessuno sfrutta il suo potenziale e una spiaggia meravigliosa si trasforma in una discarica permanente. Certi giorni mi vergogno. Che schifo.


Sarà il caso che vada a giocare a calcetto, quando sono sicuro che stasera ci saranno pochi gradi e vento gelido. Quando sono convinto che gli eccessi delle feste si faranno sentire. Soprattutto sarà il caso di farlo dato che mi sento tutti i sintomi di un'influenza imminente? Beh si basta non dirlo al capo. È' da stamattina che sto male, ma non mollo, porto a termine questa giornata. Poi è presunzione, da parte mia, parlare di influenza, saranno dieci anni che non una febbre degna di tale nome. Deciso, vado a giocare, domani si vedrà.

"Lo sai che hai fatto colpo"
" Chi io?"
"Si tu, l'altro giorno ricordi che abbiamo preso un caffè insieme. Beh la cameriera mi ha chiesto di te. Stasera dopo la partita ti raccontò tutto. Adesso sorgono due quesiti fondamentali.
Se non mi ricordo della cameriera un motivo ci sarà: è ero troppo assegnato e distratto da chissà quale pensiero. Oppure lei non mi ha colpito particolarmente. Poi, io che faccio colpo. Ma fammi il piacere. Stasera lo faccio parlare e dopo lo picchio, anche prima della partita. Tanto è un mio avversario. Fosse stata la cameriera del locale di cosenza nell'altra sera, a quest'ora sarei raggiante. Che ipocrita che sono. Mi faccio schifo da solo.

Ultimo pensiero.
Davvero una persona deve essere solo bella per colpirci. Penso di no. Cioè la prima cosa che si guarda è il fisico, questo per essere chiari ed evitare le solite cazzate. Questo comportamento è sia maschile che femminile. Ma apprezziamo quelle caratteristiche fisiche che inconsciamente ci attraggono, che ne so: il colore dei capelli, il tipo di occhi, ecc. Alcuni diranno che guardano altri aspetti, ma li entriamo nelle categorie per fare i gradassi con gli amici e queste non contano perché non sono reali. Per esempio personalmente impazzisce per gli occhi grandi e scuri e i capelli ondulati.
Ma quello che più mi affascina in una donna sono il carattere, l'indipendenza e la forza. Qualità che si scoprono col tempo e che determinano la durata è meno di un rapporto.
Quindi una donna ( o uomo, ma non me ne intendo) deve essere affascinante e unica. L' unicità in questo caso è una caratteristica dettata dal sentimento provato.


Dopo aver parlato tanto e detto cose ovvie, vado a fare l'appuntamento che è meglio. Nel frattempo Mi è venuta voglia di caffè, ma qua non ci sta neanche un bar aperto. Che tristezza.

