lo stato attuale

Written on 3:28 PM by my blog

Non è sempre facile essere diretti in quello che si scrive e si pensa.
Molte volte ci troviamo in situazioni paradossali che ci impediscono di essere lucidi.
Mi spiego meglio: certi giorni la tensione che deriva dall'attesa di alcune risposte,
fa si che diventa complicato esprimersi, perchè sotto sotto c'è un pensiero che ci agita.
Ecco in questo momento mi trovo sospeso in una sorte di limbo, una terra di nessuno dove qualsiasi cosa accade non riesce a ditogliermi da alcuni pensieri.
In questi mesi ho investito tempo, denaro, pazienza, sonno, e speranza nella ricerca di un lavoro. Ormai sono all'arrivo, ho due offerte che dovrebbero concretizzarsi nel giro di pochi giorni, un paio di settimane al massimo. Da questo punto di vista il tempo dedicato alla ricerca ha portati i suoi frutti, se saranno amari o dolci, lo vedrò solo in seguito.
Ma come spesso accade non tutto avviene senza sofferenze e rinuncie.
Ecco la chiave di volta di tutto, ed è per questo che un pò di tempo fa ho pubblicato un post in cui parlavo dell'impossibilità di scegliere, poichè la vita spesso ti offre solo percorsi obbligatori, al di là dei quali la strada apparentemente è più in salita.
Con questo non voglio dire che non ho possibilità di scegliere, assolutamente no, voglio solo affermare che molte volte si sceglie quello che apparentemente, da un'analisi più o meno lucida, sembra il minore dei mali.
Se penso al mese di settembre, quando ho cominciato tutto, mi sembra di avere raggiunto e superato molti traguardi e ne sono felice.
Sono successe veramente tante cose, e sono convinto che ripenserò a questo periodo come al momento della mia rinascita, il periodo in cui ho abbandonato qualsiasi forma di esistenza prestabilita e silenziosamente accettata, per dare sfogo alla mia voglia di vivere.
Certo la consapevolezza delle proprie azioni non è immediata, spesso seguiamo solo il corso degli eventi, ma tutto quello che ne deriva in termini di soddisfazioni o delusioni è merito, o demerito, nostro.
Sono solo convinto di una cosa: sono felice di avere lasciato il mio vecchio posto di lavoro, di essermi messo in discussione, di avere conosciuto persone che saranno importanti nella mia vita futura.
Adesso sono un pò in ansia, non trovo pace, e le motivazioni di questo stato d'animo le so, ma è diffcile scriverle perchè ammettere qualcosa che è intimamente connesso alla nostra emotività comporta una sorta di coraggio, che neanche un posto protetto e nascosto come questo, riesce a garantirmi.
Non so se avete presente la forza delle emozioni che ancora devono manifestarsi, quell'ansia viscerale che ti fa bloccare, che ti fa sentire spesso inutile, perchè sai che ci sono sensazioni, pulsioni, passioni nascoste che stanno per manifestarsi.
Forse il ragionamento è contorto, ma credo che nel momento in cui viviamo forti cambiamenti(lavorativi, passionali) siamo coscienti dell'evoluzione prima che questa accada e si consumi.
Una sorta di sesto senso, abbiamo la possibilità di andare oltre l'attualità, di vivere e pregustare con anticipo emozioni che stanno cambiando, e domineranno, la nostra vita.
In fondo il fatto stesso di sentire questa irrefrenabile voglia di fare, di urlare, di ridere e di amare, è indice di un'evoluzione della propria percezione, di una maturata consapevolezza nei propri mezzi.
Era proprio ora che questo accadesse, dopo tre anni di purgatorio, di porte chiuse, di delusioni, di smarrimento, di pianti soffocati per paura di mostarsi, alla fine credo proprio di meritarmi un posto al sole.
Vi posso solo garantire che ne farò delle belle, non ci sto a sopravvivere e accontentarmi, lo fatto per troppo, per poco o nulla in cambio.

Una Serata fredda

Written on 4:13 PM by my blog

Una leggera brezza invernale,
i brividi che mi partono dalla schiena
e mi stringono in un abbraccio.
Serro leggermente le braccia,
mi avvicino lentamente al ciglio della strada.
Vedo le colline intorno,
ancora verdi per via degli alberi di ulivo,
il mare in lontananza appare come un enorme distesa azzurra.
Le scie delle barche,
l'immobile figura del vulcano,
il fumo che esce dalla sua bocca,
uno spettacolo di vita,lacrime, insofferenza, impotenza.
Gli occhi chiusi,
la paura del momento che rattrista lo spettacolo,
l'ansia di un giorno che arriva e sparisce subito.
Le sensazioni vissute, amate,
lasciano una dolce ferita difficile da guarire.
Forse scappare non è da coraggiosi,
forse è l'ennesimo sbaglio, abbaglio,
l'ultima illusione di una vita,
quella che probabilmente non si supererà più.
Nei destini incrociati di persone distanti,
nei battiti telefonici di solitudini spezzate,
nella certezza di un segno che non arriva,
nella leggerezza e persistente insofferenza che ne deriva,
disteso, inutile,
scruto l'orizzonte confidando nei sogni che nelle notti mi cullano.
Il vento, la notte che arriva, il freddo,
le macchine che passano indifferenti,
i bambini che giocano,
i ricordi di una vita semplice.
Preso da una musica irresistibile,
lentamente un sorriso solca il mio viso,
sarà il freddo ma piccole lacrime accarezzano le guancie,
una risata, un conforto inaspettato.
Circondato da un piacevole tepore,
dal fumo della sigaretta che sale, si deforma e sparisce,
guardo il mare,
intravedo la speranza, il motivo di tutto,
d'altronde
la follia ha sempre il sapore della premonizione.

Un'emozione

Written on 6:33 PM by my blog

Ci sono emozioni che non si comandano, si impossessano della nostra mente, del nostro corpo, e agiscono da sole indisturbate. Molte volte provocano dei danni, che per molto tempo sembrano irreparabili, ma alla fine è giusto rischiare e soffrire se la prospettiva è di quelle che ti fa perdere il fiato e battere forte il cuore.
Si vive solo per momenti così, quello che conta nella vita è averli vissuti, quando pensiamo al passato ci soffermiamo con soddisfazione sulle immagini di attimi che non dimenticheremo mai.
In conclusione, l'amore molte volte non ha bisogno di parole, ma solo di immagini che restano fisse nella nostra mente, che con un beffardo destino segnano l'inizio e la fine della nostra felicità.


"...E ho guardato dentro un'emozione
e ci ho visto dentro tanto amore
che ho capito perché non si comanda al cuore.

E va bene così...
senza parole... senza parole...
E va bene così, senza parole
E va bene così, senza parole..."

( Vasco Rossi )




Mentre te ne vai

Written on 7:31 PM by my blog

Credo che, sia nel momento in cui nasce un sentimento che quando finisce non riesce ad essere indifferenti, nè freddi, nè in nessun altro modo. C'è solo la tristezza per qualcosa di speciale che finisce.




Ho barattato la mia innocenza con l’orgoglio

Ho annientato il confine entro il mio passo
Ho detto ‘sono forte ora, so di essere uno che se ne va’
Amo il suono di quando te ne vai
Il mascara tinge di sangue una lacrima annerita
E io sono freddo
Sì io sono freddo
Ma non freddo quanto te
Amo il suono di quando te ne vai

Perché non te ne vai?
Nessun edificio crollerà
Perché non te ne vai?
Nessun terremoto squarcerà il terreno
Perché non te ne vai?
Il sole non ingoierà il cielo
Perché non te ne vai?
Le statue non piangeranno

Non riesco a girarmi per guardare quegli occhi
Come scuse si potrebbero sollevare
Devo essere forte e rimanere incredulo
E amare il suono di te che te ne vai
Il mascara tinge di sangue una lacrima annerita
Io non sono freddo
Io sono vecchio
Vecchio almeno quanto te
Mentre te ne vai

E mentre te ne vai
La mia lapide si sbriciola
Mentre te ne vai
Il vento di Hollywood è un ululato
Mentre te ne vai
Il Cremlino crolla
Mentre te ne vai
Radio 4 è disturbata
Mentre te ne vai

Una puntura d'ago
In una notte silenziosa
Stalin sorride
Hitler ride
Churchill applaude
Mao Tse-Tung
Sullo sfondo

( Franz Ferdinand)