Il ritorno....che strazio

Written on 1:44 PM by my blog

Dopo quasi due settimane di vacanze, oggi si è celebrato il triste rito del ritorno a lavoro.
Quella maledetta sveglia che suona sempre al solito orario, il freddo provato appena ho messo il primo piede fuori dalle coperte, la solita corsa in bagno, dopo essermi reso conto di avere fatto tardi.
E non ho neanche la fortuna di svegliarmi e trovarmi sotto 20 cm di soffice neve, che sarebbe stata un'ottima scusa per spostare questo momento. No, qua al sud non sappiamo neanche cosa sia la neve. Forse un'invenzione dell'industria cinematrografica, per rendere più commoventi alcuni film con poca trama e nulla di importante da dire.
Primo giorno, ma vecchia vita di sempre. Appuntamento a 200km di distanza, 2 ore e mezza di viaggio a causa del traffico e di una statale, famosa più per la sua pericolosità che per i paesaggi d'ammirare.
Mi toccava riparare un errore fatto l'ultimo giorno di lavoro, quando dopo avere fatto tutto il viaggio, sceso dalla macchina per prendere la borsa con i contratti, mi sono reso conto di averla lasciata a casa.
Non vi dico come ci sono rimasto di sasso. Una cosa del genere non mi era mai successa. Ho inventato una scusa al cliente e sono tornato mestamente in ufficio.
Allora avevo bisogno di ferie, non riuscivo a concentrarmi e di conseguenza a concludere molto.
Questo periodo è letteralmente volato, fra le tante cose da fare e le abbuffate con gli amici e la famiglia. L'unico errore commesso è stato quello di non staccare il cellulare aziendale, che ha continuato a squillare in queste vacanze, di conseguenza non ho staccato del tutto dal lavoro.
Sono fatto così, cerco di dare massima disponibilità. E poi l'anno che verrà si preannuccia ricco di novità, mi stanno corteggiando con diverse offerte, sia all'interno dell'attuale società che altri. Mi auguro solo che arrivi l'offerta che aspetto e che sia concreta, avrei davvero voglia di cambiare ufficio e zona. Questo per migliorare la mia esperienza e soprattutto per vedere riconosciuti diversi sacrifici fatti. E poi dopo due anni che vedi le stesse facce, sento la necessità di ricominciare. E' stimolante partire da zero, in un posto nuovo.
Altra considerazione importante di questa giornata pesante è che sto invecchiando. Mi spiego.
Nonostante non abbia ancora 30 anni ( solo fra 4 mesi esatti varcherò la soglia, con tanta felicità dei miei) mi sono reso conto di essere più maturo. Ieri, infatti, ero invitato al battesimo della prima figlia di un mio caro amico. Non vi dico quanto è durata la festa, dalla mattina a notte tarda. Ecco erano tutti ubriachi persi, ho sentito discorsi incredibili, assistito a danze improbabili. Ma io no. La cosa strana è che di solito in queste feste mi butto incosapevole dei pericoli e dell'alcool. Non perdo occasione insomma per farmi una bella bevuta, giustificata dalla ricorrenza.
Ecco ieri, mi sono fermato e anzi sapendo come sarebbe andata a finire sono rientrato pure prima. Lo stesso è successo a Natale e a Capodanno. Non dico di non avere bevuto, ma non ho superato il mio limite. Cosa nuova per me.
Forse è successo perchè mi rendo conto di non riuscire più a smaltire come una volta. Quando succede sto male per due giorni, troppo sinceramente anche per me.
L'età avanza inesorabilmente. Forse è giunta l'ora di rispettare la massima di un amico, pronunciata un paio di mesi fa, e che per tanto tempo ha echeggiato nella mia testa, senza trovare una valida risposta.
" E giunta l'ora che tu ti assumi le tue responsabilità"
"Emh cosa? ma non ho fatto nulla di male, almeno credo. Ma stai bene, sei veramente il mio amico?"
Ancora oggi non so a che si riferisse, ma si lega perfettamente a questa presa di coscienza. Non trovate?

Immagini riflesse

Written on 6:50 PM by my blog

Serata fredda. Piovosa e fredda. La macchina proseguiva lentamente il suo lungo viaggio di ritorno, a stento riusciva a farsi strada fra la pioggia incensante. Ogni tanto un buca nascosta dal buio attirava la sua attenzione. Un gemito lo colpiva, la paura di non riuscirla a controllare, di avvicinarsi troppo velocemente a quella fila di tir, che proseguivano sicuri il proprio viaggio.
La musica alta dello stereo lo aiutava a concentrarsi fra i suoi mille pensieri. Vagava fra i suoi diversi frame mentali e non riusciva a trovare pace. Troppe erano le cose che vorrebbe fossero state diverse. Non riusciva a trovare neanche il motivo che l'aveva portato fino a quel punto.
Cercava di trovare in filo conduttore che gli potesse dare un minimo di pace. Trovava solo conforto nelle immagini possibili proiettate sul parabrezza. Sapeva bene che non erano reali.
La giornata era stata lunga e faticosa, i km percorsi troppi, le facce mostrate tante.
Di colpo suonò il telefono:

"ma dove sei, ti stiamo aspettando"
" dai sto arrivando, ho solo un pò di ritardo, colpa di questo maledetto tempo. Solito posto vero?"
" si solito posto. Siamo tutti qui e da tanto che non ci vediamo lo sai"
" lo so, lo so, ma siete stati sempre con me. Ordina il solito. Stasera ho bisogno di buttare giù qualcosa"
" ti capisco, a fra poco allora"

Ecco erano pronti. Avrebbe avuto il coraggio di affrontarli tutti insieme. Raramente era stato capace di farlo, ma questa volta non poteva evitarlo.
Il solito pub. La stessa cameriera prosperosa di sempre, mai invecchiata, sempre così sexy e ammaliatrice.
Il lungo bancone con una distesa interminabile di ubriaconi depressi. Qualche prostituta che lavorava. Le facce losche di sempre. Non ricordava i loro nomi, una volta li conosceva, erano stati grandi amici.
Erano in fondo al pub, una lunga tavolata. C'erano tutti.
Non si salutarono nemmeno. Li guardo tutti, ne ricordò ogni momento. Di ciascuno di loro riassoporò quello che aveva provato, quella che aveva sofferto, quello che aveva fatto.
Erano lì, i suoi fantasmi, le persone che in qualche modo avevano lasciato un segno nella sua vita e che adesso rimanevano solo espressioni di quello che non doveva più fare. Stranamente li guardava sorridendo e per ognuno di loro aveva un buon ricordo.
La maestra terribile delle elementari. Lo zio che lo prendeva in giro perchè in sovrappeso ( adesso non lo poteva di certo prendere in giro per quello). La prof di matematica che lo aveva fatto piangere. Il suo primo amore. La compagnia sbagliata. Le liti continue col padre, quell'enorme paura di deluderlo che lo aveva fatto quasi impazzire. Ricordava ancora quando si era ribellato e come la sua vita era cambiata da quel momento. Gli amici persi di vista, quelli con cui si era giurato di cambiare il mondo. C'erano tutte le donne da cui era scappato e quelle che lo avevano miseramente piantato. Quelle si, lo avevano segnato. Il suo primo lavoro, il rapporto conflittuale con il responsabile.
Volti sorridenti e contenti, una parte della sua vita proiettata in un mondo fantastico. Un sogno o una divagazione mentale troppo lunga e dispersiva.
Sweet Child O' mine dei  Gun'N Roses scorreva via leggera creava un'atmosfera fantastica.

" eccomi amici, sono finalmente qua. Dopo tanto ho il coraggio di vedervi di nuovo. Certo che mi avete a lungo terrorizzato, ma da voi ho imparato tutto. Forse alcune ferite sono troppo recenti e lente a rimaginarsi, ma sono qui perchè oggi sono cresciuto. Da bambino era più semplice rifugiarsi nel sogno di quello che poteva essere, immedesimarsi nei pensieri, fin quasi a trasformarli in sensazioni reali. Ho lottato contro di voi, contro i miei demoni, ma sono qua tutto intero"
"siamo felici che tu sia arrivato fino a questo pub sperduto, che tu sia tutto intero e più forte di prima. Ma ti sei mai chiesto il perchè?"
"no, ho sempre pensato fosse una mia reazione naturale"
" come ti sbagli, sei qua solo per un motivo. Perchè hai capito che noi non siamo altro che il frutto della tua immaginazione e che quello che cerchi, nonostante ti faccia paura, è quello che noi rappresentiamo. Noi siamo delle prove, dei percorsi intermedi che hai superato. Adesso il bello deve venire. Ma per favore evita di tornare indietro affronta tutti e non creare altri sogni. Cerca di realizzarne qualcuno"
Scolò il bicchiere di colpo e rispose
" si hai ragione non mi resta che provarci"
Risero.
Dal fondo del locale, un volto nuovo entrò.
Due occhi grandi, capelli ricci e portamento deciso, gli sorrise e si avvicinò
" eccomi, sono arrivata"
Il suo profumo e il suo sorriso erano incredibili.
"non trasformare anche lei in un'immagine come noi, per quanto la sua compagnia ci farebbe piacere, lei è reale. Tutti hanno le tue stesse paure, non pensare di essere speciale, e lei si trova qua per il tuo stesso motivo. Quel tavolo sulla destra è il suo, bello lungo come il tuo. Quando sarà il momento, cerca solo di parlare con cuore e non con le immagini. Non si ha sempre una seconda occasione"
Si girò, la guardò negli occhi e tutto, di colpo, sparì.
Si ritrovò seduto ad una scrivania, con il pc acceso e una pagina scritta.
Cavolo, aveva immaginato di nuovo. Ma quel viso e quei occhi li conosceva bene. Avrebbe cercato la sua occasione. Per quanto fosse difficile era l'unico modo per essere felice.