Il sentiero

Written on 7:16 PM by my blog

Ho camminato lungo la riva del fiume,
gettando sassi alla ricerca di un vortice resistente e grande,
mi sono addentrato nel bosco a ridosso della collina,
lungo il sentiero che porta in montagna.
La pace della natura,
i colori morti e le foglie secche,
la presenza di qualcuno, qualcosa, che mi accompagna.
Ho riflettutto a lungo,
ho immaginato una nuova vita, nuove emozioni,
un nuovo punto di partenza.
I brividi lentamente hanno assalito il mio corpo,
lasciando poco spazio all'immaginazione.
Immerso d'improvviso in uno spazio irreale,
dai contorni indefiniti e dai colori accessi,
rivedo i tuoi occhi, le tue labbra,
la tua pelle, i tuoi capelli.
Le tue parole mi spingono a viaggiare,
mi rimbalzano di luogo in luogo.
rivedo la spiaggia, il castello, la nostra casa,
mi ritrovo in ginocchio a guardarti,
a spiegarti, a giustificarmi.
Non sono scappato, ho solo avuto paura,
quello che mi hai dato è tanto, forse era davvero troppo,
non sapevo di essere felice.
E mentre tutto scompare,
gli alberi, il sentiero, i rumori, ritornano alla normalità,
il tuo volto nella mia mente mi spinge a cercarti.
Lo so sei lì che ancora mi aspetti,
mi dispiace, ma si percepisce l'amore solo quando lo perdi.
Ritornerò.

pensieri confusi

Written on 3:29 PM by my blog

Il silenzio della stanza,
la solitudine di un momento cruciale,
le immagini che velocemente affollano la mente,
le parole che non seguono le emozioni,
si raggruppano in un angolo e non escono.
Il loro rumore fa paura,
temo la conseguenza della loro potenza,
è inconsistente l'attimo in cui tutto avviene.
Per molti giorni pensi, immagini, aspetti,
ti godi l'attesa ,
ma nel momento in cui tutto si verifica,
tutto scorre al rallentatore.
Tracce di vita, di sè
le ritrovi negli occchi di chi ti segue,
uno specchio deforme della mente,
che tristemente perde forma e consistenza.
Inutilmente tutto avviene,
ti passa accanto come il soffio del vento,
e tante volte non te ne rendi conto.
E di nuovo ti ritrovi in una stanza buia,
che perdi tempo a capire quello che è successo,
cosa è passato, il significato delle parole dette,
degli sguardi e dei movimenti percepiti.
Tutto questo non ha senso,
l'attesa, la sola speranza che tutto possa verificarsi come l'abbiamo immaginato,
ci pone nell'irreale capacità di percepire,
di sentire, di amare, di vivere.
Ogni volta che le tue parole risuonano in me,
è una freccia che lentamente mi trafigge il cuore,
il solo sentire, provare dei sentimenti,
inutilmente diventa la prova della loro inefficacia.
Non si ama, ci si accontenta solo di un'idea,
che ancora non realizzata e percepita,
vive in noi allo stato di larva,
ma man mano che prende forma,
e che alle parole seguono forme e contenuti,
nel momento in cui le parole fanno rumore e la luce si diffonde,
nel momento in cui la speranza non ha motivo di esistere,
quando la realtà supera e contorce la nostra fantasia,
il pianto di un pazzo in angolo buio,
giustifica, maledice un mondo che non percepisce per gradi,
che non accetta alcun tipo di eccezione,
che si contorce su se stesso,
che da per scontato ogni maledetta emozione,
che brucia ogni sentimento sul nascere.

la scelta

Written on 11:01 PM by my blog

Quante volte ci troviamo difronte ad un bivio,
a dovere scegliere quello che sarà il nostro futuro.
In realtà sono pochi i momenti in cui sentiamo reale questa pressione,
normalmente agiamo di conseguenza, in risposta a degli stimoli più o meno forti.
Ma ci sono delle scelte che ci tormentano, perchè spesso rappresentano un punto di partenza
troppo importante.
Nasce la consapevolezza che non puoi non devi sbagliare,
adesso non te lo puoi più permettere, ti ripeti,
non riesci a giocare intorno alle cose, magari rimandando e aspettando che tutto prenda
una forma ben delineata che ti porti a scegliere senza dubbi, senza paure.
Allora in questi momenti cosa vale,
quali sono ragioni che ci spingono a prendere una decisone piuttosto che un'altra.
E mi chiedo se è facile scegliere se sei consapevole del fatto che inevitabilmente devi rinunciare a qualcosa di speciale per favorire un aspetto meno profondo ma più materiale.
In fondo la scelta non consiste nel valutare le conseguenze delle due o più opzioni che hai,
ma solo l'effetto emotivo che comporteranno per la tua vita.

Si è lunedi notte e certi discorsi sarebbe meglio farli la mattina appena svegli,
con una buona tazza di caffè fumante e qualcosa di croccante da mangiare,
ma inevitabilmente non si sceglie mai il momento in cui decidi di pensare,
di immaginare, di sognare e sicuramente sbagliare.
Può sembrare un discorso astratto, ma vi assicuro che non è così.
Parlando adesso con un pubblico immaginario,
magari perchè immagino che qualcuno legga queste righe,
apparirò inconcludente, e troppo lontano dalla realtà
Quello che conta sapere è che sono davanti ad un bivio,
dovrò scegliere cosa fare della mia vita,
optare se rinunciare o meno all'emozioni e puntare tutto su un futuro lontano.
Alla fine, dopo qualunque sfogo,
rimane il rammarico per avere pensato di avere una scelta ,
quando probabilmente la possibilità di scegliere non l'ho mai avuta.
La mente, la passione , la fantasia, si sa, sono elementi
che rischiano solo di confondere e di giocare brutti scherzi,
a chi di natura si illude facilmente.

Alla fine

Written on 8:17 PM by my blog

Dopo lunghe strade polverose,
sentieri stretti e scuri,
capanne di paglia e fiumi ancora secchi e privi di vita,
alla fine di un percorso cosa ci sarà oltre la collina.
Il sole che tramonta,
il rosso del suo viso che incontra l'orizzonte,
un uomo stanco e trasandato che fischietta un motivo noto,
le poche provviste, il filo di paglia in bocca,
il cappello regalato dalla signorina del bar appena visitato.
Il sogno di un pazzo che scruta il suo avvenire in un mazzo di fiori di campo,
il fumo dei camini appena accesi,
un'atmosfera di vita familiare, di giochi infantili,
di sensazioni primitive, di sapori ancora vergini.
Le foglie brune, i ricci secchi, il sapore della terra appena bagnata.
Poco importa che cosa ci sia alla fine di un viaggio,
quello che conta è solo la quantità di ricordi che ti porterai dietro.
Dopo ogni lacrima o sorriso,
subito dopo ogni esitazione,
ci sarà la soddisfazione per aver vissuto tutto che sembrava inutile e ovvio.

attesa e voglia di fare

Written on 8:59 PM by my blog

Quando si incontra una persona speciale che ti fa battere forte il cuore, che ti fa provare emozioni che pensavi di avere perso per sempre, la paura di sembrare indeguato è davvero forte.
So giustifica ualsiasi vigliaccata pur di non trovare il coraggio per osare. Sono attimi intensi e contraddittori che una canzone come questa rende unici.
Certe volte diventa più semplice affrontare determinati momenti se sai che qualcuno li ha psassati e se li ritrovi in una delle più belle ballate degli ultimi anni, è ancora meglio.
A tutti quelli che hanno paura di osare, ricordatevi che la maggior parte delle volte l'altra/o non aspetta altro, un sorriso, una telefonata, qualsiasi cosa.








Creep

Quando tu eri qui prima
non riuscivo a guardarti negli occhi
tu sei proprio come un angelo
la tua pelle mi fa piangere
tu fluttui come un piuma
in un mondo meraviglioso
Io avrei voluto essere speciale
tu sei così maledettamente speciale

ma sono una persona sgradevole,
sono uno strano
cosa diavolo sto facendo qui?
io non appartengo a questo posto

non importa se ferisce
io voglio avere il controllo
voglio un corpo perfetto
voglio un'anima perfetta
voglio che tu noti
quando non sono in giro
tu sei così maledettamente speciale
Io avrei voluto essere speciale

ma sono una persona sgradevole,
sono uno strano
cosa diavolo sto facendo qui?
io non appartengo a questo posto

lei corre fuori dalla porta
lei sta correndo
lei corre,...

Qualunque cosa ti renda felice
tutto ciò che vuoi
tu sei così maledettamente speciale
Io avrei voluto essere speciale

ma sono una persona sgradevole,
sono uno strano
cosa diavolo sto facendo qui?
io non appartengo a questo posto

( Radiohead)