Uno strano pensiero...cominciamo bene...

Written on 5:04 PM by my blog

Ci sono pensieri irrazionali che non hanno alcun fondamento logico. Nel momento stesso in cui appaiono, la prima reazione è quella di cancellarli e di darsi continuamente dello stupido.
Ma spesso hanno la meglio e ci si trova a vagare, ad immaginare qualcosa di irreale, idealizzando fino all'estremo quello che fino a poco prima sembrava solo il frutto di un momento.
Probabilmente un bravo analista troverebbe il loro fondamento nella mancanza di qualcosa o qualcuno, suggerendo allo stesso tempo di lavorare un pò di più per superare in modo concreto il momento, tanto per evitare che si possa ripresentare in futuro.
Ma ci sono immagini, parole, storie, frammenti di rete che vagano nella mente e che in modo incontrollato colpiscono i sensi e non fanno che trascinarti in pensieri assurdi e incostanti.
Vorrei saperne di più, conoscere meglio, capire e seguire il mio istinto. Ma la follia, spesso, è meglio non assecondarla. Per quanto irrazionalmente mi piacerebbe trovare il coraggio di farlo, allo stesso tempo ho paura di essere così stupido e di perdermi nelle conseguenze di uno scontro diretto.
Non credo si possano scegliere i pensieri che emotivamente ti travolgono, è impossibile capirne anche il motivo. Per istinto qualcosa ti attrae e ti lasci trasportare dall'idea generata dalla tua mente confusa.
Il limite sta nella realtà delle cose. Appena me ne rendo conto mi assale una certa rabbia, mi maledico e cerco di cancellare tutto.
Ma a tradimento mi capita di pensare: " certo sarebbe veramente bello, rimarrà un altro pensiero stupendo. Solo un pensiero purtroppo, non è reale, non può essere reale".
Maledetta razionalità che riesce a bloccarmi sempre.
Beh lascio questo pensiero nascosto. Alla fine se qualcosa/qualcuna ti colpisce, per quanto impossibile essa sia, un motivo latente se lo porta dietro.
Mi piace pensare che sia così.
Beh sono alla frutta, saranno ancora i postumi del Capodanno appena passato, dei troppi brindisi e di tutto il resto. Un giorno, lo prometto, in un post sarò più chiaro. Per il momento basta dire che mi affascina, solo questo.

Un banale post di fine anno...