Il ritorno da un lungo viaggio

Written on 8:16 PM by my blog

Eccomi di nuovo qua, nel mio posto speciale, nella cabina di regia della mia vita.
Sono stato assente per due settimane, non per motivi strettamente legati alla mancanza di voglia, ma per altre ragioni, più pratiche e meno fantasiose.
Sono stato due settimane fuori di casa a sostenere colloqui per un lavoro che sembra sempre più un miraggio e un dono sacrificale.
In questi giorni sono stato tre volte a Napoli, una volta a Torino, una a Catania. Insomma mi sono fatto in lungo tutta la nostra penisola, e solo oggi ho avuto un attimo di respiro.
Mi fanno ridere quelli, che dall'alto della loro tranquilla vita monotona e assassina, dicono che noi giovani non cerchiamo lavoro e aspettiamo sempre che qualcosa accada prima di andarcela a cercare.
Che banali, li vorrei vedere a cercare lavoro, ad accettare offerte che non ti rispecchiano, che non giustificano gli anni di sacrificio passati a studiare ed immaginare un futuro migliore, che ti potesse dare obiettivi diversi da quelli dei tuoi genitori.
E' facile generalizzare e giudicare gli altri, sentenziare sui precari, sui lavoratori a progetto, sui collaboratori-procacciatori e così via. Tanto alla fine sono gli altri a subire e vivere i disagi di un modo di vivere che segna inevitabilmete le scelte presenti e future.
Alla fine ho avuto una buona offerta di lavoro, mi porterà lontano da casa, a Torino, a fare un lavoro che almeno inizialmente non avrà nulla a che vedere con i miei progetti ideali, ma alla fine quello che conta è la realtà, e il lavoro serve per vivere, progettare, per potere guardare in faccia chi ha sempre contato su di te.
Mi troverò solo, dovrò ricominciare da zero , rinunciare al calore della mia famiglia, dei miei amici, a qualcosa di bello che stava nascendo ma che la distanza inevitabilmente cancellerà, ma non porterà mai via il sapore di quello che poteva essere, quella malinconica nostalgia di un passato visto sfrecciare su un treno diverso dal tuo.
Alla fine penso che tutto questo serva per capire quello che sono, che posso essere, a vivere con dignità e onestà, con gli occhi feroci di chi ha raccolto la sfida ed è pronto a buttarsi nella mischia senza fare sconti a nessuno.
Il sapore, i colori e il profumo della mia Calabria tornerannò ad allietare le notti solitarie e cacceranno i fantasmi del giorno dopo, mi renderanno forte, orgoglioso, mi sentirò fortunato per quello che ho avuto e che potrò trasmettere.
E mentre nella mia testa risuona il treno che sfreccia sui binari, il suo viaggio verso nord, i paesaggi che cambiano continuamente, i passaggeri distratti e assonnati, due occhi riflessi nei miei che lontano mi rattristano, un calore di abbracci che mi manca, mi tormenta, un profumo di una felicità tanto sognata che adesso lascio scappare per inseguire la mia indipendenza.
Se tutto questo avesse un senso più profondo, sarebbe più facile andare incontro alla tristezza che seguirà.

Colpo di coda in un maledetto sabato polare.

Written on 4:59 PM by my blog

Ci sono delle giornate difficili, ti alzi e sembra che il mondo si sia schierato contro di te.
Spesso non è la sensazione di quel momento, ma qualcosa che si ripete con una costanza disarmante.
Ti ripeti che al peggio c'è un limite, che prima o poi anche tu avrai un pò di pausa,
un momento di tranquillità, di serenità.
Alla fine della giornata non puoi far altro che tornare indietro con la mente,
ti metti con molta pazienza a ripassare le vecchie pagine della tua vita, alla ricerca di un momento felice che possa essere da stimolo.
Il telefono suona da un pò, una mia amica mi cerca, non ho voglia di rispondere e non mi va di uscire. Ho deciso di passare questa serata a casa. Poi sinceramente sarei una cattiva compagnia.
Sono fatto così, se ho un problema, un dubbio, non ne parlo con nessuno, lo devo affrontare e risolvere da solo, non ne parlo neanche sul blog. Maledetto me e la mia riservatezza. Molte volte pagherei per parlare delle mie paure, e per non passare sempre per quello che offre la spalla su cui piangere. Oggi avrei bisogno di una buona spalla, ma siceramente non ho voglia di rovinare la giornata a nessuno.
Allora vago nei ricordi, cerco un pò di spazio libero e sereno. Mi faccio un giro su youtube e incontro il video della sigla di Anima mia. Ve la ricordate. Che bella, grazie a quella trasmissione ho conosciute cose degli anni 70 che fino ad allora erano solo un riflesso.
E poi la mitica canzone, che per un pò di mesi è stata un tormentone. Mi ricordo che un giorno ero salito al campus da un mio amico, ancora non andavo all'università, ed ero passato a dare un'occhiata prima di trasferirmi.
Nella cameretta c'era un poster con il testo della canzone, e mi raccontava come fosse dimentata una colonna sonora delle serate pazze e un pò brille.
Se penso a quei momenti un sorriso mi illumina completamente. Quanto tempo è passato, quante cose ho fatto da allora, e quanto sono importanti i ricordi.
Un grande scrittore dice che la vita vale la pena viverla per raccontarla.
Forse alla fine di una giornata diffcile il senso è davvero nascosto in queste parole, viverla per poter un giorno raccontare di averlo fatto. Spero solo che possa bastare.