Written on 3:49 PM by my blog

Eccoci qua, finalmente. Siamo alla resa dei conti.
Ho aspettato veramente tanto per poterti scaricare tutta la mia rabbia.
Ho vissuto questo giorno all'infinito. Ho corretto gli errori, ho variato la tattica, ho migliorato la tecnica.
Sono pronto.
Siediti. Prendi pure un bicchiere del buon rosso che ho appena stappato, senti il suo sapore violento, perditi per un attimo tra i mille profumi che riporta alla memoria e preparati.
Hai fatto finta che non esistessi per tanto, non hai risposto alla mie chiamate nè letto le mie mail.
Indifferente mi sei passato accanto e non hai minimamente ascoltato le mie richieste.
No, tu devi essere protagonista assoluto per forza.
Hai preso tutto, travolto mille destini, giocato con le aspettative altrui. Non ti ha sfiorato minimamente l'idea che in qualche angolo remoto, qualcuno, preso dalla paura, imprecasse contro il mondo e contro di te, arrancando, per quanto possibile, lungo una strada diventata improvvisamente piena di insidie.
Già, tu non conosci la paura. Quell'ansia profonda che ti assale certe notti silenziose e che quasi ti strozza la voce per quanto opprimente. La paura di non riuscire ad immaginare, progettare, vivere tutto quello che fino a poco tempo prima sembrava semplice e naturale.
Destini travolti, vite proiettate nel dubbio.
Si, hai fatto finta di nulla e senza rimorso hai continuato nel tuo assurdo disegno finale. Convinto, come non mai, che tutti dobbiamo trovare la forza di reagire da soli.
Forse hai ragione, ma io non riescono a chiudere gli occhi quando vedo qualcuno cadere, non giro le spalle quando mi chiamano. Quando hanno bisogno di me.
Ecco, non parli. Ascolti questo mio assurdo monologo e bevi il vino.
Lo vedo, i tuoi occhi tradiscono improvvisamente la tua maschera sicura. So che ne hai viste tante e che forse il tuo amaro destino è quello di essere il motore immobile di tutto. Neanche tu lo accetti.
Amico adesso puoi anche piangere e raccontarmi l'amaro di questa tua vita.
Nessun rancore, credimi, ho solo bisogno di risposte. Perchè?
Forse alla fine di questo percorso, hai ragione, le risposte non servono. Pensare a come sarebbe stato non mi aiuta a migliorare la mia vita. Le scelte sono il frutto del momento ed hanno un senso solo in un determinato contesto, un'analisi successiva è quanto mai inutile.
Te lo devo riconoscere, ultimamente,  ti sei dato da fare e hai trasmesso nuovamente speranza a tutti.
Con piccoli gesti hai ridato un pò di prospettiva. Per un momento sei sceso dal tuo trono e sei tornato quel vecchio caro amico di sempre.
Sai avrei avuto mille altre cose da chiederti, avrei voluto mostrarti e farti provare, per poco tempo, la paura, proiettandoti mille immagini di vite spezzate. Ma ora, guardandoti, non so qual'è la tua colpa. Probabilmente sei la scusa di mille fallimenti, la proiezione presente degli errori umani, uno spettro da schiacciare o chiudere nell'armadio per non pensarci più.
Brinderò, amico mio, alla tua partenza. Non lo farò con soddisfazione e fierezza. Ti guarderò sparire con tristezza, sperando che il tuo insegnamento sia stato chiaro per tutti: le conseguenze delle azioni di pochi sono un macigno per la vita vita di molti. L'avidità, il potere, l'arrivismo sono solo illusioni personali che non tengono conto delle sofferenze altrui. Per imparare e migliorare bisogna soffrire e andare oltre. Crescere e non dimenticare.
Amico mio, è ora di andare. Il tuo successore è li sulla porta. Già i miei buoni propositi, le mie speranze, i miei sogni , i miei progetti lo hanno raggiunto insieme a quelli di tanti altri. Tutti in questi giorni pensiamo di  cancellare il passato, immaginiamo una nuova vita, il grande amore, una nuova felicità. Presi da una sorta di entusiasmo infantile e irrazionale crediamo di poter realizzare tutto. Non credo ci sia nulla di male, nell'immaginare, solo per un attimo, che tutto possa andare come noi desideriamo.
Il vino è ormai terminato e il fuoco è spento, vorrei sfogarmi ancora, ma è giunto il tempo.
Addio caro vecchio 2008. Non ti dimenticheremo facilmente.
Ben arrivato 2009. Vediamo di che pasta sei fatto, non ti preoccupare tuo fratello ci ha reso più forti. Siamo pronti.

Ho visto dei....

Written on 5:46 PM by my blog

Ho visto dei pinguini felici nel campo di calcetto che temerari venivano in contrasto e facevano passaggi superlativi, lanci da metà campo che finivano in area di rigore.
Erano talmente a proprio agio nel freddo della serata che molte volte li vedono ridere di gusto e banalizzarci con dei tunnel incredibili, penso di aver visto anche un paio di veroniche.
Ridevano, ridevano. Ridevano di noi cavolo, che infreddoliti e a tratti piegati dal freddo gelido della serata a stento riuscivamo a fare un passaggio decente.
Si, mi sembrava di essere nella pubblicita della Kinder, mi sentivo fuori posto e sopratutto stupido.
Era una serata da camino acceso, bottiglia di vino rosso e un gruppo di amici intenti a giocarsi la casa.
Anzi sarebbe stata meglio una serata con camino acceso, bottiglia di vino e una favolosa donna al mio fianco.
Si, si scelgo la seconda. Senza dubbio.
Le conseguenze delle serata sono state una serie di complicazioni fisiche. Quando sei in campo il freddo tende ad attenuare eventuali ematomi ma appena esci fuori dalla doccia il dolore diventa reale.
Sentivo dolore, dolore. La cosa è continuata per tutta la giornata. Che patetico che sono.
Per quanto possa sembrare impossibile non ho più il raffreddore, sembra un controsenso ma è così. Partito con il naso gocciolante e parzialmente chiuso, oggi mi sento finalmente libero e posso respirare normalmente.


Dopo 4 mesi di calcetto, una partita a settimana, noto progressi incredibili.
Riesco tranquillamente a mantenere il ritmo della partita e non avere più il fiatone. Faccio su e giù dalla difesa all'attacco senza restare in panne come le prime volte. Per uno, come me, che fuma un pacchetto di rosse al giorno è un ottimo risultato. Probabilmente dovrei fare un lavoro per aumentare la resistenza fisica e avere più forza. Col tempo vedremo, in primavera ho intenzione di associare una seduta di corsa settimanale.


Stasera serata di poker e stop.
E' una tradizione natalizia ben consolidata ormai. Non so giocare bene a Poker ma sto imparando a furia di perdere. Il metodo migliore è imparare sul campo.
Cavolo se non vinco spacco tutto.
Tavolo lungo, 7 persone, 7 bicchieri riempiti di rum&coca, di wiskey, salatini e patatine, il fumo che riempie la stanza, lo stronzo di turno che ha la sua serata fortunata, tutti gli altri annoiati ad aspettare il turno buono.
Fortuna, fortuna. Ci vuole solo quella.

Maledetta Paura...di amare..

Written on 5:26 PM by my blog

E' inutile girarci intorno, cercare le scuse migliori del proprio repertorio personale, e trovare così un pò di pace momentanea.
Tutto risulterebbe estremamente banale e momentaneo, il piacere di una ben articolata giustificazione si infrangerebbe, di colpo, con la triste realtà quotidiana.
Per quanto risuoni stupido e scontato è meglio accettare i propri limiti e vivere per poterli, un giorno, superare.
Penso che ognuno di noi è il frutto delle proprie esperienze personali, la sintesi perfetta di tutto quello che ha vissuto, di ciò che ha desiderato e provato.
Ogni volta che affrontiamo un problema una sorta di deja vu ci rimanda alla precedente esperienza e ci suggerisce, in modo inconscio, il percorso ideale per affrontare il momento e guardare oltre. Un sistema per non ripetere i soliti errori.
Purtroppo non esiste un ripristino alla situazione precedente, come nel pc, immaginate che bello, provare e riprovare fin quando non si trova la situazione ottimale, ripristinando sempre se qualcosa non va bene.

Basta così, altrimenti vado fuori tema.
Ma cavolo qual'è il tema di questo post, quasi non lo ricordo. 
Poi vado sempre fuori tema, sai che novità.
Ma no, stavolta vado al cuore della questione, senza perdere tempo.