Quello che non è

Written on 12:13 AM by my blog

Mille gocce di pioggia scendono lentamente,
le nuvole scure e dense, il vento forte e le foglie morte e brune.
Mille teste che viaggiano leggere,
i pensieri nascosti, le gioie vissute, le paure nascoste.
Mille mani protese al cielo,
i palmi aperti e danzanti e capelli sciolti e travolti.
Mille occhi scuri,
le lacrime lentamente si confondono alla pioggia.
Vedo veli che nascondono le teste,
i colori azzurri e misti dei tessuti,
bambini che corrono inzuppati e felici,
madri che gridano e si disperano,
militari che danzano, coperti solo dalla paura di decidere.
Un sogno, una follia, una musica che non spiega nulla.
I battiti del cuore, la sabbia rosssa del deserto,
la paura di morire, la voglia di vivere.
E' solo follia, mi ripeto, stai solo sognando,
forse stai solo morendo,
il rosso lentamente colora i paesaggi.
Mille gocce, mille mani, mille occhi, mille teste,
è solo assurdo che tutto questo possa succedere.

A due persone speciali

Written on 11:32 AM by my blog

Questo post è molto personale, quindi se non volete imbattervi in qualcosa di troppo retorico potete leggere altro. Molte volte si ha la necessità di essere banali, di scrivere qualcosa di scontato, di vivo, solo perchè non ne puoi fare a meno.


Quanto è difficile parlare di questa ricorrenza.
Molte volte ci si trova compressi fra la necessità di sfogarsi,
di parlare di una piccola ferita che fa ancora male,
che tende a romaginarsi con troppa lentezza,
e la necessaria visione personale della morte.
Certo il mio dubbio è solo relativo all'importanza di questo post,
forse sarà troppo personale, specifico, emozionale,
ma alla fine in un posto metafisico e poco reale, come questo,
dove la mia individualità e la mia percezione la fanno da padrona,
credo che assumersi la responsabilità delle proprie emozioni
sia indice della voglia di non sopperire la tempo, ai suoi inganni,
alla vita e alla sue intime contraddizioni.
Questo post è dedicato a due persone speciali,
che poco tempo fa sono andate via.
Sono cresciuto con loro,
mi hanno spronato ad essere così,
mi hanno fatto vivere, capire,
mi hanno insegnato a capire la vita,
a rispettare le miei origini, i miei sogni,
ad avere responsabilità nei confronti degli altri.
Sono sparite all'improvviso, senza alcun preavviso.
Se chiudo gli occhi le loro immagini scorrono veloci,
i momenti felici, quelli tristi,
fino all'ultimo giorno in cui li ho salutati.
In questi giorni non andrò al cimitero, c'è troppa ressa,
ho bisogno della giusta dose di intimità,
ho la necessità di sembrare forte, deciso,
ho il bisogno di guardare le loro lapidi ( anche se una è troppo lontana)
e piangere per un pò, se ci riesco.
Questo post non segue la moda della ricorrenza,
ma si pone solo come la necessaria volontà di rendere merito
a due persone speciali che la morte mi ha portato via.
In fondo non si accetta mai la morte,
la loro partenza in un posto dove non possono comunicare.
La tristezza, il senso di vuoto, che ti assale nel momento in cui ci pensi,
sono talmente grandi che alla fine non fai che accettare questo segno.
Le lacrime, la rabbia, la paura, le urla,
sono tutte reazioni confuse che segnano l'animo per attimo, per sempre.

A due persone speciali che saranno sempre nella mia vita,
che vivranno nelle storie che un giorno racconterò ai miei figli,
ai miei nipoti.
I loro insegnamenti, il loro modo di ridere, di vivere,
i loro sogni, le loro speranze.
Non dimenticherò mai i vostri sorrisi, la vostra voce,
il vostro amore.