Ecco, semplificando le cose, ho una maledetta paura di innamorarmi.
Me ne accorgo tutti i giorni, tutte le volte che succede qualcosa che mi fa battere forte il cuore, che mi rende imbranato e insicuro.
Ecco non sono mai riuscito a gestire l'amore, divento subito un bambinone, troppo romantico, quasi irriconoscibile rispetto a tutto quello che sono tutti i giorni.
Non ci riesco, è inutile non mi abbandono all'idea, romantica e ideale, di darsi completamente nelle mani di un'altra persona.
Credo che tutto dipenda dalle ferite rimarginate col tempo e con troppa fatica. Anche se con il passare del tempo le giustificazioni diventano sempre più blande, quasi inconsistenti rispetto al passato.
Ma esiste una contraddizione di fondo che mi stordisce nella sua verità, più prometto di non innamorarmi del tutto, di provare a gestire l'amore ( che cazzata ci fossi mai riuscito) più ho voglia di essere travolto dalla sua forza, di diventare nulla e di confondermi in questo sentimento.
Forse questo post è la diretta conseguenza dell'atmosfera natalizia, di tutti i films sdolcinati del periodo.
Che ne so di tutti gli stereotipi della felicità che ci vengono trasmessi in modo subliminale attraverso i media, le storie, i racconti, le canzoni.
Sarà pure tutto ciò.
Mi auguro solo di essere così fortunato da poter trovare una persona che lo posso capire e che abbia solo un pò di pazienza. Mi auguro solo che ciò avvenga prima che il mio carattere autodistruttivo prenda il sopravvento.
Alla fine mi piace pensare che tutto succeda quasi per magia: due persone che si incontrano dal nulla e che costruiscono qualcosa di speciale. In quei momenti, queste stupende menate svaniscono senza lasciare traccia.
L'uomo non è isola e da solo non ha alcun senso.

Ma dove andremo a finire. Un uomo che parla dell'amore associandolo alla paura. 
Ma sposati e non rompere, guarda i tuoi fratelli. Certo che tu nella testa non hai nulla.
Sempre il solito, pensi troppo. Agisci c...o. Inutile, inutile, tu mi rimani a casa.
A quest'ora dovresti avere un figlio. Ma quella tua ex con cui ti dovevi sposare come sta.
Ma quando pensi di mettere su famiglia. Io non ti ho mai capito,  mi rispondi male, non pensi
al futuro. Trovati na fimmina. ( Repertorio quotidiano di mamma e papà)
Mi sorge un dubbio: mi stanno forse facendo il lavaggio del cervello?







P.S.: sono migliorato. Una volta affrontavo questi tempi in uno stile quasi leopardiano, per il pessimismo espresso intendo( si lo so Leopardi non era un pessimista). Adesso mi piace prendermi un pò in giro. Bisogna accettare i propri limiti.

Quello che ci vorrebbe

Written on 2:19 PM by my blog

Fermo lungo il molo di un piccolo porto ormai deserto. Sarà per l'ora, per il freddo ma l'atmosfera è leggera, tranquilla quasi irreale.
Troppe volte la mente percepisce e coglie segnali involontari, vede solo quello che desidera, il contorno spesso è lasciato in un angolo, quasi come se non fosse necessario.
Non credo che ci sia nulla di più malinconico che il mare d'inverno. Chiudendo gli occhi quasi si riescono a sentire le voci dei turisti d'estate, presi come sono a divertirsi, a prendere il sole e godersi il meritato riposo.
Eccomi qua, che aspetto che si faccia un'ora decente per andare in banca a fare l'ultimo appuntamento della giornata.
Perso come sono fra i pensieri di una giornata nostalgica, con l'atmosfera natalizia alle porte.
Combattuto dalla voglia di trovare il mio spazio e decidere il mio futuro, con il desiderio di innamorarmi e di scappare via da una realtà troppo assillante, scrivo un post che non ha senso ma che trasmette solo la mia voglia di sognare e progettare ancora.
Mi proietto improvvisamente nello specchio d'acqua davanti a me e stranamente un pò di ottimismo mi contagia e mi fa volare.
Segnali improvvisi di quello che sarà si manifestano inaspettatamente nell'ambiente intorno. Mi trovo ad immaginare qualcosa che non ho ancora vissuto. Nella mia pazzia del momento trovo piacere in queste immagini del futuro.
Che inguaribile sognatore che sono.